Art. 9 
 
 Introduzione dell'art. 11-bis della legge regionale n. 24 del 2003 
 
  1. Dopo l'art. 11 della legge regionale n. 24 del 2003 e'  inserito
il seguente: 
  «Art. 11-bis (Polizia locale  di  comunita'.  Principi).  -  1.  La
Regione Emilia-Romagna promuove e sostiene lo sviluppo di un  sistema
di polizia locale ispirato a un modello di polizia di  comunita'  che
valorizzi  le  tipicita'  e  le  migliori   esperienze   del   nostro
territorio. 
  2. Il modello di polizia di comunita' della Regione  Emilia-Romagna
si fonda sui seguenti principi: 
    a) collaborazione con tutti i  soggetti  attivi  sul  territorio,
anche attraverso l'utilizzo di partnership formali  e  informali  tra
polizia locale e persone e organizzazioni presenti nelle comunita'; 
    b) orientamento al cittadino, valorizzando  la  conoscenza  della
realta' locale e il ruolo di riferimento  degli  addetti  di  polizia
locale; 
    c) approccio  alla  risoluzione  dei  problemi  della  comunita',
promuovendo l'assunzione di responsabilita' da parte degli addetti di
polizia locale e la loro autonomia decisionale. 
  3. A tal fine,  la  Regione  promuove  strategie  organizzative  di
supporto all'uso sistematico delle partnership locali  e  metodologie
di lavoro fondate  su  tecniche  di  problem-solving,  per  dare  una
risposta proattiva alle condizioni emergenti che minano la  sicurezza
locale, dall'insicurezza diffusa,  al  disordine  urbano,  fino  alla
criminalita'. 
  4. Al fine di realizzare il modello di polizia di cui ai commi 1  e
2,  le  strutture  di  polizia  locale  devono   adottare   strategie
organizzative orientate: 
    a) alla raccolta, all'identificazione e all'analisi dei  problemi
esistenti sul territorio, per  la  predisposizione  di  strategie  ed
azioni volte a fornire risposte efficaci; 
    b) al decentramento  dell'erogazione  dei  servizi  da  integrare
nelle comunita'  locali  di  riferimento  e  all'accentramento  delle
funzioni di supporto e di coordinamento, con  un  utilizzo  razionale
delle specializzazioni  finalizzato  alla  risoluzione  dei  problemi
della comunita'; 
    c) alla promozione del lavoro di squadra sia interno  al  comando
che esterno; 
    d) alla trasparenza del lavoro svolto dalla  polizia  locale  con
l'uso di strumenti, compresi i social network,  che  permettano  alla
comunita' di essere  informata  sull'andamento  dei  fenomeni,  sulla
natura dei problemi e sulle soluzioni attuate; 
    e) alla valorizzazione e condivisione tra i  corpi  e  i  servizi
della polizia locale della Regione Emilia-Romagna delle  specificita'
e delle eccellenze sviluppate.».