Art. 27 
 
                 Progetti indirizzati all'evoluzione 
                       dell'offerta formativa 
 
  1. La Regione  e  gli  enti  locali,  ciascuno  per  le  rispettive
competenze  ed  in  sinergia  con   soggetti   pubblici   e   privati
giuridicamente  e  socialmente  titolati,  nell'ottica  di   favorire
l'evoluzione delle politiche formative e di ampliarne  le  potenziali
ricadute culturali, economiche e sociali, anche al fine di  innalzare
i livelli di apprendimento degli studenti, di favorire lo sviluppo di
personalita', cultura e civilta' dei discenti, di  indirizzare  verso
sani  stili  di  vita,  di  educazione  ambientale,  sanitaria  e  di
prevenzione  delle  malattie,  promuovono  e  sostengono  l'ulteriore
attuazione di attivita' e progetti, anche a  carattere  sperimentale,
volti a realizzare: 
    a) iniziative per implementare i processi  di  scolarizzazione  a
tempo  pieno,  integrata  con   il   territorio,   e   le   attivita'
parascolastiche ed interscolastiche di  tipo  educativo,  ricreativo,
sportivo, ambientale, artistico, culturale in genere; 
    b)  promozione  della  cultura  dell'inclusione  e  della   piena
integrazione sociale, culturale, religiosa e della parita' di genere; 
    c) promozione della cultura dell'inclusione alla luce delle buone
prassi suggerite dalle Linee di indirizzo  per  favorire  il  diritto
allo   studio   degli   alunni   adottati   emesse    dal    Ministro
dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca (MIUR) nel dicembre
2014 e dalle Linee guida per il diritto allo studio  delle  alunne  e
degli alunni fuori dalla  famiglia  di  origine  emesse  dal  MIUR  e
dall'Autorita' garante per l'infanzia e  l'adolescenza  nel  dicembre
2017; 
    d) promozione ed educazione alla salute ed all'igiene; 
    e) interventi per favorire l'educazione sessuale; 
    f) sensibilizzazione all'adozione di corretti stili di vita anche
attraverso  lo  sviluppo  di  interventi  di  medicina  scolastica  e
sociale, avvalendosi del contributo derivante  in  particolare  dagli
insegnamenti di educazione di scienze motorie e dalla  collaborazione
con l'universita' e le strutture del Sistema sanitario regionale; 
    g) promozione dell'educazione alimentare; 
    h) interventi per favorire la conoscenza delle problematiche  del
tabagismo, dell'alcolismo, dell'uso di droghe e per la prevenzione di
tali fenomeni; 
    i)  interventi  per  promuovere  l'educazione   stradale   e   la
conoscenza di elementi di traumatologia e primo soccorso; 
    j)  promozione  dell'educazione  all'ambiente  e  allo   sviluppo
sostenibile; 
    k) promozione della cultura musicale, artistica e sportiva; 
    l) interventi  finalizzati  alla  valorizzazione  del  patrimonio
paesaggistico, monumentale ed architettonico presente nel  territorio
regionale e nazionale; 
    m) interventi per promuovere e favorire l'accesso e l'utilizzo di
strutture culturali, scientifiche, sportive e  del  mondo  produttivo
esistenti sul territorio; 
    n) azioni programmate ed attuate di' concerto  con  l'Assessorato
regionale della salute  e  con  i  competenti  ordini  professionali,
finalizzate a sviluppare servizi di psicologia pediatrica in ospedale
per il supporto ai minori in situazioni di rischio psico-relazionale; 
    o) promozione di momenti di confronto tra istituzioni scolastiche
e  famiglie,  nell'ottica   della   corresponsabilita'   del   «Patto
educativo»; 
    p) iniziative per  favorire  processi  di  collaborazione  tra  i
cittadini, le istituzioni formative territoriali e le  organizzazioni
del terzo settore di cui al decreto legislativo  3  luglio  2017,  n.
117, tra scuola, famiglia e territorio; 
    q)  implementazione  in  ambito  didattico  ed  educativo   delle
tecnologie multimediali, della didattica digitale, nonche' delle reti
Wi-Fi; 
    r) iniziative di orientamento e valorizzazione  delle  vocazioni,
svolte dalle istituzioni scolastiche di concerto  con  istituzioni  e
realta' accademiche, culturali, sociali e produttive; 
    s) iniziative per la continuita' tra i diversi gradi e ordini  di
scuole; 
    t) interventi per favorire l'aggiornamento dei docenti; 
    u) iniziative volte  a  favorire  lo  sviluppo  delle  competenze
digitali  degli  studenti,  con  particolare  riguardo  al   pensiero
computazionale, sin dalla scuola primaria. 
  2. La Regione, nell'ambito delle proprie  competenze,  al  fine  di
sviluppare una educazione civica maggiormente rispondente alle  nuove
tecnologie  multimediali  e  di  prevenire  fenomeni  di  adescamento
minorile, di cyberbullismo e di ogni  altro  pericolo  connesso  alla
rete, promuove programmi ed iniziative  finalizzate  all'acquisizione
di un metodo di  utilizzo  corretto  e  consapevole  degli  strumenti
digitali da parte dello studente. Dette attivita'  possono  svolgersi
nelle scuole secondarie di  primo  grado  durante  le  ore  destinate
all'educazione  civica.  La  Regione  promuove,  altresi',   progetti
all'interno delle scuole per la formazione di studenti  in  veste  di
mediatori scolastici che, con il supporto di un docente, svolgano  un
ruolo attivo nella gestione di episodi di bullismo e cyberbullismo di
particolare criticita'. 
  3. La Regione  promuove  progetti  singoli  o  in  rete  presso  le
istituzioni   scolastiche   del   primo   e   del    secondo    ciclo
dell'istruzione, anche con l'utilizzo di risorse extraregionali per: 
    a) coordinare le attivita' motorie e sportive con il supporto  di
competenze professionali qualificate e certificate; 
    b) contrastare le varie tipologie di disagio (comprese  le  forme
di    autismo),    prevenire    disturbi    del    comportamento    e
dell'apprendimento,  sostenere  attivita'  di  ascolto  e  consulenza
alunni,  genitori  e  docenti   con   il   supporto   di   competenze
professionali,  qualificate   e   certificate,   nelle   aree   della
psicologia, pedagogia, counseling e mediazione culturale; 
    c) ampliare l'offerta formativa, curriculare ed extracurriculare,
di una o piu' lingue  straniere  comunitarie,  in  particolare  della
lingua  inglese,  con  il  supporto  di  competenze   qualificate   e
certificate. 
  4. Per la realizzazione dei progetti di cui al comma 3 i  dirigenti
scolastici sono autorizzati al reclutamento di  figure  professionali
qualificate.