IL TRIBUNALE
    Ha  pronunciato  la  seguente  ordinanza nel procedimento penale a
 carico di Del Bergiolo Aldo;
    Preso atto:
      della  richiesta  dell'imputato  di definizione del processo col
 rito abbreviato ai sensi degli artt. 438 e segg. del c.p.p.;
      del  mancato  consenso  del  p.m.  a  tale  richiesta,  la quale
 pertanto non puo' essere accolta;
    Vista l'eccezione di illegittimita' costituzionale - sollevata dal
 difensore dell'imputato - di detto  artt.  438  nella  parte  in  cui
 attribuisce  efficacia vincolante al mancato consenso del p.m., e non
 prevede alcun controllo del giudice su tale potere vincolante;
    Ritenuto  che  l'eccezione sia rilevante in quanto da tale mancato
 consenso discende per l'imputato l'improbabilita' di  far  valere  la
 menzionata  richiesta  con le previste garanzie giurisdizionali, e di
 beneficiare della correlativa diminuente;
    Ritenuto   altresi'   che   l'eccezione   non  sia  manifestamente
 infondata, in quanto le norme di che trattasi appaiono in  contrasto:
      con  l'art.  3 della Costituzione, purche' consentono disparita'
 di trattamento tra l'imputato per il quale il p.m. presta il consenso
 e  quello  per  il  quale  lo  nega,  senza  che  tale disparita' sia
 giustificata da una oggettiva diversita' tra i due casi;
      con  l'art.  24,  primo  e  secondo  comma,  della Costituzione,
 perche'  la  richiesta  dell'imputato  viene  ad   essere   sottratta
 definitivamente alla valutazione del giudice, non essendo prevista la
 possibilita'  di  ritenere  fondata  la  richiesta  dell'imputato   e
 ingiustificato   il   dissenso   del   p.m.   dopo  la  chiusura  del
 dibattimento, diversamente da quanto stabilito dall'art.  448,  primo
 comma,  in  materia  di  applicazione  della  pena su richiesta delle
 parti;
      con  l'art.  101,  secondo  comma,  della  Costituzione, perche'
 prevedono un potere del p.m., che comprime il potere  giurisdizionale
 del  giudice,  impedendo a questo di applicare la diminuzione di pena
 prevista  dall'art.   442   del   c.p.p.,   anche   qualora   ritenga
 ingiustificato il diniego del consenso del p.m.;
      con  l'art.  111 della Costituzione, perche' fanno dipendere dal
 diniego del p.m. l'impossibilita' di adottare il rito abbreviato e di
 applicare la diminuzione di pena prevista dall'art. 442 c.p.p., senza
 che il giudice debba pronunciarsi su tale mancata applicazione e  con
 la  conseguenza  che  tale  decisione  resta  altresi'  sottratta  al
 controllo di legittimita' della Corte di cassazione;