P.Q.M. 
 
    Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, sede di Roma,
sez. II^, non definitivamente pronunciando sul ricorso,  e  i  motivi
aggiunti, di cui in premessa, cosi' dispone: 
        1) dichiara rilevante  e  non  manifestamente  infondata,  in
relazione agli artt. 3, 23, 41 e 97 della Costituzione, la  questione
di legittimita' dell'art. 62-quater del  d.lgs.  n.  504,  introdotto
dall'art. 11, comma 22, D.L. 28 giugno 2013, n. 76,  convertito,  con
modificazioni, dalla L. 9 agosto 2013, n. 99, nella parte in cui: 
          - ha assoggettato alla preventiva autorizzazione  da  parte
dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli la  commercializzazione  dei
prodotti "succedanei dei prodotti da fumo", definiti come i "prodotti
contenenti nicotina o altre sostanze idonei a sostituire  il  consumo
dei tabacchi lavorati nonche' i dispostivi meccanici ed  elettronici,
comprese le parti di ricambio, che ne consentono il consumo"; 
          - ha  sottoposto,  a  decorrere  dal  1°  gennaio  2014,  i
medesimi prodotti "ad imposta di consumo nella misura  pari  al  58,5
per cento del prezzo di vendita al pubblico". 
        2) dispone la sospensione  del  presente  giudizio  e  ordina
l'immediata trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale; 
        3) rinvia ogni ulteriore statuizione in rito,  nel  merito  e
sulle spese di lite all'esito del giudizio incidentale  promosso  con
la presente pronuncia; 
        4) ordina che, a cura  della  Segreteria  della  Sezione,  la
presente  ordinanza  sia  notificata  alle  parti  costituite  e   al
Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri,  nonche'   comunicata   ai
Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. 
    Cosi' deciso in Roma nella  camera  di  consiglio  del  giorno  2
aprile 2014 con l'intervento dei magistrati: 
      Luigi Tosti, Presidente; 
      Salvatore Mezzacapo, Consigliere; 
      Silvia Martino, Consigliere, Estensore. 
 
                        Il Presidente: Tosti 
 
 
                                                 L'estensore: Martino