Art. 3. Compiti della Regione 1. La Regione, attraverso la collaborazione permanente, nell'ambito delle rispettive competenze, con lo Stato e gli enti locali, persegue condizioni ottimali di sicurezza delle citta' e del territorio extraurbano e di tutela dei diritti di sicurezza dei cittadini nonche' la realizzazione dei servizi integrativi di sicurezza e di tutela sociale. 2. E' istituita la conferenza regionale per la promozione delle politiche integrate di sicurezza delle citta' e del territorio regionale. Il presidente della giunta regionale presiede la conferenza, la convoca periodicamente, in relazione alle tematiche affrontate, invita a parteciparvi: a) le autorita' dello Stato competenti in materia; b) i presidenti delle commissioni consiliari competenti; c) i presidenti delle province; d) i sindaci dei comuni capoluogo e rappresentanti degli altri enti locali interessati; e) le organizzazioni sociali; f) un rappresentante dell'associazione nazionale comuni d'Italia ANCI - ed un rappresentante della lega delle autonomie. 3. Nel contesto di politiche volte ad incentivare la lotta alla criminalita' diffusa, la prevenzione, il maggiore presidio del territorio, il monitoraggio dello stato della sicurezza nel territorio regionale e la fruibilita' dei servizi, la conferenza esprime valutazioni su piani e progetti finalizzati a migliorare e potenziare i servizi di polizia locale, a realizzare la formazione degli addetti e ad ottimizzare metodi e strumenti operativi. 4. La giunta regionale, sentito il consiglio delle autonomie, acquisiti gli indirizzi della commissione consiliare regionale per la lotta alla criminalita', adotta un programma di azioni volte a coordinare e sostenere: a) le politiche e gli interventi regionali e locali di sicurezza attraverso il raccordo con gli organi dello Stato responsabili delle politiche di contrasto della criminalita'; b) le amministrazioni locali, in forma singola ed associata, nella sperimentazione di politiche integrate di sicurezza privilegiando gli enti locali che realizzano forme di concertazione con altri soggetti pubblici, istituiscono forme di consultazione stabile e svolgono azioni di partenariato con l'associazionismo ed il volontariato.