Art. 26 
 
           Misure di incentivazione, sostegno e promozione 
 
    1.  Per  il  perseguimento  delle  finalita'  istitutive  ed   il
raggiungimento degli obiettivi gestionali,  l'ente  di  gestione  del
parco attua misure volte a favorire: 
      a) la valorizzazione e la promozione delle  produzioni  locali,
con particolare  attenzione  a  quelle  tipiche  e  di  qualita'  che
costituiscono  il  legame  tra  le   caratteristiche   naturali   del
territorio e le attivita' agro-zootecniche presenti nel parco,  anche
attraverso  la  messa  a  punto  di   disciplinari   di   produzione,
l'istituzione di un «marchio di riconoscibilita'» dei prodotti  e  la
loro commercializzazione con eventuale  creazione  di  punti  vendita
all'interno di spazi messi  a  disposizione  dal  parco  o  da  altri
soggetti pubblici; 
      b) lo  sviluppo  di  filiere  agroalimentari  locali,  il  loro
collegamento  con  la  rete  di  ristorazione  e/o   con   laboratori
artigianali di trasformazione; 
      c) l'informazione e l'assistenza  necessarie  a  facilitare  la
partecipazione delle aziende alle misure previste dal Piano regionale
di sviluppo rurale  e  da  altre  fonti  di  finanziamento  in  campo
agricolo; 
    d) l'adozione e la diffusione delle tecnologie  dell'informazione
e della comunicazione con particolare riferimento alla rete web (siti
web delle aziende); 
      e) il coinvolgimento delle aziende agricole nelle attivita'  di
conservazione diretta degli habitat naturali e seminaturali, mediante
l'incentivazione di pratiche  colturali  eco-compatibili  e  tecniche
agro-forestali che favoriscano la tutela  della  biodiversita'  e  il
ripristino di elementi di valore paesaggistico  o  conservazionistico
(filari  alberati,  siepi,  fossati,  canalette   di   scolo   e   di
irrigazione,  depressioni,  stagni,  prati,  ecc.),  oltre   che   la
collaborazione per la gestione dei bordi degli appezzamenti coltivati
e  dei  fossi  di  scolo,  secondo  modalita'  compatibili   con   la
riproduzione della fauna selvatica, e per attivita'  di  manutenzione
dei sentieri e delle strutture di fruizione dell'area protetta; 
      f) l'introduzione e la diffusione in ambito civile,  produttivo
ed agricolo di bacini di fitodepurazione, fasce tampone ed eco-filtri
naturali,  quali  sistemi  di  protezione  attiva  dei  corpi  idrici
superficiali e sotterranei; 
      g)  l'introduzione  e  la  diffusione  di   tecniche   agricole
conservative ed a basso impatto ambientale, e la promozione di azioni
volte alla tutela della fauna selvatica, con particolare  riferimento
alla protezione dei siti riproduttivi e alla creazione di aree per la
sosta e l'alimentazione in ambito agricolo; 
    h) gli interventi di  salvaguardia  e  miglioramento  delle  aree
forestali  per  accrescerne  i  caratteri   di   naturalita'   e   di
biodiversita'; 
    i) il sostegno e l'incentivazione allo svolgimento  di  attivita'
di educazione ambientale e di visita presso le aziende agrituristiche
e fattorie didattiche; 
    j)  il  sostegno  allo  svolgimento  di  attivita'   di   ricerca
scientifica,  volta  a  incrementare  le  conoscenze  sul  territorio
dell'area protetta, in funzione  di  una  piu'  puntuale  ed  oculata
definizione delle politiche gestionali; 
    k) la definizione dell'offerta  di  formazione  professionale  in
collaborazione  con   le   strutture   specializzate   presenti   sul
territorio,  per  raggiungere  il  piu'  ampio  numero  di  cittadini
(studenti, agricoltori, tecnici degli enti  pubblici,  professionisti
ecc.) su tematiche inerenti la gestione  dell'ambiente  e  delle  sue
risorse biotiche e abiotiche; 
    l) il recupero, la tutela  e  la  valorizzazione  del  patrimonio
immobiliare  storico-culturale  del  mondo   rurale   con   finalita'
collettive, turistico-culturali e di servizio.