Art. 2 Analisi delle caratteristiche del luogo di intervento (articolo 17, comma 1, lettera a), l.r. 35/2015) 1. L'analisi contiene: a) la corografia di inquadramento con indicazione del perimetro del sito estrattivo; b) la geomorfologia generale e particolare da rilevamento condotta a vasta scala e a livello di area di intervento, con l'individuazione dei potenziali fenomeni di instabilita', delle aree in cui tali fenomeni sono in atto e di quelle in cui e' nota la presenza di instabilita'; c) la geologia generale e locale da rilevamento condotto a vasta scala e a livello di area di intervento, con riferimento alla struttura e alla tettonica ed evidenziando mediante idonea cartografia e con un numero significativo di sezioni geostrutturali gli eventuali principali sistemi di fratturazione, nonche' la caratterizzazione comprensiva dell'individuazione delle strutture duttili e fragili anche finalizzata alla valutazione della vulnerabilita' idrogeologica; d) la valutazione della stabilita' dei versanti e/o dei vuoti sotterranei nello stato iniziale, nelle diverse fasi di progetto e nella prevista configurazione di sistemazione finale, riferita sia all'area interessata dalla coltivazione che alle zone limitrofe suscettibili di interferenza con l'area stessa e comprende altresi' la verifica della stabilita' dei singoli fronti di scavo, da riferirsi alla fase di coltivazione ed a quella di sistemazione finale, con indicazione dei criteri e dei parametri utilizzati; la verifica di stabilita' risponde ai seguenti requisiti: 1) l'azione sismica dovra' essere presa in considerazione in riferimento all'effettiva esposizione delle strutture oggetto di analisi ad un'azione sismica reale; 2) per gli scavi in sotterraneo dovranno essere verificati e dimensionati gli elementi di sostegno e la volta del tetto, rispetto a problematiche di tipo statico e cinematico; 3) il ricorso alla modellazione numerica e' accompagnato dalla valutazione specifica del modello in rapporto alla situazione effettiva e alla sua validita' sperimentale; e) la giacimentologia del complesso estrattivo evidenziando le strutture principali, le qualita' merceologiche individuate distinte per dimensione, forma ed utilizzo, con la relativa suddivisione in percentuale e la stima del materiale non idoneo alla commercializzazione; f) la caratterizzazione mineralogica in presenza di minerali che possano comportare rischi per la salute pubblica e dei lavoratori (silice, asbesto, ecc.); g) l'idrogeologia generale e di dettaglio attraverso il modello concettuale della circolazione idrica superficiale e sotterranea finalizzato a valutare la vulnerabilita' delle risorse idriche e a definire le aree di salvaguardia idrogeologica, evidenziando l'eventuale presenza di sorgenti e pozzi, la permeabilita' dell'acquifero, la caratterizzazione del flusso idrico superficiale e sotterraneo, la presenza di falde idriche e loro regime, l'escursione annua della superficie freatica, la presenza di carsismo, la definizione degli eventuali rapporti fiume-falda, la descrizione delle connessioni idrogeologiche tra le aree del sito estrattivo percorse dalle acque meteoriche di dilavamento e le sorgenti potenzialmente interessate da tali acque meteoriche; h) lo stato di qualita' dei corpi idrici sotterranei e superficiali; i) l'analisi del contesto paesaggistico dell'intervento.