(Pubblicata nel 1o suppl. strord. al Bollettino ufficiale della Regione Friuli-Venezia Giulia n. 14 del 3 aprile 2002) IL CONSIGLIO REGIONALE Ha approvato IL PRESIDENTE DELLA REGIONE Promulga la seguente legge: Art. 1. Principi e finalita' 1. Con la presente legge la Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia definisce nuovi criteri di organizzazione dell'amministrazione regionale, del consiglio regionale e degli enti regionali, finalizzati al contenimento, alla razionalizzazione e al controllo della spesa, nonche' alla modernizzazione e alla riorganizzazione degli uffici, avviando un processo di ampia delegificazione ai fini dello snellimento delle procedure per un adeguato e piu' rapido adattamento alle esigenze dell'attivita' amministrativa della Regione alla comunita' regionale. 2. Nell'ambito del principio della separazione dei compiti, si provvede a una migliore e piu' chiara definizione di quelli riferibili, rispettivamente, al controllo e indirizzo politico e alla attuazione e gestione amministrativa, prevedendo specifici momenti di verifica e valutazione dell'attivita' della dirigenza e della rispondenza dei risultati della gestione alle direttive impartite dalla giunta regionale. 3. Per favorire effettivi cambiamenti in termini di efficienza ed efficacia, nonche' il perfezionamento del processo di privatizzazione dei rapporto di impiego, teso a favorire momenti di responsabilizzazione, premiando incrementi di qualita' e produttivita' e penalizzando disfunzioni e ritardi, si provvede altresi' ad adottare le necessarie determinazioni volte alla soluzione delle problematiche pendenti in materia di mobilita' verticale interna del personale e alla valorizzazione della professionalita' e dell'esperienza del personale medesimo. 4. Le disposizioni di cui alla presente legge perseguono il fine di delineare una Regione sempre piu' orientata a compiti di indirizzo, coordinamento e programmazione e a una progressiva dismissione di quelli connessi alla gestione e all'amministrazione diretta da trasferirsi o delegarsi agli enti locali, con conseguente progressiva riduzione dell'organico regionale.