per questi motivi LA CORTE COSTITUZIONALE
Riservata  a separate pronunce la decisione sulle ulteriori questioni
di  legittimita'  costituzionale  sollevate  nei  confronti  di altre
disposizioni  del  decreto-legge  4  luglio 2006 n. 223 (Disposizioni
urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la
razionalizzazione della spesa pubblica, nonche' interventi in materia
di  entrate  e  di  contrasto  all'evasione fiscale), convertito, con
modificazioni,  dall'art.  1,  comma  1,  della  legge 4 agosto 2006,
n. 248  (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4
luglio  2006,  n. 223,  recante  disposizioni urgenti per il rilancio
economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della
spesa  pubblica,  nonche'  interventi  in  materia  di  entrate  e di
contrasto  all'evasione  fiscale) con i ricorsi indicati in epigrafe;
Riuniti   i   giudizi,   Dichiara   inammissibili   le  questioni  di
legittimita' costituzionale dell'art. 6, comma 1, lettere a), d), e),
f) e g) del decreto-legge n. 223 del 2006, nel testo sostituito dalla
legge  di  conversione n. 248 del 2006, promosse, in riferimento agli
artt.  117,  quarto  comma,  e  118 della Costituzione, dalla Regione
Veneto  con il ricorso n. 103 del 2006 indicato in epigrafe; Dichiara
non fondate le questioni di legittimita' costituzionale degli artt. 6
e  12, comma 1, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, promosse, in
riferimento  agli  artt. 117, quarto comma, e 118 della Costituzione,
dalla  Regione  Veneto  con  il  ricorso  n. 96  del 2006 indicato in
epigrafe;   Dichiara   non   fondate  le  questioni  di  legittimita'
costituzionale dell'art. 6, comma 1, lettere b) e c), e dell'art. 12,
comma 1, del decreto-legge n. 223 del 2006, nei testi rispettivamente
risultanti  dalla  legge di conversione n. 248 del 2006, promosse, in
riferimento  agli  artt. 117, quarto comma, e 118 della Costituzione,
dalla  Regione  Veneto  con  il  ricorso  n. 103 del 2006 indicato in
epigrafe.
   Cosi'  deciso  in  Roma,  nella  sede  della Corte costituzionale,
Palazzo della Consulta, il 12 dicembre 2007.
                         Il Presidente: Bile
                       Il redattore: De Siervo
                      Il cancelliere: Fruscella
   Depositata in cancelleria il 21 dicembre 2007.
                      Il cancelliere: Fruscella