IL PRETORE
   Letti  gli  atti  del procedimento n. 3296/95 r.g. dib. a carico di
 Houssin Amin nato il 15 agosto 1958 in India e Akhatari Savid nato  a
 Teheran  (Iran)  il  25  febbraio 1966, imputati del reato p.p. dagli
 artt. 110, 624, 625 n. 4 c.p.;
   Rilevato che, all'udienza in data  27  novembre  1995  il  p.m.  ha
 sollevato  questione  di  legittimita'  costituzionale  del  d.-l. 18
 novembre 1995 n. 489 ed  in  particolare  dell'art.  7-ter  d.-l.  n.
 416/89 come introdotto da tale decreto, in relazione agli artt. 2, 3,
 25, 27 e 77, 13 e 111 della Costituzione e che questo pretore ritiene
 di dover d'ufficio sollevare ulteriore questione di costituzionalita'
 della  medesima  norma  in  riferimento  altresi'  all'art.  24 della
 Costituzione;
   Ritenuto,   quanto   alla  rilevanza,  che  gli  imputati  venivano
 arrestati in flagranza in data 25 novembre  1995  e  quindi  condotti
 avanti   a  questo  pretore  per  la  convalida  dell'arresto  ed  il
 conseguente giudizio direttissimo e che - convalidato l'arresto -  il
 p.m.   chiedeva   nei  confronti  dell'imputato  medesimo  la  misura
 dell'espulsione ai sensi del citato art. 7-ter, primo e terzo comma;
   ritenuto  in  merito   alla   valutazione   della   non   manifesta
 infondatezza quanto segue:
    1. - Violazione degli artt. 2 e 3 della Costituzione.
   L'art. 7 del d.-l. 18 novembre 1995 n. 489 introduce - abrogando la
 precedente  formulazione dell'art. 7 d.-l. 30 dicembre 1989 n.  416 -
 sette nuovi articoli (rubricati dal 7 al 7-septies) uno dei quali  in
 particolare,   l'art.   7-ter,   risulta   applicabile  nel  presente
 procedimento penale in cui i cittadini stranieri sopra  generalizzati
 sono  stati  presentati a questo pretore a norma dell'art. 566 c.p.p.
 per la convalida dell'arresto in flagranza operato nei loro confronti
 in data 25 novembre 1995, ed il contestuale giudizio.