Art. 4.
                        Metodologia operativa
    1. La CLV predispone e adotta uno specifico piano d'attivita', in
cui  sono  evidenziati  gli ambiti d'azione e le modalita' operative;
copia  del piano d'attivita' viene trasmessa alla direzione regionale
economia  montana  e  foreste  ed  alla  direzione  regionale servizi
tecnici di prevenzione.
    2.  Il piano d'attivita' deve analizzare e documentare i seguenti
aspetti:
      a) individuazione   delle   aree  critiche  del  territorio  di
competenza  esposte  a  valanga,  indicate  su  cartografia  in scala
adeguata,  e  dei possibili scenari di rischio legati a situazioni di
pericolo di caduta valanghe.
      b) individuazione  di  siti,  ritenuti  sicuri  e significativi
delle  condizioni  d'innevamento del territorio da monitorare, per il
rilevamento  di  dati  relativi  alla  stratigrafia  e  al  grado  di
consolidamento  del  manto  nevoso,  e  per  l'esecuzione  di test di
stabilita'.
    3.  Il  settore  meteoidrografico  e  reti  di monitoraggio della
direzione  regionale servizi tecnici di prevenzione rende disponibili
alle  CLV  i  dati nivometeorologici di base per lo svolgimento delle
attivita'  tecniche di previsione del pericolo di valanghe e fornisce
il   supporto   tecnico-scientifico  per  l'adozione  di  metodologie
operative  comuni  sul  territorio  regionale  in  particolare  per i
seguenti aspetti:
      a) la  definizione  delle modalita' di creazione di un archivio
delle informazioni note relative agli eventi valanghivi del passato e
di   quelli  che  dovessero  verificarsi  in  futuro  nelle  aree  di
competenza  della  CLV,  utilizzando  come base di riferimento per la
raccolta dei dati il Modello 7 A.I.NE.VA.
      b) la   definizione   delle  modalita'  di  acquisizione  e  di
archiviazione  delle  informazioni  di  base  necessarie  a formulare
valutazioni  sul pericolo locale di valanghe (Carte di localizzazione
probabile delle valanghe, dati meteorologici e nivologici, bollettini
di  previsione  nivometeorologica, dati stratigrafici e di stabilita'
del manto nevoso).
      c) la   definizione   della   modalita'   di   gestione   delle
informazioni    storico-statistiche    caratterizzanti   gli   eventi
valanghivi  del  passato e dei relativi dati nivometeorologici per la
stima probabilistica del distacco di valanghe;
      d) l'individuazione dei criteri per la definizione di soglie di
riferimento   relative   ai  principali  parametri  nivometeorologici
rilevati   o   previsti,  al  fine  di  stabilire  procedure  per  la
convocazione   tempestiva   della   commissione   in   condizioni  di
criticita'.