Art. 3.
                      Domanda di autorizzazione
 
   1.  Chiunque intenda aprire, ampliare, trasformare o trasferire in
altra sede uno dei presidi di cui all'articolo 2 o  comunque  variare
le   attivita'   gia'   autorizzate  deve  inoltrare  all'assessorato
provinciale  alla  sanita'  apposita  domanda  corredata  da   idonea
documentazione attestante:
     a)  le  generalita',  il domicilio e il numero di codice fiscale
del richiedente o  se  trattasi  di  persona  giuridica,  la  ragione
sociale, la sede, le generalita' del legale rappresentante, il numero
di  partita  IVA, nonche' gli estremi dell'atto costitutivo e le suc-
cessive variazioni del medesimo;
     b) la sede del presidio;
     c) la denominazione del presidio che deve  essere  tale  da  non
generare equivoci con la denominazione di altri presidi privati;
     d)  la  descrizione  dell'attivita'  di  riabilitazione  che  si
intende svolgere;
     e) l'orario di apertura e di attivita' del presidio;
     f) le generalita',  i  titoli  professionali,  di  studio  e  di
carriera  del  direttore  e  di  tutto il restante personale medico e
laureato o diplomato che opera nel presidio  con  l'indicazione,  ove
occorra,  del  nominativo  dei medici addetti agli atti di competenza
medica e di quelli addetti alle eventuali sezioni specialistiche;
     g) l'indicazione del numero e le  qualifiche  professionali  del
restante personale;
     h)   la   descrizione   dettagliata  del  numero  e  tipo  delle
attrezzature, degli apparecchi e degli impianti dal presidio;
     i) il certificato penale del titolare del presidio;
     l) l'attestato antimafia di cui alla legge 19 marzo 1990, n. 55.
   2.  Alla  domanda  deve  essere  altresi'  allegata  la   seguente
documentazione:
     a) planimetria dei locali in scala 1:50 con la descrizione della
destinazione dei locali stessi, accompagnata da idonea documentazione
attestante l'avvenuto rispetto di quanto previsto dall'articolo 5;
     b)   dichiarazione   di   accettazione   dell'incarico  e  della
conseguente responsabilita' dal direttore.