ALLEGATO A Allegato A (riferito all'art. 7) 1. Centri diurni semiresidenziali. Il centro diurno si configura come un servizio rivolto prevalentemente ad anziani del territorio, con vario grado di non autosufficienza, che per il loro declino funzionale e/o cognitivo esprimono-bisogni non sufficientemente gestibili a domicilio, ma non ancora tali da richiedere un ricovero stabile in una struttura residenziale, che in tale modo viene pertanto ritardato o addirittura evitato. Il centro diurno e' quindi una risorsa significativa per il mantenimento della qualita' di vita dell'anziano, ponendosi come risorsa intermedia tra il disagio legato all'istituzionalizzazione e la serenita' che puo' essere mantenuta attraverso la conservazione del proprio domicilio. Compiti del centro diurno sono quelli di fornire un sostegno integrato alla vita quotidiana orientata alla valorizzazione delle funzioni residue, di impedire l'isolamento dell'ospite, di favorire le relazioni interpersonali e di promuovere una rete di relazioni con il mondo esterno. In quest'ottica la programmazione dei servizi ed il modello organizzativo gestionale da adottare, dovranno essere altamente flessibili. Specificatamente il servizio in questione dovra' essere disponibile a modulare i propri interventi sui bisogni dell'utenza e tarare, di conseguenza, le attivita' intervenendo con modifiche organizzative, al fine di non costringere l'utenza medesima a percorsi rigidi. E' dunque auspicabile il superamento di una logica gestionale «tradizionale» che tende ad operare tramite l'erogazione di prestazioni standardizzate e rigide, a favore di una metodologia di lavoro per programmi individualizzati, che ponga attenzione alle capacita' residue dell'anziano, anche attraverso valutazioni multidimensionali e multidisciplinari, che verifichi, altresi', costantemente i risultati degli interventi condotti dal servizio ed il livello di qualita'. Requisiti minimi. Si ritiene importante sottolineare che gli aspetti architettonico strutturali sono fondamentali per la qualita' del servizio e condizionanti sia il lavoro degli operatori che la possibilita' di raggiungere realmente gli obiettivi prefissati con l'attivazione del centro diurno. Localizzazione e ricettivita'. Poiche' i servizi semiresidenziali sono destinati a rispondere alle richieste assistenziali di un'area limitata, es. quartiere, paese, essi dovranno essere fortemente integrati nel contesto urbano e localizzati in luoghi strategici, ad esempio in prossimita' dei presidi territoriali a valenza sociale e/o negli spazi pubblici piu' significativi (strade principali o piazze, nelle vicinanze della sede municipale, di luoghi di culto, di farmacie, di poliambulatori, della guardia medica, di un'area verde attrezzata), e raggiungibili con il servizio di trasporto pubblico. La capacita' ricettiva del servizio diurno dove essere articolata in moduli omogenei per tipologia di assistiti e non superare i 25 ospiti. La struttura destinata a servizio semiresidenziale diurno deve essere in possesso dei requisiti edilizi, urbanistici, igienico sanitari, prevenzione incendi, sicurezza, abbattimento delle barriere architettoniche, previsti dalla normativa vigente. Deve inoltre essere in possesso dei seguenti requisiti: Requisiti strutturali ed edilizi a) Servizi generali: Ingresso: organizzato e dimensionato in modo da garantire anche uno spazio dedicato all'accoglienza degli ospiti. Presidio per il personale: locale collocato in posizione centrale e possibilmente dotato di servizio igienico con funzioni di deposito medicinali e cartelle degli ospiti. Servizi di cucina e annessi: se il servizio e' interno la cucina deve essere realizzata in base alla normativa vigente se e' esterno devono essere presenti appositi spazi per la veicolazione dei cibi. E' prevista la possibilita' di utilizzare questi spazi come laboratorio per le attivita' occupazionali di preparazione dei cibi. Spazio/Locale per il deposito materiale pulito: dotato di armadi e scaffalature per la conservazione della biancheria pulita e dei materiali destinati all'igiene ambientale. b) servizi collettivi: Spazi per la socializzazione e la ristorazione: sono spazi destinati alla vita comune e pertanto devono essere situati preferibilmente in posizione centrale e devono poter essere suddivisibili in aree distinte (adatte alla gestione di sottogruppi impegnati in attivita' diversificate) tramite l'utilizzo di pareti mobili oppure progettati con spazi separati per il pranzo, il soggiorno e l'area per le attivita'. La superficie complessiva deve garantire un rapporto di 3 mq per ospite. Spazio riposo: adeguatamente attrezzato con poltrone. Servizi igienici collettivi: posizionati in prossimita' degli spazi per la socializzazione e la ristorazione, fruibili da portatori di handicap e suddivisi per sesso. Bagno assistito: locale igienico adeguatamente attrezzato con sedia doccia regolabile in altezza e accessibile dai 3 lati. Deve avere dimensioni tali da permettere al personale di assistere gli ospiti del centro diurno nelle operazioni di pulizia o, nel caso di grave non autosufficienza, di eseguire direttamente tali operazioni. c) Spazi di collegamento e distributivi: Corridoi e disimpegni: privi di barriere, dotati di corrimano lungo le pareti Se il centro diurno e' collocato su piani diversi: Scale interne: dotate di corrimano su lato parete e parapetto su lato giroscale Ascensore d) Dotazione strumentale Armadio/farmaceutico per permettere l'adeguata conservazione dei farmaci. e) Spazi ed attrezzature esterne: Al servizio diurno deve essere garantito, nei limiti del possibile, uno spazio esterno destinato a giardino e attivita' occupazionali, adeguatamente attrezzato per facilitare l'accesso e la movimentazione degli ospiti. 2. Servizi residenziali. La realizzazione e la gestione delle soluzioni residenziali abitative costituiscono il nucleo centrale della sperimentazione. Esse devono svilupparsi in un'ottica nuova di «domiciliarita' avanzata» al fine di costituire delle vere alternative alle realta' residenziali esistenti sul territorio regionale destinate all'accoglimento di anziani non autosufficienti. In questo senso le nuove forme di residenzialita' dovranno costituire il nuovo domicilio, anche temporaneo, degli anziani e le modalita' con cui si garantiranno gli interventi assistenziali dovranno fare riferimento a nuovi schemi gestionali che: siano coerenti con i nuovi approcci concettuali e con le innovazioni di sistema riguardanti l'assistenza a lungo termine proposte recentemente dalla normativa e dalla pianificazione regionale; si coordinino con le riprogettazioni dei servizi domiciliari (ad esempio con l'introduzione dell'infermiere di comunita'); tengano conto anche delle nuove forme di aiuto informale (assistenti familiari). Requisiti minimi. Si ritiene importante sottolineare che gli aspetti architettonico strutturali sono fondamentali per la qualita' del servizio e per favorire l'attivazione di risposte residenziali nuove destinate a ridurre e prevenire l'istituzionalizzazione. Localizzazione e ricettivita'. L'edificio nel quale si prevede l'istituzione del servizio residenziale, in termini di forme e materiali, dove appartenere o essere realizzato in conformita' alla cultura costruttiva locale. Deve inoltre: e) essere localizzato in luoghi strategici, ad esempio in prossimita' dei presidi territoriali a valenza sociale e/o negli spazi pubblici piu' significativi (strade principali o piazze, nelle vicinanze della sede municipale, di luoghi di culto, di farmacie, di poliambulatori, della guardia medica, di un'area verde attrezzata), e raggiungibile con il servizio di trasporto pubblico; f) essere dimensionato, orientativamente, per un massimo di 20 persone suddivisi in unita' abitative destinate ad utenti singoli o coppie; g) prevedere la possibilita', all'interno della capacita' ricettiva, di alcuni posti (orientativamente 2 o 3) per soggiorni temporanei, al fine di offrire momenti di sollievo alle famiglie che assistono l'anziano non autosufficiente a domicilio; h) garantire la sicurezza della persona anziana e dell'ambiente attraverso la dotazione di dispositivi tecnologici (antincendio, antintrusione); i) essere flessibile ed adattabile alle esigenze abitative nonche' al fabbisogno territoriale; i) essere privo di barriere architettoniche e accessibile secondo le normative vigenti; k) essere arredato in modo da favorire il coinvolgimento degli ospiti, per quanto consentito dalle loro capacita' residue, nelle attivita' quotidiane comuni e che richiami la residenza familiare. Requisiti strutturali ed edilizi. a) Servizi generali: Ingresso: organizzato e dimensionato in modo da costituire il punto centrale di riferimento e di informazione per gli ospiti. Presidio per il personale: locale collocato in posizione centrale e possibilmente dotato di servizio igienico con funzioni di deposito medicinali e cartelle degli ospiti. Servizi di cucina e annessi: se il servizio e' interno la cucina deve essere realizzata in base alla normativa vigente se e' esterno devono essere presenti appositi spazi per la veicolazione dei cibi. E prevista la possibilita' di utilizzare questi spazi come laboratorio per le attivita' occupazionali di preparazione dei cibi. Locale per il deposito materiale pulito: dotato di armadi e scaffalature per la conservazione della biancheria pulita e dei materiali destinati all'igiene ambientale. Locale per il deposito di materiale sporco: adibito alla conservazione della biancheria sporca in sacchi chiusi. Il locale deve essere ben ventilato e non riscaldato. All'interno possono essere collocati vuotatoio e lavapadelle termochimico. b) Servizi collettivi: Spazi per la socializzazione e la ristorazione: sono spazi destinati alla vita comune e possono trovarsi in un'unica stanza oppure essere distribuiti in piu' locali, per poter offrire alle persone ambienti piu' accoglienti e di tipo familiare. Pertanto devono essere situati preferibilmente in posizione centrale e qualora occupino un unico locale devono poter essere suddivisibili in aree distinte (adatte alla gestione di sottogruppi impegnati in attivita' diversificate) tramite l'utilizzo di pareti mobili oppure progettati con spazi separati per il pranzo, il soggiorno e l'area per le attivita'. La superficie complessiva deve garantire un rapporto di 4 mq per ospite. Servizi igienici collettivi: posizionati in prossimita' degli spazi per la socializzazione e la ristorazione, fruibili da portatori di handicap e suddivisi per sesso. Bagno assistito: locale igienico adeguatamente attrezzato con sedia doccia regolabile in altezza e accessibile dai 3 lati. Deve avere dimensioni tali da permettere al personale di assistere gli ospiti nelle operazioni di pulizia o, nel caso di grave non autosufficienza, di eseguire direttamente tali operazioni. c) Spazi individuali: Camere da letto: da 1 a 2 posti letto. Tutte le camere devono avere accesso diretto su corridoio e garantire una superficie utile minima (escluso il servizio igienico) di 10 mq per un posto letto e di 18 mq per due posti letto. Le stanze devono avere arredi lavabili ed essere dotate di illuminazione notturna e di dispositivo di chiamata. Servizi igienici: in numero di almeno uno ogni 2 posti letto, dotato di lavabo, doccia, wc e dispositivo di chiamata. Alloggi: in alternativa o in aggiunta alle camere da i o due posti letto, la struttura residenziale puo' essere costituita da un insieme di alloggi di piccola dimensione articolati in: Camera/e da letto o spazio letto per una o due persone; Zona soggiorno/pranzo con angolo cottura; Servizio igienico. Le superfici minime degli alloggi per una persona sono di 20 mq e di 25 mq per due persone; d) Spazi di collegamento e distributivi: Corridoi e disimpegni: privi di barriere, dotati di corrimano lungo le pareti Scale interne: dotate di corrimano su lato parete e parapetto su lato giroscale Ascensore: tutti i servizi residenziali ripartiti su piu' piani o collocati ad un piano diverso dal piano terra devono avere un impianto ascensore. e) Dotazione strumentale: Carrello di emergenza Sollevatore Vuotatoio e lavapadelle. Armadio farmaceutico: collocato nel presidio del personale o nell'ambulatorio. Deve permettere l'adeguata conservazione di tutte le categorie di farmaci. Armadio archivio: per la conservazione sicura della documentazione personale delle persone accolte. o Impianti: Impianto di segnalazione: le camere da letto, i servizi igienici e gli altri locali frequentati dagli ospiti devono essere dotati di particolari attrezzature idonee a segnalare agli operatori o a chiunque sia addetto al controllo degli utenti, richieste di aiuto e di assistenza. g) Spazi ed attrezzature esterne: Alla struttura deve essere garantito, nei limiti del possibile, uno spazio esterno destinato a giardino e attivita' occupazionali, adeguatamente attrezzato per facilitare l'accesso e la movimentazione degli ospiti. Visto: il Presidente: Tondo