LA CORTE DEI CONTI

    Ha  pronunciato la seguente ordinanza n. 387/99/ord. nel giudizio
  in  materia  di pensione civile, iscritto al n. 1037/R del registro
  di segreteria, proposto dalla sig.ra Lo Pinto Maria, vedova Arnone,
  elettivamente  domiciliata  in  Palermo, presso lo studio dell'avv.
  Giacomo  D'Asaro che la rappresenta e difende, contro la presidenza
  della   regione  siciliana,  Direzione  regionale  dei  servizi  di
  quiescenza.
    Uditi  alla  pubblica  udienza  del  7  luglio  1999 il relatore,
  consigliere dott.ssa Luciana Savagnone, e l'avv. Giacomo D'Asaro;
    Esaminati gli atti e i documenti della causa.

                                Fatto

    Con  ricorso  depositato  il  23  giugno  1994 la sig.ra Lo Pinto
  Maria, rappresentata e difesa dall'avv. Giacomo D'Asaro, ha chiesto
  alla  presidenza  della  regione  siciliana  il  riconoscimento del
  diritto  alla  indennita'  di  contingenza,  oltre al rivalutazione
  monetaria  e  gli interessi legali, non pagata dall'Amministrazione
  regionale  sull'assegno  vitalizio  a  lei  concesso dalla medesima
  amministrazione  quale  vedova  del  sig.  Ciro  Arnone,  in quanto
  titolare di pensione diretta regionale.
    In  proposito  il difensore lamenta la violazione delle norme sul
  trattamento  di  quiescenza dei dipendenti regionali, assumendo che
  sarebbe   stata   applicata  alla  sua  assistita  la  disposizione
  contenuta  nel  quinto  comma  dell'art.  99 del d.P.R. 29 dicembre
  1972,  n.  1092,  dichiarata  costituzionalmente illegittima con la
  sentenza della Corte costituzionale n. 566 del 1989.
    Nel  ricorso ha chiesto, altresi', che sia sulla pensione diretta
  che  sull'assegno vitalizio siano calcolati i miglioramenti fissi e
  continuativi previsti dalla l.r. n. 41/1985.
    Con successiva memoria depositata il 30 giugno 1998, il difensore
  ha  integrato le domande proposte, chiedendo l'estensione in favore
  della  ricorrente  del  miglioramento  ex art. 5, commi 4 e 6 della
  l.r. n. 19/1991, secondo cui deve essere attribuita una somma fissa
  annuale  per  i dipendenti privi di aumenti periodici o con aumenti
  periodici inferiori all'importo previsto dalla legge.
    Con ordinanza n. 56/99 questa sezione giurisdizionale ha disposto
  l'acquisizione  di  tutti  i  provvedimenti  emessi in favore della
  ricorrente  ed  una relazione in cui l'Amministrazione specificasse
  l'ammontare degli aumenti periodici percepiti.
    Espletata   l'istruttoria,   all'udienza   dibattimentale  l'avv.
  Giacomo D'Asaro ha insistito per l'accoglimento del ricorso.

                               Diritto

    Rileva   il   collegio   che   con   la  prima  domanda  proposta
  l'interessata  ricorre  nella qualita' di pensionata regionale e di
  titolare  di  assegno  vitalizio  a  lei  concesso  dalla  medesima
  amministrazione  quale  vedova  del  sig. Ciro Arnone, chiedendo il
  riconoscimento  del  diritto  a  percepire  anche  su  tale assegno
  l'indennita'  di  contingenza,  corrisposta, invece, sulla pensione
  diretta.
    Osserva,  anzitutto,  il  collegio  che  nella  fattispecie trova
  applicazione  il  disposto dalle tab. O, lett. B, terzo comma, l.r.
  29  ottobre  1985  n.  41,  richiamato  nell'art. 34 della medesima
  legge.
    Il  seguito  del  testo  dell'ordinanza e' perfettamente uguale a
  quello  dell'ordinanza  pubblicata  in  precedenza  (Reg.  ord.  n.
  66/2000).
00C0155