IL PRETORE
   Ha pronunciato nel pubblico dibattimento la seguente ordinanza.
   Il 13 luglio 1997 i Carabinieri della stazione di  Tivoli  traevano
 in arresto D'Antimi  Massimiliano, D'Antimi Maurizio e Properzi Nello
 colti  nella  flagranza  del  reato di cui all'art. 588 c.p., secondo
 comma, nel termine di legge erano presentati in tale stato, dinanzi a
 questo Pretore per la convalida ed il contestuale  giudizio  a  norma
 dell'art. 566 c.p.p.
   Il  pretore, convalidava l'arresto con ordinanza del 14 luglio 1997
 e  disponeva  procedersi  immediatamente   al   giudizio   con   rito
 direttissimo.      In   punto   rileva   che  sussistono  profili  di
 incostituzionalita' come di seguito evidenziati:  sul  merito  com'e'
 noto  la Corte costituzionale, dopo le ultime pronunce del 1995 (vedi
 la n. 149  e  la  432)  ha  rivisto  i  limiti  dell'incompatibilita'
 prevenendo all'affermazione secondo cui anticipa il giudizio (tale da
 creare  pregiudizio)  una  valutazione  di  contenuto sulla probabile
 fondatezza dell'accusa.