(Pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione Veneto n. 134 del 28 dicembre 2004) IL CONSIGLIO REGIONALE Ha approvato IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga la seguente legge: Art. 1. Partecipazione alla costituzione della Fondazione «Centro studi transfrontaliero» 1. La Regione del Veneto riconosce e sostiene la specificita' strategica del Comelico e Sappada come zona transfrontaliera caratterizzata da vitali rapporti di vicinanza e legami etnici e religiosi con l'Alta Pusteria e l'Austria finalizzati alla creazione di scambi culturali, commerciali, economici e turistici ed alla tutela e valorizzazione dell'ambiente montano. 2. Per le finalita' di cui al comma 1, la Regione del Veneto e' autorizzata a partecipare, quale socio fondatore, insieme alla comunita' montana del Comelico e Sappada e alla provincia di Belluno, alla istituzione della fondazione «Centro studi transfrontaliero del Comelico e Sappada», che sara' costituita con atto pubblico secondo le procedure fissate dal codice civile e avra' sede in S. Stefano di Cadore, capoluogo comprensoriale. 3. La partecipazione della Regione e' subordinata alla condizione che la fondazione, senza fini di lucro, persegua i seguenti scopi principali: a) sostenere e sviluppare la creativita' e la ricerca letteraria, artistica e scientifica a difesa e valorizzazione dei valori umani ed etici, delle tradizioni culturali e religiose; b) individuare valori ed interessi condivisibili che abbiano una chiara valenza culturale, sociale ed economica pur nel rispetto della specificita'; c) istituire un «forum permanente» di incontri, analisi e discussioni al fine di produrre azioni comuni tese a promuovere la tutela e la valorizzazione dell'ambiente, lo sviluppo dell'economia, del turismo, dell'artigianato e dell'agricoltura, ivi comprese le attivita' silvo-pastorali e le produzioni tipiche; d) essere lo strumento per la creazione e lo sviluppo di un partenariato euroalpino che promuova l'incontro, lo scambio, l'adeguazione reciproca, la collaborazione e la solidarieta' tra paesi vicini; e) sostenere le minoranze linguistiche e socio-culturali considerandole quale valore e risorsa culturale ed identitaria.