CONSIGLIO DI STATO
SESTA SEZIONE

(GU Parte Seconda n.66 del 5-6-2010)

 
                     Notifica pubblici proclami 
 

  Notifica per pubblici proclami ai sensi dell'art.  14  R.D.642/1907
disposta dal Presidente della Sesta Sezione del  Consiglio  di  Stato
con decreto del 27 aprile 2010. Si rende noto  che  nel  giudizio  di
appello al Consiglio di Stato  Sezione  VI  rgn.  7550/2009  promosso
dalle Ferrovie Appulo Lucane s.r.l. con sede in Bari, rappresentata e
difesa dall'Avv. Enrico Perchinunno, per l'annullamento e la  riforma
della  sentenza  del  Tribunale  Amministrativo  Regionale   per   la
Basilicata Potenza sezione I n.208 del 15/5/2009 con atto  notificato
presso il difensore di primo grado Avv. Pietro Santoro nei  confronti
degli appellati signori Trimarchi Francesco, Aldo Gioiosa, Alessandro
Centola, Amedeo Fortunato, Andrea Nubila, Angela Rosa  Gaeta,  Angela
Zaccagnino,  Angelo  Vito  Sileo,  Annunziato  Buonansegna,   Antonio
Caivano, Antonio Caminiti, Antonio Cutolo,  Antonio  Igovio,  Antonio
Lancellotti,  Antonio  Lasaponara,  Antonio  Notarfrancesco,  Antonio
Parente, Antonio Triani, Benito Liscio, Canio Coviello,  Canio  Erri,
Carlo Salvia, Carlo Stunfro,  Carmine  Ceruzzi,  Carmine  Santangelo,
Cataldo  Lopardo,  Domenico  Bia,  Domenico  Damone,  Domenico  Pace,
Donatina  Romaniello,  Donato  Fucetta,  Donato  Romaniello,   Donato
Stolfi, Donato Telesca, Egidio Motta, Elisa Petraglia, Emanuele  Bia,
Felice Figliuolo, Ferdinando Mazzitelli, Francesca Rosetti, Francesco
Blandino, Francesco Brienza, Francesco Cosentino, Francesco D'Andrea,
Francesco Romaniello, Francesco Rosa, Francesco Stola, Franco  Nole',
Franco Piccoli, Gavino Doro, Geltrudino  Altomare,  Gennaro  Auletta,
Gerardo Fierro, Gerardo Salvia, Gigino  Altomare,  Giovanni  Caivano,
Giovanni Demelio, Giovanni Salvatore,  Giuseppe  Adriatico,  Giuseppe
Adriatico, Giuseppe Auletta,  Giuseppe  Datena,  Giuseppe  Figliuolo,
Giuseppe  Filiali,  Giuseppe  Forgione,  Giuseppe  Giorgio,  Giuseppe
Iannielli, Giuseppe Lence, Giuseppe Milano, Giuseppe  Rota,  Giuseppe
Santoro, Giuseppe Scorza, Giuseppe Stolfi, Italo Miglionico, Leonardo
Barbalinardo, Leonardo La Conca, Leonardo Manico,  Leonardo  Santoro,
Luciano Santangelo, Luigi Bruni, Luigi Caivano, Luigi Carbone,  Luigi
Fieno, Luigi Saffiotti, Mafalda Delitti, Maria C.  Romaniello,  Maria
Carmine Lo Casto, Mario Curcio, Mario De Luca, Mario Marceddu,  Mario
Tucci, Michele Basilio,  Michele  Cianci,  Michele  Faraldo,  Michele
Loreto, Michele Punella,  Michele  Ronzano,  Michele  Tolve,  Michele
Trotta, Michelino Romaniello, Michele Fanelli, Nicola Albano,  Nicola
Bia, Nicola Mancusi, Paolo Rosa, Pasquale Lasaponara, Pietro Santoro,
Pompeo Liseo, Raffaele Collazzo, Raffaele Senese, Rocca Scelsi, Rocco
Aquino, Rocco Bottero, Rocco Caputo, Rocco Carmine  Figliuolo,  Rocco
Croce,  Rocco  D'Andrea,  Rocco  Filiani,  Rocco  Giallorenzo,  Rocco
Laguardia, Rocco Losasso, Rocco Lotito, Rocco Paciello, Rocco Parisi,
Rocco Sabia, Rosario  Curiale,  Sabino  di  Lillo,  Salvatore  Arbia,
Salvatore  Bianconi,  Salvatore  Campochiaro,  Salvatore  De   Carlo,
Salvatore Mazzola, Salvatore  Monetta,  Salvatore  Parisi,  Salvatore
Pascale,  Salvatore  Romaniello,  Salvatore  Sanchirico,  Saverio  di
Stasio, Saverio Saluzzi,  Severino  Bochicchio,  Teodosio  De  Bonis,
Vincenzo Bochicchio, Vincenzo Celi, Vincenzo Lancellotti,  Vitantonio
Romaniello, Vito Antonio Botte, Vito Bastiano,  Vito  Bianconi,  Vito
Carella, Vito Curcio, Vito Figliuolo,  Vito  Gruosso,  Vito  Lorusso,
Vito Modrone, Vito Santarsiero, Vito Santoro,  Vito  Sarli,  Vittorio
Atella, tutti ricorrenti in primo grado e non costituiti nel giudizio
di appello, avente ad oggetto il pagamento delle somme relative  agli
aumenti periodici di anzianita' sull'indennita' di contingenza ex  L.
n.91/1977 sulla somma convenzionale mensile di lire cinquantamila, e'
stata presentata dalla societa' appellante istanza cautelare  per  la
sospensione dell'esecuzione della sentenza appellata, che ha  accolto
il ricorso di primo grado. L'istanza e' motivata con riferimento alla
manifesta  illegittimita'  della  sentenza  impugnata  ed  al   danno
gravissimo ed irreparabile derivante alla societa' appellante in caao
di esecuzione della sentenza  e  di  pagamento  delle  ingenti  somme
intimate nella pendenza del  giudizio  di  appello  in  favore  degli
appellati, molti dei quali ormai cessati dal servizio. Trattandosi di
giudizio in materia di pubblico impiego  il  processo  e'  esente  da
contributo unificato. 

                     Avvocato Enrico Perchinunno 

 
T10ABA6905
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