Art. 15. Contenuto del piano urbanistico comunale 1. I piani urbanistici comunali devono riferirsi alla totalita' del territorio comunale e considerare essenzialmente: 1) le reti delle principali vie di comunicazione con gli spazi destinati a parcheggi ed alle altre attrezzature viarie, comprese le modificazioni delle strade esistenti, in modo da soddisfare le attuali e le future esigenze del traffico, della economia tipica della zona dell'igiene, del pubblico decoro e della massima valorizzazione delle bellezze naturali, in vista della razionale sistemazione e dell'organico sviluppo dell'abitato; 2) la delimitazione e la definizione funzionale delle singole zone con le prescrizioni specifiche dei caratteri e dei vincoli inerenti alla particolare de stinazione (residenziale, agricola, industriale, paesistica, verde, ecc.) nonche' la suddivisione delle zone residenziali in intensiva, semintensiva e rurale con la normazione relativa agli indici di edificazione (area minima dei lotti, densita' edilizia, rapporto di copertura, altezza massima, di stanze, tipi edilizi); 3) le aree riservate ad opere e impianti di interesse pubblico e quelle destinate a formare spazi di uso pubblico o sottoposti a speciali vincoli o a particolari servitu', o, infine, necessarie alla valorizzazione delle bellezze naturali; 4) l'ampiezza della zona di rispetto, delle opere pubbliche, necessarie ad integrare la finalita' delle opere stesse o a soddisfare prevedibili esigenze future; 5) i principali servizi urbani (fognature, acquedotti, distribuzione di energia elettrica, ecc.). 2. Nella impostazione del piano devono essere oggetto di particolare studio le direttrici di sviluppo dell'abitato, la giacitura e le caratteristiche geologiche del suolo, le condizioni microclimatiche, le caratteristiche delle attivita' economiche locali prevalenti, la topografia sociale del centro urbano, in modo da assicurare le migliori condizioni di abitabilita', di vita e di lavoro. 3. Nella delimitazione territoriale dei futuri insediamenti da prevedere negli strumenti urbanistici, dovra' tenersi conto delle esigenze della difesa del suolo e delle riserve idriche, del razionale sfruttamento del suolo e della conservazione o ricostituzione delle unita' produttive, nonche' della tutela del paesaggio. 4. Ai fini di un razionale sfruttamento delle aree destinate ad opere e impianti di interesse pubblico il 10% della volumetria puo' essere de stinato ad attivita' terziarie di iniziativa privata in relazione al fabbisogno locale. In caso di comprovata necessita' la percentuale della volumetria da destinarsi alle attivita' terziarie puo' essere aumentata fino al 15% previo nullaosta della Giunta provinciale, sentita la commissione urbanistica provinciale. Le destinazioni ed i vincoli relativi ad aree occorrenti ad impianti e servizi dipendenti da amministrazioni statali o regionali sono inseriti nei piani, sentita l'amministrazione interessata.