Art. 4 
 
                        Formazione permanente 
 
  1. La Regione promuove la partecipazione delle  persone  anziane  a
processi educativi e consultivi, alle  attivita'  ricreative  e  alla
formazione  lungo  tutto  l'arco   della   vita,   rendendole   cosi'
protagoniste del proprio futuro. 
  2. La Regione, in particolare: 
    a) incentiva la mutua  formazione  inter  e  intra-generazionale,
anche tra appartenenti a culture differenti, riconosce e promuove  il
valore della differenza di genere; 
    b) sostiene le attivita'  delle  universita'  della  terza  eta',
comunque denominate; 
    c) puo' sostenere, al fine di potenziare le competenze adattative
delle persone adulte o anziane, percorsi  di  formazione  miranti  ad
offrire  strumenti  e  opportunita'  di  comprensione  della  realta'
sociale contemporanea; 
    d)  puo'  sostenere   la   formazione,   l'aggiornamento   e   la
riqualificazione continua  di  tutti  coloro  che  operano,  a  vario
titolo, anche volontario, nei confronti di persone anziane; 
    e) valorizza le esperienze, le abilita' professionali acquisite e
le metodologie didattiche, nonche'  il  ruolo  attivo  delle  persone
anziane nella trasmissione dei saperi alle nuove generazioni  durante
l'orientamento o i percorsi di  prima  formazione,  con  il  concorso
delle imprese e delle organizzazioni sindacali. 
  3. La Regione, per le azioni di cui al comma 1, promuove e sostiene
protocolli operativi con le scuole di ogni ordine  e  grado,  con  le
universita' e  i  musei,  con  le  associazioni  di  categoria  e  le
organizzazioni  sindacali  per  la  realizzazione  di  progetti   che
prevedano la disponibilita', da  parte  delle  persone  anziane,  del
proprio tempo, per tramandare alle giovani generazioni i mestieri,  i
talenti,  le  esperienze,  la  cultura  e  le  competenze   acquisite
nell'arco della vita lavorativa. 
  4. La Regione sostiene azioni volte a rendere  le  persone  anziane
capaci di affrontare le problematiche e  le  criticita'  connesse  ai
tempi attuali con l'attuazione di percorsi formativi per: 
    a)  promuovere  un   invecchiamento   attivo,   con   particolare
attenzione  al   tema   dell'impegno   civile,   della   solidarieta'
intergenerazionale e della cittadinanza attiva; 
    b) ridurre il divario nell'accesso reale alle tecnologie  digital
divide e la disparita'  nell'acquisizione  di  risorse  e  conoscenze
della  rete  informatica,  nonche'  delle  capacita'   necessarie   a
partecipare alla societa' dell'informazione; 
    c) affrontare problematiche  connesse  alla  difficolta'  che  le
persone anziane possono riscontrare nella fruizione dei mezzi  legati
allo sviluppo di nuove tecnologie; 
    d) promuovere stili di consumo intelligenti ed  ecocompatibili  e
gestire efficacemente il risparmio; 
    e) perseguire la sicurezza stradale e domestica; 
    f) promuovere azioni di prevenzione  e  contrasto  di  raggiri  e
truffe, anche informatiche, ai danni delle  persone  anziane  nonche'
alla dipendenza da gioco d'azzardo patologico; 
    g) facilitare la comprensione del tempo presente in tutti i  suoi
aspetti  attraverso  la  promozione  di  occasioni  e  strumenti   di
approfondimento storico e culturale; 
    h) sostenere  le  persone  anziane  nel  recupero  degli  effetti
negativi prodotti  da  emergenze  sanitarie  o  catastrofi  naturali,
finanziando  le  iniziative  utili  a  rafforzare   lo   spirito   di
resilienza, anche attraverso il supporto psicologico; 
    i) poter promuovere corretti stili di vita, di  sana  e  corretta
alimentazione, di attivita' motorie e di consumo sostenibile, nonche'
di gestione efficace delle proprie risorse, anche economiche; 
    l) poter favorire lo sviluppo delle capacita' e competenze  delle
persone anziane in  programmi  di  impegno  sociale  e  in  forme  di
sostegno, accompagnamento e trasporto sociale di persone in disagio o
in difficolta', con interventi a carattere comunitario. 
  5. La  Regione  auspica  la  partecipazione  attiva  delle  persone
anziane alle  decisioni  che  localmente  possano  interessare  loro,
utilizzando al meglio le esperienze maturate. A tal fine promuove  la
costituzione di un Tavolo per la terza eta' che  sia  propositivo  di
iniziative  di  formazione,  di  impegno  civile,   di   solidarieta'
intergenerazionale e di valorizzazione del territorio. Al  Tavolo  e'
assicurata la partecipazione degli  enti  del  Terzo  settore,  delle
organizzazioni sindacali dei pensionati maggiormente  rappresentative
e dei coordinamenti dei centri anziani. 
  6. Entro centoventi giorni dalla data di entrata  in  vigore  della
presente  legge,  la  Giunta  regionale  con  propria  deliberazione,
sentita  la  commissione   consiliare   competente,   stabilisce   la
costituzione e il funzionamento del Tavolo di cui al comma 5