Art. 2. Strutture soggette ad autorizzazione 1. Sono tenute a richiedere l'autorizzazione le strutture di cui all'art. 21, comma 1 della legge regionale n. 41/2005, cosi' di seguito suddivise: a) strutture residenziali, di cui all'art. 21, comma 1, lettera a) della legge regionale n. 41/2005, cosi' articolate: 1) strutture residenziali per persone anziane non autosufficienti; 2) strutture residenziali per persone disabili gravi con attestazione di gravita'; b) strutture residenziali a carattere comunitario, di cui all'art. 21, comma 1, lettera c) della legge regionale n. 41/2005, cosi' articolate: 1) strutture residenziali a carattere comunitario per persone a rischio psico-sociale o in condizioni di disagio relazionale; 2) strutture residenziali a carattere comunitario per persone adulte disabili in stato di dipendenza prevalentemente non in situazione di gravita'; c) strutture residenziali per l'accoglienza ed il trattamento di persone dipendenti da sostanze da abuso, di cui all'art. 21, comma 1, lettera d) della legge regionale n. 41/2005; d) centri di pronta accoglienza per minori, di cui all'art. 21, comma 1, lettera e) della legge regionale n. 41/2005; e) case di accoglienza e gruppi appartamento, di cui all'art. 21, comma 1, lettera f) della legge regionale n. 41/2005; f) servizi residenziali socio-educativi per minori, di cui all'art. 21, comma 1, lettera g) della legge regionale n. 41/2005, cosi' articolati: 1) comunita' familiari; 2) comunita' a dimensione familiare; g) gruppi appartamento per adolescenti e giovani, di cui all'art. 21, comma 1, lettera h) della legge regionale n. 41/2005; h) strutture semiresidenziali, di cui all'art. 21, comma 1, lettera i) della legge regionale n. 41/2005, cosi' articolate: 1) strutture semiresidenziali per persone anziane; 2) strutture semiresidenziali per persone disabili; 3) strutture semiresidenziali per minori. 1. Le strutture di cui all'art. 21, comma 1, lettera b), della legge regionale n. 41/2005, sono disciplinate nell'ambito della sperimentazione prevista nel piano integrato sociale, ai sensi dell'art. 14, comma 5, della legge regionale n. 41/2005.