Art. 5. Progettazione 1. Ai fini del rilascio dell'autorizzazione di cui al precedente art. 4, il progetto per la costruzione, l'ampliamento, la trasformaazione di case di cura private, redatto da un ingegnere od architetto, in osservanza alle norme edilizie comunali, deve essere corredato da una relazione tecnico-sanitaria elaborata dal progettista e da un medico esperto in igiene e tecnica ospedaliera, in cui deve essere dettagliatamente specificata quanto segue: a) la localita' prescelta, l'area disponibile, i criteri di scelta dell'area stessa e le sue caratteristiche; b) le modalita' di utilizzazione dell'area e la sua sitemazione in relazione all'orientamento, alla morfologia del terreno ed alla vegetazione esistente; c) il rapporto del progetto con le condizioni climatiche locali, quali temperatura, umidita' relativa, ventosita' e soleggiamento; d) il tipo di attivita' cui la casa di cura privata e' destinata; e) il numero e l'aggregazione degli edifici, i criteri di distribuzione e di destinazione dei locali e lo loro caratteristiche; f) le caratteristiche strutturali dei corpi di fabbrica e le caratteristiche specifiche dei materiali e dei componenti impiegati; g) la capacita' ricettiva complessiva e delle singole unita' di degenza; h) le caratteristiche degli impianti sanitari e tecnologici, compresi in particolare i sistemi di smaltimento dei rifiuti solidi, liquidi e speciali, i sistemi di approvvigionamento idrico e di alimentazione elettrica; i) le attrezzature sanitarie previste per i vari settori funzionali, con la precisazione delle modalita' di installazione. 2. Per quanto riguarda i servizi in cui viene fatto uso di apparecchi o sostanze generatori di radiazioni ionizzanti, il progetto deve essere corredato del parere della commissione prevista all'art. 89 del decreto del Presidente della Repubblica 13 febbraio 1964, n. 185. 3. Il progetto deve comprendere: a) una planimetria in scala non inferiore a 1:10.000 che illustri graficamente le caretteristiche dell'area; b) una planimetria in scala non inferiore a 1:1.000 che illustri l'utilizzazione dell'area e la sua sistemazione; c) planimetria e sezioni con relativi schemi funzionali in scala non inferiore a 1:200 di tutti gli edifici e di tutti i piani previsti, indicanti l'aggregazione, la distribuzione e la destinazione di tutti i locali, nonche' i percorsi orizzontali e verticali.