ha pronunciato la seguente ORDINANZA nel giudizio di legittimita' costituzionale dell'art. 233, secondo comma, del testo delle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale (testo approvato con il decreto legislativo 28 luglio 1989, n. 271), promosso con ordinanza emessa il 4 febbraio 1991 dal Tribunale di Napoli nel procedimento penale a carico di Manzo Antonio, iscritta al n. 284 del registro ordinanze 1991 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 17, prima serie speciale, dell'anno 1991; Udito nella camera di consiglio del 10 luglio 1991 il Giudice relatore Ugo Spagnoli; Ritenuto che con l'ordinanza indicata in epigrafe il Tribunale di Napoli ha sollevato questione di legittimita' costituzionale dell'art. 233, secondo comma, del testo delle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale (testo approvato con il decreto legislativo 28 luglio 1989, n. 271): a) in riferimento all'art. 76 della Costituzione (eccesso di delega), in quanto la direttiva n. 43 dell'art. 2 della legge-delega 16 febbraio 1987, n. 81, nell'elencare i casi in cui al pubblico ministero e' riconosciuto il potere di presentare l'imputato direttamente a giudizio, non comprende le altre due ipotesi previste dalla norma impugnata (reati concernenti le armi e gli esplosivi e reati commessi con il mezzo della stampa); b) in quanto la soppressione dell'udienza preliminare, conseguente all'obbligatorieta' del giudizio direttissimo per i predetti reati, comporterebbe per chi sia chiamato a risponderne un trattamento ingiustificatamente differenziato ed una compressione del diritto di difesa; Considerato che questa Corte, con sentenza n. 68 del 1991, ha gia' dichiarato l'illegittimita' costituzionale della norma impugnata, la quale pertanto e' stata espunta dall'ordinamento; che, quindi, la questione va dichiarata manifestamente inammissibile; Visti gli artt. 26, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, e 9, secondo comma, delle norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale.