Art. 26. R e d a z i o n e 1. Per la redazione dei piani di assestamento e di utilizzazione dei patrimoni silvo-pastorali i proprietari, pubblici e privati, devono attenersi alle modalita' ed ai contenuti determinati nel verbale di visita preliminare che deve essere redatto a seguito di un sopralluogo nelle zone interessate dal piano. 2. Il sopralluogo deve essere effettuato congiuntamente da: a) un rappresentante della proprieta'; b) il tecnico incaricato della redazione del piano; c) un funzionario dell'IRF; d) un rappresentante dell'ente delegato competente per territorio. Durante il sopralluogo devono essere valutati tutti gli elementi che concorreranno alla redazione del piano, con specifica attenzione alle indicazioni del piano territoriale di coordinamento paesistico. 3. A seguito del sopralluogo viene redatto un verbale di visita preliminare che deve essere firmato da tutti gli intervenuti al sopralluogo, prima dell'avvio delle operazioni previste per la redazione del piano. Il verbale deve contenere almeno le seguenti indicazioni: a) superficie complessiva della proprieta' e relativa suddivisione delle attuali qualita' colturali; b) atti tecnici costituenti il piano; c) modalita' di formazione del particellare; d) modalita' ed entita' dei rilievi dendroauxometrici, definizione dei metodi per l'elaborazione dei dati; e) modalita' di segnatura dei confini e delle aree di saggio, da rendere permanenti almeno fino alla successiva revisione del piano; f) definizione indicativa del trattamento delle superfici assestate, in linea con la pianificazione esistente; g) prescrizione di tipologie e tecniche di intervento a basso impatto in presenza di zone ad alto pregio ambientale. 4. Gli atti tecnici fondamentali costituenti il piano di assestamento sono: a) relazione tecnico-illustrativa, comprensiva di prospetti delle superfici, della suddivisione delle particelle, oltre alla descrizione di vincoli e rapporti con la pianificazione esistente; b) piano dei tagli di utilizzazione; c) piano dei miglioramenti colturali; d) piano delle infrastrutture e delle sistemazioni idraulicoforestali; e) piano di gestione e miglioramento del pascolo; f) schede particellari; g) cartografia.