Art. 4 
 
               Progetto di coltivazione (articolo 17, 
               comma primo, lettera c), l.r. 35/2015) 
 
  1. Il progetto di coltivazione contiene: 
    a)  il   metodo   di   coltivazione   adottato,   specifiche   di
dimensionamento e sviluppo temporale dei lavori di  coltivazione  per
stadi di avanzamento adottati in base alle previsioni  di  stabilita'
dello scavo ipotizzato ed alle esigenze di  gestione  della  risorsa,
con indicazione delle volumetrie  di  scavo  totali  e  per  fasi  in
coerenza con il piano di gestione dei rifiuti di estrazione di cui al
decreto  legislativo  30  maggio  2008,  n.  117  (Attuazione   della
direttiva  2006/21/CE  relativa  alla  gestione  dei  rifiuti   delle
industrie estrattive e che modifica la direttiva 2004/35/ CE.); 
    b) l'analisi di stabilita' dello  scavo  ipotizzato  in  funzione
della scelta del metodo di coltivazione e dei vuoti  sotterranei,  in
relazione alle caratteristiche dell'area di intervento  come  risulta
dalla analisi delle caratteristiche dell'area di  intervento  di  cui
all'articolo 2; 
    c) le tempistiche operative di  realizzazione  del  progetto,  da
motivarsi in relazione alle dimensioni dell'area, alla  qualita'  del
giacimento, alle condizioni geologiche ed ambientali, ed in base alla
richiesta di  mercato,  con  distinta  indicazione  previsionale  dei
volumi di materiale escavabile da destinare a commercializzazione, da
utilizzare per il ripristino ambientale o da allocare in strutture di
deposito, coerentemente con il  piano  di  gestione  dei  rifiuti  di
estrazione di cui al d.lgs. 117/2008; 
    d) gli schemi organizzativi (modalita' di gestione e  ubicazione)
delle varie fasi di coltivazione e lavorazione dei vari materiali  di
cava (preparazione, abbattimento, stoccaggio, caricamento,  trasporto
agli impianti e lavorazione); 
    e) l'indicazione delle fasi di coltivazione e risistemazione  con
specifico riferimento alla prestazione delle garanzie finanziarie  di
cui all'articolo 26 della l.r. 35/2015,  al  fine  di  assicurare  in
qualsiasi momento la disponibilita' e l'adeguatezza dei fondi per  il
ripristino; 
    f)  l'organizzazione  della  viabilita'  interna  e  percorsi  di
accesso  che  in  ogni  caso  dovra'  presentare  pendenze  idonee  a
garantire la sicurezza; 
    g) i criteri adottati per la scelta dei macchinari e attrezzature
mobili e schema degli eventuali impianti fissi; 
    h) la relazione descrittiva degli impianti di  prima  lavorazione
per i quali viene previsto lo smantellamento a fine lavori  e  quindi
rientranti nell'autorizzazione all'attivita' estrattiva, nella  quale
risulti descritta la disposizione, l'organizzazione  e  la  struttura
degli  impianti  e  schematizzato  il  processo  di  lavorazione  con
indicazione delle caratteristiche dei macchinari; 
    i) la relazione descrittiva di tutte le opere che a  fine  lavori
saranno soggette a  dismissione  o  demolizione  e  le  modalita'  di
gestione di tali materiali compresi quelli ai sensi della  parte  IV,
d.lgs 152/2006; 
    j) il progetto del circuito di ventilazione nelle diverse fasi di
preparazione  e  di  coltivazione  delle  attivita'   estrattive   in
sotterraneo; 
    k)  indicazioni  relativamente  alla   tipologia,   quantita'   e
modalita' di gestione dei rifiuti diversi da quelli di estrazione  di
cui alla parte IV del d.lgs. 152/2006. 
  2. Il progetto  di  coltivazione  contiene  altresi',  qualora  non
facenti parte di altro specifico procedimento: 
    a) schema e modalita' di  gestione  delle  acque  meteoriche,  di
dilavazione, di aggottamento; 
    b)  valutazione  previsionale  di   impatto   acustico   prodotto
dall'attivita' estrattiva e dalle lavorazioni  e  movimentazioni  dei
materiali; 
    c) valutazione previsionale di impatto atmosferico prodotta dalle
emissioni  diffuse,  derivanti  dalle   operazioni   di   estrazione,
movimentazione,  deposito  materiali  e  transito  mezzi,   e   dalle
emissioni convogliate; 
    d)  relazione  su  sostanze  da  cui  possono   derivare   rischi
ambientali in coerenza con il d.lgs. 117/2008. 
  3. Ai fini della autorizzazione alla coltivazione di  una  cava  di
prestito, il progetto  di  coltivazione  contiene  la  documentazione
necessaria  ai  fini  dell'occupazione   temporanea   dei   suoli   o
dell'eventuale esproprio di  cui  al  decreto  del  Presidente  della
Repubblica 8 giugno 2001, n. 327 (Testo  unico  sulle  espropriazioni
per pubblica utilita'). 
  4. Al progetto di coltivazione sono allegati i  seguenti  elaborati
cartografici: 
    a) planimetria a curve di livello in scala adeguata  (1:10.000  o
di  maggior  dettaglio)  con  indicazione  del  perimetro  del   sito
estrattivo, riportante le informazioni riguardanti la geologia  e  la
geomorfologia generale dell'area, nonche'  gli  eventuali  vincoli  e
limitazioni d'uso; 
    b) planimetria catastale in scala 1:2.000  dell'area  interessata
con individuazione dei limiti  della  previsione  urbanistica  e  del
perimetro del sito estrattivo con la  specificazione  delle  aree  in
disponibilita'; 
    c) planimetria a  curve  di  livello  in  scala  1:2.000  con  la
perimetrazione  del  sito   estrattivo,   riportante   la   geologia,
l'idrogeologia e le  forme  geomorfologiche  di  dettaglio  dell'area
interessata  dall'intervento,  con  la  localizzazione  dei  fenomeni
geodinamici in atto e delle zone interessate da quelli  potenziali  e
la rappresentazione delle strutture duttili e fragili principali; 
    d) fotografie idonee ad illustrare le  caratteristiche  dell'area
di coltivazione ed una planimetria in scala 1:2.000 indicante i punti
di ripresa; 
    e)  carta  dell'uso  del  suolo  in   scala   1:2.000   dell'area
interessata dall'intervento con indicazione del  perimetro  del  sito
estrattivo; 
    f) planimetrie a curve di  livello  dell'area  di  intervento  in
scala 1:2.000 (o di maggior dettaglio), con indicazione  delle  quote
significative e riferimenti ai  capisaldi,  raffiguranti  le  singole
fasi di coltivazione e lo stato  sovrapposto  tra  la  configurazione
iniziale dei luoghi e  quella  prevista  al  termine  dei  lavori  di
escavazione, con la localizzazione delle eventuali aree di  rispetto,
di deposito dei materiali estratti, delle infrastrutture di  cantiere
(deposito carburanti, ricovero mezzi e attrezzature, impianti  fissi,
officina, servizi e uffici), nonche'  della  viabilita'  di  servizio
interna (rampe di arroccamento, accessi ai  piazzali,  alle  aree  di
deposito provvisorio ed agli impianti di  lavorazione  dei  materiali
estratti), di quella di collegamento con la  viabilita'  ordinaria  e
delle recinzioni del sito estrattivo; 
    g) planimetria con l'ubicazione delle indagini  geognostiche  con
indicazione del perimetro del sito estrattivo in scala non  inferiore
a  1:5.000  (la  scala  puo'  essere   ridotta   al   fine   di   una
rappresentazione complessiva di un sito particolarmente esteso); 
    h) carta geomorfologica con indicazione del  perimetro  del  sito
estrattivo in scala non inferiore a 1:2.000; 
    i) carta idrogeologica con indicazione  del  perimetro  del  sito
estrattivo in scala non inferiore a 1:2.000; 
    j) sezione geotecnica, se necessaria, in scala  non  inferiore  a
1:500 (la scala puo' essere ridotta al fine di  una  rappresentazione
complessiva di un sito particolarmente esteso); 
    k) un  numero  adeguato  di  sezioni  geologiche,  trasversali  e
longitudinali 1:500 (la scala puo' essere  ridotta  al  fine  di  una
rappresentazione complessiva di un sito particolarmente esteso),  con
indicazione dei limiti di ingombro del sito estrattivo; 
    l) carta della fratturazione con indicazione  del  perimetro  del
sito estrattivo in scala non inferiore a  1:500  rappresentante,  per
domini omogenei, i punti di rilievo o gli stendimenti (la scala  puo'
essere ridotta al fine di una rappresentazione complessiva di un sito
particolarmente esteso); 
    m) sezione geostrutturale in scala  non  inferiore  a  1:500  (la
scala puo' essere ridotta al fine di una rappresentazione complessiva
di un sito particolarmente esteso); 
    n) sezioni in numero adeguato,  eventualmente  in  doppia  scala,
orizzontale  e  verticale,  adeguata   a   rappresentare   lo   stato
sovrapposto tra profilo del piano campagna nella situazione  iniziale
ed il profilo conseguente allo sviluppo temporale delle varie fasi di
coltivazione e rappresentazione dello stato  di  massima  escavazione
(fondo cava); 
    o) corografia da cui risultino il sito estrattivo e le  fonti  di
approvvigionamento   idropotabili   pubbliche    e    private,    per
un'estensione di almeno cinquecento metri intorno al perimetro  della
cava stessa; 
    p) progetti definitivi di tutti gli impianti di lavorazione per i
quali  e'  previsto  lo  smantellamento  in  fase   di   sistemazione
ambientale dell'area; 
    q) localizzazione e descrizione delle ulteriori opere, realizzate
in base a idoneo titolo abilitativo di cui alla l.r. 65/2014,  che  a
fine escavazione non saranno soggette a demolizione.