IL TRIBUNALE Ha pronunciato le seguente ordinanza; Vista l'eccezione della difesa degli imputati Minniti Antonio e Barakat Said Mohamed, alla quale si sono associati la difesa degli altri imputati e il p.m.; Ritenuto che e' stata sollevata eccezione di illegittimita' costituzionale degli artt. 438, 439 e 422 del c.p.p. in riferimento agli artt. 24, 101, 111 e 3 della Costituzione, nella parte in cui non prevedono che il p.m., quando non consente alla richiesta di rito abbreviato, debba enunciare le ragioni del suo dissenso e nella parte in cui non prevedono che il giudice, quando a dibattimento concluso ritenga ingiustificato il dissenso del p.m., possa applicare all'imputato la riduzione di pena contemplata dall'art. 442, secondo comma, del c.p.p. in caso di condanna; Ritenuto che la questione non appare manifestamente infondata alla luce delle sentenze della Corte costituzionale n. 66 dell'8 febbraio 1990 e n. 183 del 12 aprile 1990; che si sono gia' espresse in senso favorevole alla prospettata eccezione con riferimento, la prima all'art. 247, d.lgs. 28 luglio 1989 n. 271, e la seconda all'art. 452, secondo comma del c.p.p.; che, con riferimento a quest'ultima sentenza, diversamente opinando si perpetuerebbe una ingiustificata disparita' di trattamento tra l'imputato tratto a giudizio con rito direttissimo e quello tratto a giudizio con rito ordinario; che la proposta questione appare rilevante perche' il suo accoglimento comporterebbe, in caso di condanna, un beneficio di carattere sostanziale quale la riduzione di pena di cui all'art. 442, secondo comma del c.p.p.; che viceversa appare irrilevante l'ulteriore profilo di illegittimita' costituzionale concernente la mancata previsione di un mezzo d'impugnazione avverso la ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari ex art. 440 del c.p.p. che, pur in presenza del consenso del p.m., abbia negato ingresso al rito abbreviato, atteso che nella fattispecie, a fronte del dissenso del p.m., il giudice per le indagini preliminari non poteva che emettere il decreto che dispone il giudizio;