Per questi motivi LA CORTE COSTITUZIONALE Dichiara che spettava allo Stato, e per esso all'Ufficio centrale per il referendum presso la Corte di cassazione, pronunciare l'ordinanza, depositata il 12 aprile 2006, con cui e' stata dichiarata la legittimita' della richiesta di referendum, ai sensi dell'art. 132, secondo comma, della Costituzione, relativa al distacco del Comune di Noasca dalla Regione Piemonte ed alla aggregazione dello stesso alla Regione Valle d'Aosta/Vallee d'Aoste; Dichiara che spettava allo Stato, e per esso al Consiglio dei ministri, la deliberazione 7 luglio 2006, con cui e' stata approvata l'indizione del suddetto referendum; Dichiara che spettava allo Stato, e per esso al Presidente della Repubblica, emanare il decreto 10 luglio 2006, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 12 luglio 2006, con cui il referendum nel Comune di Noasca e' stato indetto per il giorno 8 ottobre 2006; Dichiara che non spettava al Presidente della Regione Valle d'Aosta/Vallee d'Aoste partecipare alla seduta del Consiglio dei ministri 7 luglio 2006 per deliberare l'indizione del predetto referendum. Cosi' deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 21 febbraio 2007. Il Presidente: Bile Il redattore: De Siervo Il cancelliere:Di Paola Depositata in cancelleria il 9 marzo 2007. Il direttore della cancelleria: Di Paola Allegato Ordinanza Visto l'art. 27, comma 2, delle Norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale, impregiudicata ogni ulteriore decisione sia in punto di ammissibilita' che di merito. Per questi motivi LA CORTE COSTITUZIONALE Dispone che l'atto introduttivo sia, a cura della ricorrente, notificato all'Ufficio centrale per il referendum presso la Corte di cassazione, entro il termine di venti giorni da oggi per essere poi depositato, con la prova dell'avvenuta notifica, nella cancelleria di questa Corte entro il termine di venti giorni previsto dall'art. 27, comma 3, delle Norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale; Rinvia la causa a nuovo ruolo. F.to Franco Bile, Presidente 07C0282