Art. 5 
 
                Modalita' di delimitazione delle aree 
 
  1. La delimitazione delle aree insediabili avviene mediante: 
  a) il rilievo dell'esistente; 
  b) la determinazione del fabbisogno; 
  c) l'identificazione delle aree non edificabili. 
  2. Il rilievo dell'esistente di cui al  comma  1,  lettera  a),  e'
finalizzato alla identificazione delle aree gia' urbanizzate, inclusi
gli  spazi   verdi   urbani   ad   esse   connessi.   La   base   per
l'identificazione delle aree e' costituita dall'analisi dei pregressi
periodi di pianificazione sulla base di indagini  statistiche  e  dei
piani elaborati in passato. Devono essere descritti lo sviluppo della
popolazione,  le   attivita'   economiche   suddivise   per   settori
spazialmente rilevanti  e  devono  essere  rappresentate  particolari
influenze esterne che hanno comportato significative  modifiche  alla
pianificazione.  Le  zone  insediate  gia'  esistenti  devono  essere
rappresentate graficamente per i diversi periodi  di  pianificazione.
Anche per la rappresentazione dello  stato  di  fatto  devono  essere
rappresentate graficamente le  aree  gia'  insediate,  suddivise  per
categoria di destinazione urbanistica ai  sensi  dell'art.  22  della
legge, ivi compresi gli spazi verdi urbani. Il potenziale di utilizzo
delle aree insediate gia' esistenti va indicato  secondo  le  diverse
categorie di destinazione. 
  3. Ai fini della determinazione del fabbisogno di cui al  comma  1,
lettera  b),  si  effettua  una  previsione  dello   sviluppo   della
popolazione e delle attivita' economiche sulla base delle  previsioni
elaborate dall'Istituto provinciale  di  statistica  (ASTAT)  nonche'
degli obiettivi politici. Il fabbisogno totale di aree e' determinato
dal fabbisogno accertato di aree per le  diverse  destinazioni  d'uso
all'interno delle aree insediate e  dal  fabbisogno  derivante  dagli
standard  urbanistici.  Tenendo  conto  del  potenziale  di  utilizzo
indicato nel rilievo dell'esistente e delle aree necessarie  in  base
alla determinazione del fabbisogno totale, sono elaborati  un  elenco
del potenziale di riorganizzazione delle aree urbane e  rurali  e  un
elenco delle aree residue con proposte di riutilizzazione o di  nuovo
utilizzo  delle  stesse.  L'effettivo  fabbisogno   netto   di   aree
insediative e spazi verdi risulta detraendo dal fabbisogno totale  di
aree il potenziale di utilizzazione. 
  4. Per i fini  di  cui  al  comma  1,  lettera  c),  devono  essere
identificate e rappresentate graficamente  le  aree  non  edificabili
all'interno delle aree insediabili. Le aree  non  edificabili  oppure
parzialmente edificabili comprendono le aree  verdi  urbane,  nonche'
tutte le aree soggette a un divieto di edificazione, quali le zone di
protezione delle acque, le aree di  tutela  dell'acqua  potabile,  le
aree soggette a tutela paesaggistica, le zone  con  elevati  pericoli
naturali, le aree forestali  vincolate  idrogeologicamente,  le  zone
alluvionali, altre aree soggette  a  rischio,  le  zone  di  rispetto
cimiteriale e simili. 
  5. La delimitazione dell'area  insediabile  e'  effettuata  tenendo
conto  del  contingente  stabilito  ai  sensi  dell'art.  9.   L'area
insediabile  e'  georeferenziata,   contrassegnata   graficamente   e
delimitata mediante una  linea  continua,  che  ricomprende  le  aree
insediate esistenti e quelle insediabili  in  futuro  nel  territorio
comunale, e puo' contenere anche aree non edificabili.