Per questi motivi
                       LA CORTE COSTITUZIONALE
    Dichiara  che  spettava  alla Camera dei deputati affermare che i
fatti  per  i  quali  il  deputato  Vittorio  Sgarbi  e' sottoposto a
procedimento penale, pendente davanti al Tribunale di Bologna, per il
reato  di  diffamazione aggravata, riguardano opinioni espresse da un
membro  del  Parlamento  nell'esercizio  delle sue funzioni, ai sensi
dell'art. 68, primo comma, della Costituzione.
    Cosi'  deciso  in  Roma,  nella  sede della Corte costituzionale,
Palazzo della Consulta, il 4 luglio 2007.
                         Il Presidente: Bile
                       Il redattore: Amirante
                      Il cancelliere: Di Paola
    Depositata in cancelleria il 13 luglio 2007.
              Il direttore della cancelleria: Di paola
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