Art. 8.
                            Il direttore
    1.  Il  direttore  e'  nominato  dal consiglio di amministrazione
dell'AREMOL  ed  e' scelto mediante selezione tra persone in possesso
di  diploma  di  laurea, di comprovata professionalita' ed esperienza
almeno quinquennale nella direzione di organizzazioni complesse e nel
settore del trasporto pubblico.
    2.  L'incarico di direttore e' conferito a tempo determinato, per
un periodo non superiore a cinque anni, rinnovabile una sola volta, e
ha   termine,   comunque,  con  la  nomina  del  nuovo  consiglio  di
amministrazione. Il direttore, dalla cessazione dell'incarico fino al
suo  eventuale rinnovo o alla nomina del nuovo direttore, esercita le
attivita' di ordinaria amministrazione e puo' assumere eventuali atti
urgenti  non rinviabili di cui da immediata informazione al consiglio
di  amministrazione.  L'incarico  di  direttore  e'  disciplinato con
contratto  individuale,  che fissa, altresi', il relativo trattamento
economico equiparato a quello di direttore di dipartimento regionale.
    3.     Il     direttore     e'     responsabile    dell'attivita'
amministrativo-gestionale  dell'AREMOL e, in particolare, esercita le
seguenti funzioni:
      a) dirige  e  coordina le attivita' delle strutture, al fine di
conseguire  gli  obiettivi  programmatici  assegnati dal consiglio di
amministrazione;
      b) formula   proposte   al   consiglio  di  amministrazione  in
relazione  all'elaborazione  di  programmi  e  degli  altri  atti  di
competenza del medesimo consiglio di amministrazione;
      c) sovrintende alla gestione delle risorse umane, finanziarie e
strumentali  assegnate  dal consiglio di amministrazione, assicurando
l'efficienza  e  l'efficacia  dell'azione  amministrativa  e provvede
all'organizzazione  delle  strutture  previste dal regolamento di cui
all'Art.  4,  comma  4,  lettera  b),  nonche'  al conferimento degli
incarichi  di  direzione  ai  dirigenti,  in  conformita'  ai criteri
fissati  dallo  stesso  regolamento,  ed  alla  specificazione  delle
relative competenze;
      d) promuove  e  resiste  alle liti ed ha potere di conciliare e
transigere.