Art. 11.
                       Svolgimento dei lavori
    1.  Le  sedute del consiglio generale dei pugliesi nel mondo sono
presiedute  dal  presidente  della  giunta  regionale, ovvero, in sua
assenza,  da  uno  dei  vice-presidenti  di  cui all'Art. 8, comma 2,
lettera a) della legge regionale 11 dicembre 2000, n. 23.
    2.  Il  Presidente  si  avvale,  per  l'intero  svolgimento della
seduta,  dell'assistenza  del  segretario del consiglio generale, del
dirigente  del  Settore  politiche  migratorie  e/o  di funzionari da
quest'ultimo  delegati,  ai  quali  puo'  eventualmente  concedere la
parola  per fornire informazioni di natura normativa, programmatica e
tecnico-amministrativa  utili  al  piu' approfondito e motivato esame
dell'argomento in discussione.
    3.  Spetta  al  presidente  dichiarare  aperta  la seduta, previa
verifica del numero legale ai sensi dell'Art. 7, comma 6, della legge
regionale 11 dicembre 2000, n. 23.
    4.  Spettano  altresi'  al Presidente tutti i poteri di direzione
dei  lavori,  compresi  quelli di fornire indicazioni operative sullo
svolgimento degli stessi, sospendere la seduta, concedere o negare la
parola,  fissare  un  limite  temporale  agli  interventi, dichiarare
completato  l'esame  di  ogni singolo argomento e chiuso il dibattito
sullo stesso, porre o meno al voto dell'assemblea eventuali documenti
o proposte.
    5.   L'esame   degli   argomenti  avverra'  nell'ordine  indicato
nell'invito di convocazione, salvo diversa indicazione del presidente
o diverso avviso espresso a maggioranza dall'assemblea.
    6.  Di norma, e salvo diversa determinazione del Presidente, ogni
componente  del  consiglio generale che ne abbia fatto richiesta puo'
parlare  per  una sola volta per ciascun argomento. Gli interventi si
susseguiranno,  salvo  diverso  e  motivato  avviso  del  presidente,
secondo l'ordine cronologico della richiesta.
    7.  Ogni componente del consiglio generale puo', in ogni momento,
chiedere  la  parola  per motivo personale o per mozione d'ordine. In
tal  caso il richiedente ha diritto di precedenza rispetto agli altri
iscritti a parlare.