Ricorso del Presidente del Consiglio dei Ministri rappresentato dall'avvocato generale dello Stato e presso il medesimo domiciliato in Roma, via dei Portoghesi, 12, contro la regione Trentino - Alto Adige in persona del presidente della sua giunta, per la dichiarazione di incostituzionalita', della delibera legislativa riapprovata a maggioranza assoluta dal Consiglio regionale dal Trentino-Alto Adige il 24 settembre 1993, comunicato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri il 30 settembre 1993 e recante "modifiche ed integrazioni al t.u. delle leggi regionali per l'elezione del consiglio regionale, approvato con decreto del Presidente della giunta regionale 29 gennaio 1987, n. 2/L, al fine di consentire la rappresentanza delle popolazioni ladine della provincia di Trento nel consiglio regionale e provinciale". Il testo legislativo, con lo stesso identico contenuto, era stato approvato una prima volta dal consiglio regionale il 17 febbraio 1993 e quindi, rinviato dal Governo con telex n. 200/1055/TA 001.02/2 in data 27 febbraio 1993. Con la delibera legislativa in riapprovata la regione Trentino- Alto Adige intende garantire anche ai ladini della provincia di Trento la rappresentanza del proprio gruppo linguistico, tanto nel consiglio regionale che in quello provinciale, assicurata oggi, per il solo gruppo ladino della provincia di Bolzano, a norma dell'art. 62 dello statuto di autonomia secondo il quale "le leggi sulle elezioni del Consiglio regionale e di quello provinciale di Bolzano .. garantiscono la rappresentanza del gruppo linguistico ladino". La delibera in epigrafe e' incostituzionale in quanto non appare in linea con l'art. 62 citato dello statuto di autonomia, nonche' con l'art. 102, medesimo statuto, che consente, allo stato, la tutela delle popolazioni ladine limitatamente all'aspetto culturale ed all'insegnamento scolastico. E' il caso di aggiungere che i problemi che la delibera legislativa vorrebbe risolvere sono all'esame della "Commissione paritetica" la quale sta valutando il testo di una norma di attuazione statutaria proposta dal Governo e volta ad estendere alle minoranze ladine in provincia di Trento alcuni benefici gia' previsti dallo statuto per i ladini in provincia di Bolzano. Questo e' infatti il tipo di normazione appropriato per soddisfare le esigenze in esame. Tanto premesso, a norma dell'art. 55 capov. dello statuto di autonomia ed in base alla delibera del Consiglio dei Ministri in data 7 ottobre 1993;