IL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI Rilevato che con proprio provvedimento del 1º ottobre 1990, accogliendo le richieste del p.m., veniva emesso decreto di giudizio immediato nei confronti di Claudio Cannavo', imputato dei delitti di cui agli articoli: a) 110, 628, terzo comma, n. 1 (ipotesi 1º, 2º e 3º) del c.p.; b) 110, 582, 585, 576, n. 1, 61, n. 2 del c.p.; c) 110, 56, 575, 576, n. 1, 61, n. 2, del c.p.; d) 10, 12, 14 della legge n. 497/1974; Rilevato che nei termini di cui all'art. 458 del c.p.p./89, l'imputato chiedeva il rito abbreviato a cui il p.m. non prestava il consenso; Preso atto che il difensore proponeva eccezione di legittimita' costituzionale dell'art. 458, secondo comma, del c.p.p., in relazione agli artt. 3, 24, secondo comma, e 101, secondo comma, della Costituzione; Ritenuta la competenza di questo giudice per le indagini preliminari a sollevare la questione di legittimita' costituzionale, avendo l'art. 458, secondo comma, del c.p.p./89, indicato nel giudice per le indagini preliminari l'organo giurisdizionale competente a dichiarare l'ammissibilita' del rito abbreviato qualora ne esistano i presupposti; che e' conseguente, quindi, la competenza a sollevare questione di legittimita' costituzionale di una norma regolatrice di un'attivita' giurisdizionale del giudice per le indagini preliminari, quale quella prevista dall'art. 458 del c.p.p./89; Ritenuto che la questione di legittimita' costituzionale e' rilevante, sussistendo l'interesse dell'imputato ad un controllo giurisdizionale sulla scelta di un rito che comporta, in caso di condanna, una diminuzione di un terzo di pena; Considerato che la questione non e' manifestamente infondata perche' il dissenso del p.m. (peraltro non soggetto a motivazione), pone il giudice in posizione di soggezione rispetto ad una delle parti del processo, essendo egli vincolato alla volonta' del p.m.; che questa situazione crea una evidente disparita' tra le parti processuali (difesa e accusa) che, conseguentemente, l'art. 458, del c.p.p./89 nella parte in cui non prevede l'intervento del giudice nella scelta del rito abbreviato, richiesto dalla difesa ed impedito dal dissenso del p.m., si pone in aperta violazione degli artt. 3, 24, 101, secondo comma, della Costituzione; Rilevato che il presente procedimento, peraltro a carico di imputato detenuto, non puo' esere definito indipendentemente dalla risoluzione della sollevata questione di legittimita' costituzionale;