Art. 3.
                         Tutela della salute

   1.  La  Regione  tutela  la salute delle persone di cui al comma 1
dell'art.  1 attraverso l'attuazione del progressivo trasferimento di
ogni competenza in capo al servizio sanitario nazionale della sanita'
negli  istituti  penitenziari,  cosi'  come  previsto  dal  comma 283
dell'art. 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (disposizioni per la
formazione  del  bilancio  annuale  e pluriennale dello Stato - legge
finanziaria 2008).
   2.  La  Regione  garantisce,  secondo  modalita' concordate con il
provveditorato  regionale dell'amministrazione penitenziaria e con il
centro  per  la  giustizia  minorile,  nelle more dell'attuazione del
decreto  legislativo  22 giugno 1999, n. 230 (riordino della medicina
penitenziaria,  a  norma dell'art. 5 della legge 30 novembre 1998, n.
419),   l'assistenza  farmaceutica  e  specialistica,  attraverso  le
Aziende USL e le Aziende ospedaliere. In particolare, nelle modalita'
concordate  si  definiscono  le  risorse  finanziarie, tecnologiche e
professionali  che  il  provveditorato regionale dell'amministrazione
penitenziaria  ed  il  centro  per  la  giustizia  minorile mettono a
disposizione, nonche' le risorse regionali.
   3.  Nell'ambito  della  tossicodipendenza  la  Regione indirizza e
promuove  la  realizzazione,  presso le Aziende USL, sedi di istituti
penitenziari,  di  equipe  integrate,  assicurando  le prestazioni di
assistenza  ai  detenuti  ed  agli  internati,  anche  attraverso  la
definizione  di  protocolli  operativi  omogenei.  Nei  confronti dei
soggetti  in  area  penale  esterna,  la Regione indirizza e promuove
l'intervento dei servizi territoriali per le dipendenze delle Aziende
USL.
   4.  La  Regione  garantisce altresi' gli interventi di prevenzione
sanitaria,  ivi  compresi gli interventi di profilassi delle malattie
infettive.
   5.   La   Regione,   d'intesa   con  il  provveditorato  regionale
dell'amministrazione  penitenziaria,  con  i  Dipartimenti  di salute
mentale  delle Aziende USL e con il coinvolgimento delle associazioni
di  volontariato,  promuove  iniziative  e  progetti finalizzati alla
presa   in   carico   degli   internati   dell'Ospedale  psichiatrico
giudiziario  di  Reggio  Emilia,  al  fine  di  facilitare  la revoca
anticipata  della  misura  di  sicurezza stessa, la cura, in ambiente
libero od in struttura a custodia attenuata, dell'infermita' psichica
degli  internati,  nonche' al fine di favorire il reinserimento nella
comunita' della nostra regione, se residenti nel nostro territorio, o
facilitarne  il  rientro nelle comunita' di provenienza, se residenti
in altre regioni.