Art. 3 Relazione tecnica illustrativa (articolo 17, comma primo, lettera b), l.r. 35/2015) 1. La relazione tecnica illustrativa contiene: a) l'inquadramento generale dell'area interessata dall'attivita' estrattiva nel territorio, con riferimento all'ubicazione topografica e catastale; b) l'analisi delle risorse naturali, delle matrici ambientali e paesaggistiche e il riferimento al piano di indirizzo territoriale con valenza di piano paesaggistico di cui alla legge regionale 10 novembre 2014, n. 65 (Norme per il governo del territorio) e al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137) e alle eventuali aree SIR di cui alla legge regionale 19 marzo 2015, n. 30 (Norme per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturalistico-ambientale regionale. Modifiche alla l.r. 24/1994, alla l.r. 65/1997, alla l.r. 24/2000 ed alla l.r. 10/2010); c) le influenze dell'intervento e delle opere accessorie sull'area e sul territorio circostante (viabilita', infrastrutture esistenti, aree di rispetto di elettrodotti, acquedotti, beni paesaggistici e risorse paesaggistiche); d) il riferimento al piano regionale cave (PRC) di cui all'articolo 6 della l.r. 35/2015, fermo restando quanto previsto dall'articolo 57, comma 2, della l.r. 35/2015; e) il riferimento agli altri atti di governo del territorio di cui all'articolo 10 della l.r. 65/2014 e in particolare alla destinazione d'uso finale prevista per l'area oggetto dell'intervento; f) il riferimento agli eventuali piani di settore; g) l'indicazione della presenza degli eventuali seguenti vincoli e limitazioni d'uso: 1) vincolo idrogeologico (regio decreto 30 dicembre 1923, n. 3267 (Riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi e di terreni montani), legge regionale 21 marzo 2000, n. 39 (Legge forestale della Toscana); 2) beni culturali e paesaggistici di cui al d.lgs. 42/2004; 3) aree rimboschite con finanziamento o contributo finanziario pubblico ed aree percorse da incendio (l.r. 39/2000); 4) aree a rischio idraulico e a rischio di frana ai sensi del piano di assetto idrogeologico (PAI) di cui alla parte III capo II del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale) e della legge regionale 21 maggio 2012, n. 21 (Disposizioni urgenti in materia di difesa dal rischio idraulico e tutela dei corsi d'acqua); 5) zone di rispetto per la tutela delle risorse idriche destinate al consumo umano (d.lgs. 152/2006 parte III, titolo III capo I, articolo 94); 6) siti di importanza regionale SIR (l.r. 30/2015); 7) parchi e aree protette (l.r. 30/2015); 8) ulteriori eventuali vincoli aventi effetto sul sito estrattivo; h) il riferimento ai contenuti del piano di assetto idrogeologico (PAI) di cui alla parte III, capo II del d.lgs. 152/2006 ed alla l.r. 21/2012; i) la relazione sulle interferenze, prevedendo, ove necessario, la specifica progettazione delle risoluzioni (art. 26, comma 1, lett. l) del decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207 (Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE»). 2. La relazione descrive i criteri adottati da parte dell'industria estrattiva per il rispetto delle risorse naturali e paesaggistiche e di ognuno dei vincoli, o condizionamenti aventi effetto sull'area in esame e indica le misure previste per garantire la tutela sanitaria e ambientale dell'intervento. La relazione da conto inoltre degli esiti della V.I.A. ai sensi della l.r. 10/2010, descrivendo in particolare: impatti sul substrato pedologico e possibilita' di recupero nel ripristino; erosione ed instabilita' geomorfologia; alterazione rete acque superficiali, rete drenaggio acque meteoriche, acque di dilavamento; gestione dei sedimenti e della marmettola; impatto sulle sorgenti; presenza di eventuali materiali ofiolitici contenenti amianto; impatto quali-quantitativo sulla risorse idrica sotterranea di cave in terreni alluvionali; impatti quali-quantitativi sulla risorsa idrica e sugli habitat fluviali (torbidita' ed eventuale dispersione inquinanti).