Art. 5 
 
                     Mobilita' e accessibilita' 
 
  1.  A  garanzia  della  sostenibilita'  si  perseguono  i  seguenti
obiettivi primari: 
    a) prevenzione del traffico; 
    b) spostamento del traffico motorizzato individuale; 
    c) ottimizzazione del traffico. 
  2. Per prevenzione del traffico  si  intende  l'eliminazione  della
necessita'  di  spostamenti  e  la  riduzione   dei   percorsi,   con
particolare   attenzione   alla   pianificazione   territoriale.   La
prevenzione del traffico avviene attraverso: 
    a) la creazione di  aree  insediabili  compatte,  comprese  entro
distanze brevi, conformemente all'art. 4, comma 4; 
    b)  la  prevenzione   della   dispersione   insediativa   tramite
ampliamento delle aree insediabili in  siti  idonei,  adiacenti  alle
aree edificate esistenti e in corrispondenza delle infrastrutture; 
    c) la pianificazione di zone  a  destinazione  mista,  prevedendo
zone  residenziali  che  comprendono  anche   servizi   e   attivita'
commerciali e produttive compatibili con la residenza; 
    d) la pianificazione di nuove  zone  edificabili  comprensive  di
servizi e infrastrutture per la mobilita', in particolare di  rimesse
e depositi per gli autobus del trasporto pubblico locale; 
    e) la collocazione delle nuove  strutture  che  richiamano  nuovi
flussi di traffico, quali strutture commerciali o  d'intrattenimento,
servizi, strutture educative, sanitarie e ricreative,  nonche'  delle
zone produttive, ecc.,  in  aree  limitrofe  ad  alto  potenziale  di
utenza, facilmente accessibili con mezzi pubblici e non motorizzati. 
  3. Lo spostamento del traffico motorizzato individuale che utilizza
carburanti fossili su mezzi di trasporto ecologici, in particolare su
mezzi di trasporto pubblici  ad  alta  efficienza  energetica  e  sul
traffico ciclistico e pedonale, avviene tramite: 
    a) l'ampliamento  della  rete  di  trasporto  pubblico  con,  tra
l'altro, corsie preferenziali, l'aumento della frequenza delle  corse
e della capacita' del  trasporto  pubblico  nonche'  dell'offerta  di
servizi di mobilita' flessibili e orientati alla domanda; 
    b) la creazione di una rete capillare di  fermate  del  trasporto
pubblico, libere da barriere architettoniche, rispettando i  seguenti
indici di pianificazione: 
      1)  per  residenze,  servizi,   strutture   commerciali,   zone
produttive: 300 m dalla fermata dell'autobus o 1  km  dalla  stazione
dei mezzi di trasporto su rotaia o a fune; 
      2) per spazi verdi, parchi giochi e impianti sportivi collegati
a quartieri e insediamenti abitativi: 200 m dalle fermate  dei  mezzi
di trasporto pubblici; 
      3) per istituti d'istruzione: 100 m dalle fermate dei mezzi  di
trasporto pubblici; 
      4) per strutture socio-sanitarie: 100 m dalle fermate dei mezzi
di trasporto pubblici; 
    c) la creazione,  alla  periferia  degli  insediamenti,  di  nodi
d'interscambio della mobilita', nei quali il passaggio dal  trasporto
motorizzato individuale al trasporto  pubblico  locale  e'  garantito
attraverso un parcheggio di accoglienza di dimensioni adeguate; 
    d) lo sviluppo dell'infrastruttura ciclabile tramite creazione di
una  rete  di  piste  ciclabili  sicura,  confortevole,  capillare  e
continua, per quanto possibile separata dal traffico veicolare, e  di
una rete di parcheggi per  biciclette,  comodamente  raggiungibili  e
sicuri, adeguati alla destinazione  d'uso  e  alle  dimensioni  degli
edifici, ove  possibile  con  stazioni  di  ricarica  per  biciclette
elettriche.  Le  stazioni  di  noleggio  biciclette   devono   essere
combinate con parcheggi o nodi intermodali; 
    e) la  creazione  di  una  rete  pedonale  sicura,  confortevole,
capillare e continua, di spazi urbani attraenti e di zone a  traffico
limitato quali zone pedonali; 
    f) misure che disincentivano il traffico motorizzato  individuale
e favoriscono l'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico o collettivo
nonche' misure che promuovono  gli  spostamenti  in  bicicletta  e  a
piedi, fra le quali: limitazione dei parcheggi  privati,  limitazione
delle possibilita' di parcheggio in centro, aumento del prezzo per la
sosta  nei  centri  urbani,  riduzione  della  velocita'  nelle  aree
insediabili tramite istituzione di zone con limite di velocita' di 30
km/h, creazione di restringimenti di carreggiata e dossi, limitazione
dell'accesso ai centri urbani per i mezzi  pesanti,  limitazione  del
traffico motorizzato individuale  nelle  zone  turistiche  fortemente
sviluppate. 
  4.  L'ottimizzazione  del   traffico   consiste   in   misure   che
contribuiscono alla riduzione degli effetti negativi del traffico che
non e' possibile ridurre ne' spostare, e avviene attraverso: 
    a) la promozione di sistemi di  propulsione  a  basse  emissioni,
elettrici, a idrogeno, a metano o simili; l'estensione della rete  di
stazioni  di  ricarica  elettrica  e  di  rifornimento  di  idrogeno;
l'installazione di punti di ricarica in garage pubblici e di appositi
dispositivi in edifici privati; 
    b)  la  promozione  di  concetti  di  trasporto  alternativi  che
consentono l'utilizzo condiviso dei veicoli e riducono la percentuale
di conducenti che viaggiano  soli,  quali  il  car  sharing,  il  car
pooling, la costituzione di gruppi di viaggio, i biglietti aziendali,
ecc.; 
    c) misure che ottimizzano il flusso del traffico  e  incrementano
l'efficienza. 
  5. La pianificazione di nuove superfici destinate  alla  viabilita'
deve ricomprendere misure di rafforzamento della biodiversita'  quali
l'individuazione di ponti verdi o aree  verdi  in  prossimita'  delle
strade.