Art. 9 Strutture aziendali 1. Il modello ordinario di gestione operativa delle attivita' degli enti del Servizio sanitario regionale, ai sensi dell'art. 17-bis del decreto legislativo N. 502/1992, e' l'organizzazione dipartimentale delle strutture aziendali. 2. Le strutture aziendali, qualificate in strutture complesse, semplici e piattaforme assistenziali, sono articolazioni organizzative individuate in relazione alla omogeneita' della disciplina di riferimento, alle relative funzioni e alle dimensioni del bacino di utenti, e ad esse sono attribuite, attraverso l'atto aziendale, responsabilita' professionali e responsabilita' gestionali. Piu' strutture aziendali costituiscono un Dipartimento clinico, gestionale o funzionale. 3. Le strutture di cui al comma 2 concorrono al perseguimento degli obiettivi di salute anche per assicurare unitarieta' negli interventi e nella continuita' assistenziale. 4. L'assistenza e' organizzata secondo il modello «hub and spoke» e secondo il principio delle reti cliniche. L'attivita' dei presidi ospedalieri hub e' integrata e coordinata con l'attivita' dei presidi ospedalieri spoke. I presidi, sia hub che spoke, sono dotati di autonomia organizzativa, gestionale e contabile, con proprio dirigente amministrativo di presidio e dirigente medico di presidio, ai sensi dell' art. 4, comma 9, del decreto legislativo 502/1992 , e sono organizzati in centri di costo e di responsabilita', nell'ambito di quanto definito nell'atto aziendale. Le sedi ospedaliere, articolazioni dei presidi, sono dotate di autonomia organizzativa, gestionale e contabile, con proprio dirigente medico di sede ospedaliera, e sono organizzate in centri di costo e di responsabilita', nell'ambito di quanto stabilito nell'atto aziendale. Nel caso di presidio ospedaliero con piu' sedi ospedaliere, il dirigente medico di presidio svolge anche le funzioni e i compiti di dirigente medico di una sede ospedaliera. 5. Le strutture di cui al comma 2 contribuiscono alla realizzazione delle reti cliniche che costituiscono il modello organizzativo per assicurare la presa in carico del paziente e la continuita' assistenziale attraverso relazioni, anche di coordinamento, tra professionisti, strutture e servizi che erogano prestazioni sanitarie e sociosanitarie di tipologia e livelli diversi nel rispetto dell'appropriatezza clinica e organizzativa. Le reti cliniche articolano e integrano l'assistenza ospedaliera e quella territoriale. 6. L'organizzazione dell'assistenza persegue i seguenti livelli di integrazione: a) tra i presidi dell'azienda; b) tra i presidi dell'azienda e l'area territoriale; c) tra le reti cliniche regionali. 7. Alla organizzazione e conduzione delle reti cliniche partecipano anche gli IRCCS «Burlo Garofolo» di Trieste e «Centro di riferimento oncologico» di Aviano.