Art. 6 
 
                  Tipologie di azioni e interventi 
 
  1. Le azioni e gli interventi comprendono  la  progettazione  e  la
realizzazione di infrastrutture e di servizi, di misure e  iniziative
informative e  formative  per  lo  sviluppo  e  la  promozione  della
ciclabilita'. 
  2.  Gli   interventi   infrastrutturali   possono   riguardare   la
realizzazione e la  riqualificazione,  da  realizzarsi  nel  rispetto
delle norme tecnico-costruttive vigenti e degli indirizzi in materia,
allo scopo di garantire la necessaria uniformita' dell'intero sistema
regionale, di: 
    a) reti urbane ed extraurbane di piste ciclabili e ciclopedonali,
ivi comprese quelle previste dall'art. 4, comma 2, da realizzarsi nel
rispetto delle norme tecnico-costruttive vigenti; 
    b) ciclovie, interventi di recupero a fini  ciclabili  di  strade
arginali di fiumi, torrenti, laghi e canali, tratturi, di  tratti  di
viabilita'  dismessa  o  declassata,  di  sedimi  di  strade  ferrate
dismesse, di tratti di viabilita' forestale e militare, di strade  di
servizio, di  altre  opere  di  bonifica,  di  acquedotti,  di  ponti
dismessi e altri manufatti stradali; 
    c)  recupero  e  conservazione  delle  stazioni  e  dei   caselli
ferroviari e delle  case  cantoniere  insistenti  sulla  tratta  che,
mediante specifico adeguamento funzionale, possono essere destinati a
strutture  ricettive  e  di  assistenza  o   a   punti   di   ristoro
specializzati per l'ospitalita' dei cicloturisti; 
    d) raccordo di tratte spezzate non a rete e messa in sicurezza di
punti critici,  per  il  superamento  della  frammentazione  e  della
mancanza di continuita' delle piste  ciclabili  esistenti  urbane  ed
extraurbane; 
    e) interventi di moderazione del traffico; 
    f) poli di interscambio modale; 
    g) sottopassi e sovrappassi ciclabili e ciclopedonali; 
    h) dotazioni infrastrutturali utili alla sicurezza  del  traffico
ciclistico; 
    i) parcheggi attrezzati, liberi, custoditi od automatizzati  atti
a garantire i velocipedi ivi riposti; 
    l)  fornitura  e  posa  in  opera  di  segnaletica,  verticale  e
orizzontale, specializzata per il  traffico  ciclistico  ed  omogenea
sull'intera RCR, nonche' di segnaletica di  direzione  dedicata  agli
itinerari  ciclabili  con  indicazione  della   tipologia   e   delle
caratteristiche del tratto; 
    m) strutture  mobili  e  infrastrutture  atte  a  realizzare  una
migliore  accessibilita'   per   l'intermodalita'   fra   biciclette,
autoveicoli e mezzi di trasporto pubblico, eliminazione di barriere e
ostacoli,  velostazioni,  parcheggi  per  biciclette  nelle  aree  di
pertinenza delle stazioni ferroviarie e delle autostazioni; 
    n) fornitura e installazione di tecnologie  intelligenti  per  il
monitoraggio della ciclabilita'; 
    o)  piattaforme  digitali  per  servizi  innovativi  volti   allo
sviluppo e alla promozione della bicicletta. 
  3. Le strutture adibite alla sosta delle biciclette di cui al comma
2, lettera i), dovranno essere garantite in quantita'  corrispondente
all'utenza reale e alle sue  previsioni  di  crescita  ed  ampiamente
diffuse  sul  territorio,  sia  nei  punti  di   origine   sia   alle
destinazioni degli spostamenti e dotate di  strumentazione  idonea  a
contrastare il furto delle biciclette. 
  4. Le azioni possono comprendere: 
    a) servizi di biciclette a noleggio o bike sharing e sviluppo del
sistema  bike  sharing  regionale  denominato  Mi  Muovo   in   bici,
prioritariamente  in  corrispondenza  dei   centri   intermodali   di
trasporto pubblico, quali  stazioni,  autostazioni  e  fermate  e  di
strutture  pubbliche  quali  poli  scolastici,  strutture  sanitarie,
uffici pubblici; 
    b) azioni finalizzate  allo  sviluppo  ed  alla  sicurezza  della
ciclabilita', anche attraverso la creazione di punti di  manutenzione
della bicicletta; 
    c)   creazione   in   via   sperimentale    di    registri    per
l'identificazione e riconoscimento delle biciclette; 
    d) azioni  volte  alla  condivisione  degli  spazi  urbani,  alla
riduzione  della   velocita',   alla   tutela   della   sicurezza   e
dell'incolumita' di pedoni e ciclisti  attraverso  la  diffusione  di
"zone 30"; 
    e)  azioni  per  agevolare  il  trasporto  in   sicurezza   delle
biciclette sui mezzi pubblici anche attraverso la promozione dell'uso
di bici pieghevoli; 
    f)  implementazione  e  sistematizzazione  della  mappatura   dei
percorsi della RCR, anche avvalendosi della cartografia  esistente  e
resa  disponibile  dagli  autori,  se  conforme   al   modello   dati
costituente la cartografia regionale di base; 
    g)  redazione,  pubblicazione  e  divulgazione   di   cartografia
specializzata anche di tipo georeferenziato per dispositivi mobili  e
non; 
    h) attivazione presso gli enti preposti al turismo e  gli  Uffici
relazioni con il pubblico  (URP),  di  servizi  di  informazione  per
cicloturisti, anche in collaborazione con i  soggetti  associativi  e
del volontariato del territorio; 
    i) realizzazione di conferenze, attivita'  culturali,  iniziative
educative e scolastiche atte a favorire la cultura  della  bicicletta
come mezzo di trasporto non inquinante e componente  rilevante  della
mobilita' regionale; 
    l) azioni ed iniziative volte allo sviluppo e  all'incentivazione
dell'uso della  bicicletta  nonche'  volte  alla  divulgazione  della
sicurezza della ciclabilita' e per la condivisione di buone pratiche,
di dati e informazioni; 
    m)  azioni  ed  iniziative  volte  alla  realizzazione  di  studi
dell'incidentalita' legata alla mobilita' ciclabile  all'interno  dei
piani di individuazione di nuovi percorsi ciclabili,  quale  premessa
fondamentale  per  il  monitoraggio  delle  criticita'  presenti  sul
territorio e per l'individuazione delle possibili  soluzioni  per  la
loro riduzione ed eliminazione. 
  5.  Gli  enti  locali  nell'ambito  della  propria   programmazione
indicano  le  azioni  e  gli  interventi  che  intendono   realizzare
specificando: 
    a)  i  costi  degli  interventi  e  le  fonti  di  finanziamento,
pubbliche, private o miste, che si intendono  attivare  per  la  loro
realizzazione; 
    b) i soggetti pubblici e privati  coinvolti  nella  realizzazione
del progetto; 
    c) gli interventi di manutenzione da garantire; 
    d) i tempi previsti per la realizzazione; 
    e) gli obiettivi attesi in termini di efficacia degli interventi.