Art. 3. Criteri per l'articolazione degli orari 1. I Comuni devono adottare il piano di coordinamento degli orari secondo le modalita' stabilite dai rispettivi statuti, per adeguare gli orari dei servizi pubblici e privati in modo da renderli accessibili a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro attivita' lavorativa e, in particolare, devono attenersi ai seguenti criteri: a) gli orari degli uffici e dei servizi diretti al pubblico non devono coincidere, per almeno due giorni alla settimana, con gli orari della maggioranza delle attivita' lavorative e non devono essere identici in tutti i giorni della settimana; b) gli orari dei servizi alla persona non devono essere inferiori alla media della durata degli orari di lavoro, fatta salva la possibilita' di una articolazione che tenga conto delle caratteristiche produttive prevalenti nel territorio; c) per i servizi pubblici devono essere altresi' definite nuove modalita' di organizzazione che facilitano la loro utilizzazione e semplifichino le modalita' di accesso, avuto riguardo anche alle norme in materia di procedimento amministrativo e diritto di accesso ai documenti amministrativi. Tale semplificazione deve essere attuata anche attraverso l'uso di tecnologie informatiche e l'istituzione di uffici di informazione ed orientamento, accessibili al pubblico, che coprano l'intera gamma dei servizi forniti dalla pubblica amministrazione; d) i servizi di trasporto pubblico devono essere riorganizzati tenendo conto delle effettive esigenze di mobilita' urbana degli utenti e creando forme di trasporto che siano in grado di fronteggiare specifiche necessita' ed, in particolare, la mobilita' dei portatori di handicap, il trasporto di persone anziane, gli spostamenti d'urgenza, la mobilita' di persone con bambini nonche' la mobilita' nelle ore notturne; e) gli orari dei servizi privati commerciali, turistici, ricreativi e professionali devono essere coordinati, in accordo con le organizzazioni di categorie e sindacali, al fine di renderli piu' facilmenti accessibili. In particolare, gli orari delle attivita' commerciali devono essere regolati in modo tale da non far coincidere i tempi di chiusura, apertura e turno di riposo di tutti gli esercizi che svolgono uno stesso tipo di attivita'.