(Pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione Campania n. 48 del 13 ottobre 2003) IL CONSIGLIO REGIONALE Ha approvato IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga la seguente legge: Art. 1. I s t i t u z i o n e 1. La Regione, al fine di individuare tutte le azioni idonee a garantire la difesa dell'ecosistema, il restauro del paesaggio, il ripristino dell'identita' storico-culturale, la valorizzazione ambientale anche in chiave economico-produttiva ecocompatibile soprattutto attraverso il sostegno all'agricoltura urbana, individua, ai sensi delle legge 6 dicembre 1991, n. 394, Art. 2, comma 8, il sistema dei parchi urbani di interesse regionale, costituito da: a) parchi urbani; b) parco metropolitano. 2. Per sistema dei parchi urbani di interesse regionale si intende il sistema urbano del verde come insieme di aree con valore ambientale e paesistico o di importanza strategica per il riequilibrio ecologico delle aree urbanizzate inserite in contesti territoriali con elevato impatto antropico, individuate dallo strumento urbanistico comunale vigente come aree a parco, aree verdi, aree agricole, aree archeologiche inserite in contesti naturali e, in linea prioritaria. tutte le aree di propileta' pubblica, sia alberate, sia rurali, sia incolte improduttive, nonche' aree percorse dal fuoco successivamente', da rimboschire con specie autoctone attraverso l'acquisizione di aree intercluse per consentire il ripristino di habitat senza soluzioni di continuita', ed aree vincolate per la protezione ambientale, funzionalmente integrate in un tessuto unitario continuo. Possono far parte del sistema dei parchi urbani di interesse regionale anche biotopi di modesta entita' e monumenti naturali. 3. Per monumenti naturali si intendono habitat o ambienti di limitata estensione, esemplari vetusti di piante, di formazioni geologiche o paleontologiche che presentano caratteristiche di rilevante interesse naturalistico o scientifico. 4. All'istituzione dei parchi urbani si provvede, su proposta del consiglio comunale interessato che ne individua la perimetrazione, con delibera della giunta regionale che ne informa le competenti commissioni consiliari regionali. L'istituzione del parco urbano favorisce il contestuale risanamento di aree in situazione di degrado ambientale ed e' inteso come disegno unitario e coordinato delle aree destinate al verde con apposite indagini per definire gli ambiti degli ecosistemi. favorendo in fase progettuale gli elementi principali di detti ecosistemi anche in riferimento al territorio. 5. La gestione dei parchi urbani e' affidata ai comuni competenti per territorio secondo le apposite linee guida che la giunta regionale adotta entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge. 6. I comuni dotati dello strumento urbanistico comunale vigente possono adottare, entro un anno dall'entrata in vigore della presente legge una variante relativa al sistema urbano del verde per uniformarsi ai criteri di cui al comma 2. 7. Le attivita' di pianificazione ed il programma annuale di attivita' dei parchi urbani sono sottoposti all'esame preventivo della giunta regionale che, puo' formulare osservazioni entro sessanta giorni dalla ricezione. 8. Per parco metropolitano si intende il parco urbano del comune di Napoli gia' denominato parco delle colline di Napoli dagli strumenti urbanistici comunali, la cui gestione e' affidata ad un ente parco con personalita' giuridica di diritto pubblico, istituito con decreto del Presidente della giunta regionale. Al parco metropolitano cosi' istituito possono aderire i comuni limitrofi che individuano le aree contigue con le caratteristiche di cui ai commi 1 e 2, su proposta del consiglio comunale interessato. La formalizzazione dell'adesione e l'integrazione degli organi di gestione sono determinati con decreto del presidente della giunta regionale. 9. All'istituzione del parco metropolitano si provvede ai sensi della legge regionale 1° settembre 1993. n. 33, Art. 6. 10. Sono organi di gestione dell'ente parco: a) il presidente; b) il consiglio direttivo; e) la giunta esecutiva; d) il collegio dei revisori dei conti. Il consiglio direttivo e' cosi' composto: a) il presidente dell'ente parco; b) quattro rappresentanti del comune di Napoli ed un rappresentante aggiuntivo per ogni comune aderente; c) un rappresentante della provincia di Napoli; d) due rappresentanti delle associazione ambientalistiche riconosciute dal Ministero dell'ambiente, maggiormente presenti sul territorio regionale; e) il direttore dell'ente parco che partecipa alle riunioni del consiglio direttivo con voto consultivo. 12. Per tutto quanto non previsto dalle presente legge si fa rinvio ai principi, alle norme e alle disposizioni della legge regionale n. 33/1993.