Art. 21 Sostituzione dell'allegato I del regolamento regionale 10/R/2007 1. L'allegato I del regolamento regionale 10/R/2007 e' sostituito dal seguente: «Allegato I Parte A. Caratterizzazione degli effluenti zootecnici e dimensionamento dei contenitori di stoccaggio e trattamento. Valutazione della quantita' di effluente zootecnico prodotta. Tabella 1 - Quantita' di effluente zootecnico prodotta per unita' di peso vivo e per anno in relazione alla tipologia di stabulazione. Parte di provvedimento in formato grafico I dati in tabella 1 corrispondono a quelli riscontrati con maggiore frequenza a seguito di misure dirette effettuate in numerosi allevamenti, appartenenti ad una vasta gamma di casi quanto a indirizzo produttivo e a tipologia di stabulazione, e sono stati adottati a scala nazionale dal decreto ministeriale 7 aprile 2006. La stima relativa alla produzione volumetrica di letame fa riferimento a quantita' medie di lettiera utilizzate nella normale pratica gestionale dell'allevamento; poiche' per le tipologie di stabulazione dei bovini si riscontrano pratiche gestionali della lettiera estremamente variabili, sono stati adottati i range di valori derivanti dai risultati del progetto di ricerca «Valutazione dell'escrezione azotata degli allevamenti zootecnici - Approfondimenti per il Piemonte» (U.O. Universita' di Torino, coordinatore prof. Zoccarato). I dati di produzione volumetrica dei reflui dei tacchini derivano invece da valutazioni di dettaglio effettuate dalla Regione Veneto presso un numero significativo di allevamenti, svolte sulla base della documentazione tecnico-produttiva e fiscale per appurare i valori piu' aderenti alla situazione reale delle aziende. I valori cosi' definiti sono stati aggiornati sulla base del giudizio esperto di tecnici del settore che operano sul territorio regionale, con l'obiettivo di mantenere coerenti i dati tabellari rispetto alle pratiche gestionali adottate nelle aziende. Qualora ritenga validi per il proprio allevamento valori diversi da quelli riportati, il legale rappresentante dell'azienda puo' presentare alla Provincia competente per territorio una relazione tecnica sottoscritta da un professionista che illustri dettagliatamente: a) materiali e metodi utilizzati per la definizione dei valori aziendali relativi all'effluente zootecnico prodotto; b) risultati di studi e ricerche presenti nella letteratura scientifica atti a dimostrare l'affidabilita' dei dati riscontrati e la buona confrontabilita' coi risultati ottenuti in altre realta' aziendali; c) programma di monitoraggio per il controllo, nel tempo, del mantenimento dei valori dichiarati; la provincia puo' richiedere l'adozione di appositi sistemi di controllo e la presentazione di un report periodico di monitoraggio. Qualora la relazione sia ritenuta valida, l'azienda potra' adottare i valori aziendali per la presentazione della comunicazione finche' le attivita' di monitoraggio periodico confermeranno i suddetti valori. La consistenza zootecnica media viene calcolata come segue: numero di capi presenti x giorni di presenza in azienda/365. Qualora gli animali siano allevati a cicli, la formula e' la seguente: suini: numero di capi accasati per ciclo x giorni durata del ciclo x numero di cicli annui/365; avicoli: numero medio di capi accasati per ciclo. In quest'ultimo caso il peso vivo medio per capo deve essere valutato tenendo conto dei giorni di durata del ciclo e del numero di cicli annui per ciascuna categoria di peso in uscita. Non sono conteggiate le acque di lavaggio di strutture, attrezzature ed impianti zootecnici (es. acque della sala di mungitura, impianti di lavaggio uova, ecc); per la valutazione del fabbisogno aziendale di capacita' di stoccaggio queste acque aggiuntive devono essere conteggiate, stimandole sulla base della specifica situazione aziendale. La valutazione delle acque meteoriche convogliate nelle vasche di stoccaggio viene svolta come segue: mc = superficie che raccoglie le acque piovane (mq) x piovosita' (mm)/2/1000. Per il Piemonte si puo' assumere una piovosita' media annua pari a 800 mm. Dimensionamento della platea di stoccaggio degli effluenti palabili. Il dimensionamento della platea di stoccaggio dei materiali palabili dev'essere funzionale al tipo di materiale stoccato (Tab. 2), all'eventuale presenza di cordoli (Tab. 3) nonche' alla durata minima dello stoccaggio prevista. Il calcolo della superficie (in metri quadri) di platea necessaria viene svolto come segue: superficie (mq) = volume effluente da stoccare (mc)/[(altezza media del cordolo (m) x fattore cubatura) + coefficiente di impilabilita'] x capacita' minima di stoccaggio (gg)/365. Parte di provvedimento in formato grafico Parte D. Modalita' di aggiornamento periodico dei dati. In considerazione dell'esigenza di prevedere forme di semplificazione dei procedimenti amministrativi in agricoltura, anche tramite l'integrazione con le informazioni gia' presenti nel SIAP (Sistema informativo agricolo piemontese), nonche' di mantenere coerenti nel tempo i dati tabellari rispetto all'evoluzione tecnologica e gestionale nelle aziende e all'incremento delle conoscenze scientifiche in campo agro-ambientale, le tabelle di cui al presente allegato, in considerazione del loro contenuto essenzialmente tecnico, possono essere oggetto di periodico adeguamento con determinazione del dirigente del competente settore in materia di agricoltura, d'intesa con la Direzione competente in materia di ambiente.».