Articolo 2 (Finalita') 1. La disciplina di cui all'articolo 1 persegue le seguenti finalita': a) la trasparenza del mercato, la libera concorrenza, la libera circolazione delle merci e la liberta' di impresa compatibilmente con gli interessi generali delle popolazioni e dei territori e non in contrasto con l'utilita' sociale; b) la tutela del consumatore, con particolare riguardo all'informazione, alla possibilita' di approvvigionamento, al servizio di prossimita', all'assortimento ed alla sicurezza dei prodotti; c) l'efficienza, la modernizzazione e lo sviluppo della rete distributiva, nonche' l'evoluzione tecnologica dell'offerta, anche al fine del contenimento dei prezzi; d) il pluralismo e l'equilibrio, all'interno di ciascun ambito territoriale, tra le diverse tipologie delle strutture distributive e le diverse forme di vendita. con particolare riguardo al riconoscimento ed alla valorizzazione del ruolo delle piccole e medie imprese; e) la valorizzazione e la salvaguardia del servizio commerciale nelle aree urbane, rurali, montane ed insulari; f) la salvaguardia e lo sviluppo dei livelli occupazionali di settore; g) la valorizzazione della funzione commerciale, anche mediante la riqualificazione del tessuto urbano ed il recupero del patrimonio edilizio esistente; h) la garanzia alle imprese di un piu' facile accesso al mercato, anche attraverso procedure amministrative semplificate; i) la qualificazione dei servizi commerciali su tutto il territorio regionale in funzione dello sviluppo turistico; 1) la promozione della qualificazione professionale degli operatori del commercio; m) la promozione dei processi di integrazione degli esercizi di vicinato; n) l'incentivazione e lo sviluppo del commercio al dettaglio su aree pubbliche e la sua integrazione con il commercio su aree private; o) la valorizzazione del ruolo del commercio su aree pubbliche quale effettiva alternativa al commercio su aree private, nelle aree extraurbane, e quale completamento di quest'ultimo nelle aree urbane; p) l'incremento delle forme organizzative e gestionali degli imprenditori del commercio su aree pubbliche, con particolare riferimento alla cooperazione; q) la valorizzazione della produzione agricola ed artigiana locale.