Art. 20 Vigilanza e sanzioni 1. Il Comune, anche su richiesta della Regione, e avvalendosi, se necessario, della commissione tecnica di cui all'art. 22, procede a verifiche periodiche per accertare la permanenza dei requisiti sulla cui base sono stati concessi l'autorizzazione al funzionamento e l'accreditamento e dei requisiti di cui all'art. 9. Sono fatte salve le competenze di vigilanza e controllo previste dalla legislazione vigente. 2. Chiunque eroghi un servizio educativo per la prima infanzia senza avere ottenuto la preventiva autorizzazione al funzionamento o gestisca un servizio ricreativo senza avere presentato la segnalazione certificata d'inizio attivita' e' soggetto a una sanzione amministrativa da euro 2.000,00 a euro 10.000,00, il cui importo e' stabilito con regolamento o con ordinanza comunale. Entro tali limiti il regolamento comunale stabilisce la sanzione da applicarsi per la mancanza o la perdita di ciascun requisito richiesto. Se la violazione persiste, il comune assegna al soggetto gestore un termine per provvedere, trascorso inutilmente il quale procede alla sospensione dell'autorizzazione o all'emanazione del divieto di prosecuzione dell'attivita' e alla chiusura del servizio fino all'introduzione o al ripristino del requisito mancante. Se, entro l'ulteriore termine indicato dal comune, il requisito mancante non e' ripristinato o il soggetto gestore non ha presentato domanda di autorizzazione o segnalazione certificata di inizio attivita', il comune stesso puo' procedere alla revoca dell'autorizzazione o alla conferma del divieto di prosecuzione dell'attivita' e alla chiusura del servizio. 3. Nel caso in cui sia riscontrata la perdita di uno o piu' requisiti per l'accreditamento, il concedente assegna un termine per provvedere al ripristino del requisito mancante. Trascorso inutilmente tale termine il concedente procede alla sospensione del provvedimento per un periodo limitato, trascorso il quale senza che i requisiti siano reintegrati procede alla revoca. La revoca dell'accreditamento comporta la decadenza dai benefici economici relativi alla gestione eventualmente concessi nonche' dagli appalti e dai rapporti convenzionali in atto. 4. Del provvedimento di revoca e' data notizia alla Regione che provvede alla cancellazione dal relativo elenco dei servizi. 5. Il potere sanzionatorio nei confronti dei soggetti privati e l'introito dei relativi proventi compete al Comune.