(Pubblicata nel Bollettino ufficiale della regione
             Emilia-Romagna n. 12 dell'8 febbraio 1994)
 
                       IL CONSIGLIO REGIONALE
                            HA APPROVATO
                IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
                              PROMULGA
 
la seguente legge:
 
                               Art. 1.
     Interventi relativi alla liquidazione della Sivalco S.p.a.
 
   1.  Al  fine  di concorrere alla chiusura della liquidazione della
Sivalco S.p.a. disposta dall'assemblea dei soci con  atto  30  luglio
1992, la regione Emilia-Romagna, che detiene una quota azionaria pari
al novanta per cento del capitale sociale, subentra nella titolarita'
dei  mutui  stipulati  dalla  predetta  societa'  e  assistiti  dalla
garanzia  fidejussoria  prestata  dalla  regione  stessa   ai   sensi
dell'art. 5 della legge regionale 6 novembre 1987, n. 33, e dell'art.
35 della legge regionale 28 aprile 1986, n. 10, e rinuncia all'azione
di   regresso   a   carico   della   Sivalco   S.p.a.,  in  relazione
all'intervento fidejussorio gia' effettuato di  cui  alle  suindicate
leggi.
   2.  L'accollo  degli  oneri  finanziari  dei  mutui  e la rinuncia
all'azione di regresso di cui al comma 1 sono disposti  con  delibera
della  giunta  regionale,  su richiesta del liquidatore della Sivalco
S.p.a., corredata da apposita delibera dell'assemblea dei soci con la
quale  si  dispone  il  trasferimento  a  titolo  gratuito  a  favore
congiuntamente  del  Comune di Comacchio e della provincia di Ferrara
dei beni sociali in  essere  alla  data  della  richiesta,  che  sono
costruiti  da  fabbricati,  impianti  e  macchinari, peschiere, altre
infrastrutture  e  migliorie  apportate  nelle  Valli  di  Comacchio,
attrezzi, mobili e macchine d'ufficio, come da inventario.
   3.  Il  trasferimento a titolo gratuito di cui al comma 2 comporta
per  i  beni  trasferiti  il  vincolo  di  destinazione  a  mezzo  di
concessione a titolo di comodato a favore del Consorzio fra il Comune
di  Comacchio e la Provincia di Ferrara, denominato "Azienda Speciale
Valli  di  Comacchio",  che  dovra'  utilizzare  detti  beni  per  il
raggiungimento dei propri fini istituzionali.