Art. 3 
 
                  Architettura della rete d'accesso 
 
    1. Per disegnare l'architettura di rete  devono  essere  definiti
innanzitutto i nodi di  distribuzione  (PoP),  a  partire  dai  quali
verranno realizzati i collegamenti fisici con ogni singolo utente. 
    2. Nei nodi vengono installate le apparecchiature necessarie  per
la gestione ed il funzionamento della rete; pertanto,  per  definirli
bisogna tenere conto di quanto segue: 
      a) la dimensione richiesta per i PoP  principali  varia  da  un
minimo di 15 m2 ad un massimo di 30 m2; i PoP principali  concentrano
tutti i flussi dati provenienti direttamente dai  singoli  utenti  ed
anche  dagli  eventuali  PoP  secondari  dislocati   sul   territorio
comunale; 
      b) la dimensione dei PoP secondari,  che  sono  sostanzialmente
degli armadi e hanno bisogno di uno spazio abbastanza  ridotto,  puo'
essere indicativamente pari a 80 cm (larghezza) x 60 cm (profondita')
x 200 cm (altezza). Essi possono essere utilizzati, ad  esempio,  per
la gestione  delle  utenze  di  una  frazione  del  comune.  Nei  PoP
secondari devono  essere  utilizzati,  di  regola,  solo  ripartitori
passivi,  ovvero   apparecchiature   che   non   hanno   bisogno   di
alimentazione elettrica; 
      c) le apparecchiature che vengono installate  nei  PoP  primari
producono molto calore e pertanto il  locale  che  le  accoglie  deve
poter essere climatizzato; 
      d) le apparecchiature devono poter funzionare anche nel caso di
un black-out, per cui nel locale deve esserci  spazio  a  sufficienza
per poter installare dei  gruppi  di  continuita'  (ad  es.  batterie
tampone); 
      e) il locale deve essere accessibile direttamente  dall'esterno
in modo da garantire la possibilita' di  intervento  24  ore  su  24,
indipendentemente dagli orari di apertura  dell'edificio  in  cui  e'
dislocato; 
      f)  nel  caso  in  cui  gli  operatori  telefonici   richiedano
l'autorizzazione  per  installare  apparati  attivi,  e'   necessario
riservare un eventuale spazio a tal fine all'interno del PoP o in  un
locale adiacente. 
    3. Per la scelta del PoP e' da preferire un locale esistente  (di
proprieta' pubblica), che si trovi in una posizione centrale rispetto
alle  utenze  da  servire.  In  mancanza  di   un   locale   con   le
caratteristiche  descritte,  si  rende  necessario  individuare   una
posizione idonea in cui realizzare una nuova struttura. 
    4. Una volta definita la posizione del PoP, bisogna progettare  i
collegamenti che si diramano dal PoP stesso e  che  raggiungono  ogni
singolo utente. Tali collegamenti sono costituiti da uno o piu'  cavi
che partono dal nodo di distribuzione e si  diramano  sul  territorio
passando in prossimita' degli utenti da servire. 
    5. Vicino ad ogni  singolo  utente  puo'  essere  predisposto  un
apposito pozzetto nel quale questo cavo viene sezionato; da qui,  con
un cavo specifico, si realizza il collegamento dell'utente finale. 
    6. In pratica la rete d'accesso deve essere  progettata  con  una
tipologia cosiddetta ad albero, realizzando cosi' una  configurazione
punto - punto (P2P). 
    7. Sulla base delle informazioni raccolte e tenendo  conto  delle
scelte progettuali fatte, si puo' definire  il  numero  di  fibre  da
posare per realizzare la rete, tenendo presenti i seguenti aspetti: 
      a) per realizzare un collegamento fisico tra il PoP e  l'utente
finale  e'  necessario  disporre  di  una  fibra  per  ogni   singolo
collegamento; 
      b) nel dimensionare il cavo si  deve  considerare  lo  sviluppo
territoriale del comune  e  prevedere  la  necessaria  ridondanza  di
fibre. Indicativamente il cavo puo' essere dimensionato aumentando il
numero di fibre di una quantita' variabile dal 30% al 40% rispetto al
numero delle utenze esistenti. 
    8. La definizione del numero di fibre necessarie  a  garantire  i
collegamenti di tutti gli utenti  permette  quindi  di  scegliere  la
capacita' del cavo di dorsale (48, 96, 144, 192 oppure 288  fibre)  e
di conseguenza il tipo di infrastruttura che lo deve accogliere. 
    9. La tubazione principale che si dirama dal nodo  di  rete  puo'
essere realizzata posando un tritubo (oppure tre monotubi) costituito
da tubi di diametro pari a 50 mm. 
    10. I pozzetti nei quali viene sezionato il cavo dal quale poi si
realizza il collegamento ad ogni  singolo  utente  devono  avere  una
dimensione di 80 x 125 cm. Da ogni pozzetto puo' diramarsi un massimo
di 10 microtubi (diametro interno 10 mm e diametro esterno 12  mm  se
utilizzati per sotto-tubare una tubazione esistente, oppure  diametro
esterno 14  mm  se  interrati  direttamente),  ognuno  dei  quali  va
direttamente all'utente finale, oppure confluisce in un  pozzetto  di
dimensioni minori (40 x 70 cm), dal quale a sua  volta  e'  possibile
collegare piu' utenze. 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico

 
 Schema di collegamento tra la dorsale principale e i singoli utenti 
 
    11. Queste indicazioni sono di carattere generale e consentono un
dimensionamento di massima della rete. Fermo restando il rispetto  di
tutti i criteri di base forniti sinora,  nulla  vieta  di  utilizzare
sistemi di collegamento diversi. 
    12. Al fine di garantire il necessario  collegamento  anche  alle
case isolate, che spesso si trovano  a  grande  distanza  dai  centri
abitati e per le quali la realizzazione  del  collegamento  in  fibra
ottica verra' inevitabilmente posticipata nel tempo, va  attentamente
valutata la possibilita' di  ricorrere  a  tecnologie  wireless,  che
garantiscano comunque in tempi brevi l'accesso al web in banda larga.