Art. 7.
                   Prescrizioni igienico-sanitarie

   1.   Prima   dell'esecuzione   delle   procedure,   l'operatore  o
l'operatrice  deve  valutare  lo  stato  della  cute  per  accertarne
l'integrita'.  In  particolare, il tatuaggio o il piercing non devono
essere  eseguiti  su zone corporee affette da lesioni cutanee o delle
mucose o in presenza di ustioni o esiti di ustioni.
   2.  Gli operatori, i loro collaboratori e le collaboratrici devono
indossare  guanti  di  cui all'art. 3, comma 4 lettera a) in tutte le
fasi della procedura, indipendentemente dal rischio di esposizione al
sangue  e devono detergersi le mani con un prodotto antisettico prima
e  dopo  l'esecuzione del tatuaggio o del piercing. Essi devono usare
la maschera protettiva e il camice monouso anche non sterile.
   3. Gli aghi e gli strumenti taglienti, che perforano la cute o che
comunque  vengono  a  contatto  con  superfici  cutanee o con annessi
cutanei, devono essere sempre monouso.
   4.  Dopo  l'utilizzo,  tutti i materiali non monouso devono essere
immediatamente  immersi  in  un disinfettante chimico di riconosciuta
efficacia  sull'HIV,  quindi  accuratamente  lavati  ed  asciugati  e
sottoposti  a  sterilizzazione con calore umido, utilizzando all'uopo
idonee apparecchiature conformi a quanto previsto dalle vigenti leggi
e  dalle  vigenti  norme  tecniche.  Qualora la natura di determinati
materiali  non  permetta  tecnicamente  la sterilizzazione con calore
umido,  la  stessa puo' essere sostituita con la disinfezione ad alto
livello.
   5.  Nel  caso di utilizzo di apparecchiature per tatuaggi (eletric
tattoo  gun) con aghi multipli che penetrano nella cute per portare i
pigmenti  in  profondita',  e'  necessario che la testata sulla quale
sono  montati  gli  aghi  sia sterilizzata con calore umido e che gli
aghi siano monouso.
   6.  I  pigmenti  da  utilizzare  devono essere innocui, atossici e
sterili.  In  via  transitoria,  in  attesa  della  definizione delle
modalita'   praticabili   per  la  certificazione  di  innocuita'  ed
atossicita'  da  parte dell'Istituto Superiore di Sanita', si ritiene
sufficiente la autocertificazione da parte delle aziende produttrici.
Fermo  restando  quanto  previsto in tema di preparazioni monouso, si
precisa che i flaconi devono essere dotati di valvole di non ritorno.
   7.  I contenitori dei pigmenti devono essere di piccole dimensioni
e  monouso  ed eliminati dopo l'impiego sul singolo soggetto anche se
il contenuto non e' stato esaurito.
   8.  Il circuito attraverso il quale passano i pigmenti deve essere
sostituito,  unitamente  al  contenitore,  al termine di ogni singolo
trattamento.
   9.  Per  prevenire punture accidentali con aghi, questi non devono
essere rincappucciati, o volontariamente piegati o rotti o altrimenti
manipolati.  Dopo l'uso gli aghi e gli altri oggetti taglienti devono
essere   riposti,   per   l'eliminazione,   in  appositi  contenitori
resistenti alla puntura.
   10.  La  biancheria  non monouso, eventualmente sporca di sangue o
contaminata da altri liquidi biologici, deve essere maneggiata quanto
meno  possibile  e  raccolta  in  sacchi  impermeabili  nel  luogo di
utilizzo.  Il  lavaggio  deve  essere  effettuato  ad una temperatura
superiore a 71C per 25 minuti.
   11.  Tutti  i materiali monouso utilizzati per asciugare il sangue
fuoriuscito  o  per  esercitare  pressione  sulla sede della puntura,
quali  cotone idrofilo, carta, ecc., nonche' gli aghi ed i taglienti,
sono  considerati  rifiuti  pericolosi,  soggetti  alle  procedure di
smalti- mento di cui alle norme di settore.
   12.  Il  sangue  in  quantita'  visibile  deve  essere  rimosso  e
successivamente   l'area  deve  essere  decontaminata  con  germicidi
chimici.
   13.  Sono vietate la detenzione e la somministrazione di farmaci e
prodotti anestetici.