(Pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna 
                     n. 186 del 4 novembre 2009) 
 
 
                  L'ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE 
                            Ha approvato 
 
 
                     IL PRESIDENTE DELLA REGIONE 
                              Promulga 
 
la seguente legge: 
                               Art. 1 
 
  Istituzione del Parco regionale, finalita' e obiettivi gestionali 
 
    1. Con la presente legge e' istituito il Parco regionale fluviale
del Trebbia. Il perimetro del Parco ricade  nell'ambito  territoriale
dei comuni di Calendasco, Gazzola,  Gossolengo,  Gragnano,  Piacenza,
Rivergaro, Rottofreno ed e' individuato  dalla  carta  allegata  alla
presente legge. 
    2. Le finalita' istitutive del Parco sono: 
      a) conservazione  della  biodiversita',  attraverso  la  tutela
dell'insieme delle specie animali e vegetali, dei sistemi ecologici e
degli habitat naturali e innaturali; 
      b) tutela e ricostituzione  degli  equilibri  idraulici  e  dei
sistemi idrogeologici; 
      c)  tutela  e  riqualificazioni  del  paesaggio  e  dei  valori
storico-culturali del territorio; 
      d) recupero di aree marginali e di ambienti degradati; 
      e)  applicazione  di  metodi  di  gestione  o  di  restauro  ad
ambientale idonei a realizzare un'integrazione tra  uomo  e  ambiente
naturale,  anche  mediante  la  salvaguardia  dei  valori  antropici,
archeologici,   storici   e   architettonici   e   delle    attivita'
agro-silvo-pastorali e tradizionali; 
      f) qualificazione e promozione  delle  attivita'  economiche  e
dell'occupazione locale basate su un uso  sostenibile  delle  risorse
naturali; 
      g)  realizzazione  di  programmi  di  studio   e   di   ricerca
scientifica, con particolare riguardo alla presenza e  all'evoluzione
degli ambienti naturali e delle specie animali e vegetali, della vita
e dell'attivita' dell'uomo nel loro sviluppo storico; 
      h) valorizzazione  del  rapporto  uomo-natura,  anche  mediante
l'incentivazione di attivita' culturali, educative del  tempo  libero
collegate alla fruizione ambientale sostenibile. 
    3. Costituiscono obiettivi gestionali del Parco: 
      a)  la  ricerca  scientifica   in   campo   naturalistico,   in
particolare quella connessa alla conoscenza del patrimonio  naturale,
e la ricerca scientifica in campo storico ed archeologico; 
      b) il monitoraggio continuo delle componenti naturali  presenti
nell'area con particolare riferimento alle dinamiche vegerazionali ed
allo stato di conservazione delle specie animali e vegetali; 
      c) la gestione  dei  siti  della  Rete  Natura  2000  ricadenti
all'interno del territorio del Parco; 
      d) il recupero dell'alveo del fiume e delle sue  pertinenze  ad
una condizione di naturalita' e funzionalita' ecologica; 
      e) la tutela e la  valorizzazione  delle  emergenze  ambientali
attraverso il mantenimento o il recupero delle attivita' tradizionali
controllate e la promozione delle attivita' agricole eco-compatibili,
tipiche e di qualita'; 
      f) il monitoraggio costante delle  popolazioni  di  fauna,  con
particolare  riferimento  alle  specie  potenzialmente  dannose   per
l'agricoltura,  per  attuare  sistemi  per  la   prevenzione   e   la
minimizzazione dei danni alle colture e per programmare gli eventuali
interventi di controllo e contenimento numerico  volti  ad  attenuare
gli effetti delle popolazioni selvatiche sulle colture; 
      g)  la  razionalizzazione  dell'attivita'   estrattiva   e   la
riqualificazione degli ambiti interessaci dalle coltivazioni di cava,
dagli impianti di trasformazione e dalla viabilita' di  servizio,  al
fine di recuperare  progressivamente  all'originaria  naturalita'  le
fasce di pertinenza fluviale; 
      h)   la   riqualificazione    ambientale,    naturalistica    e
paesaggistica  dei  luoghi  degradati  o   dismessi   da   precedenti
attivita'; 
      i) la promozione dello sviluppo sociale, economico e  culturale
delle popolazioni residenti; 
      j) la promozione della conoscenza  della  ricca  e  particolare
storia naturale e  antropica  del  fiume  Trebbia  e  del  territorio
circostante, come elemento centrale delle politiche pubbliche e della
fruizione diffusa; 
      k)  la  realizzazione  di  strutture   per   la   divulgazione,
l'informazione  e  l'educazione  ambientale  rivolte   ai   cittadini
residenti ed ai visitatori; 
      l) la realizzazione  e  la  manutenzione  di  percorsi  per  la
fruizione responsabile e sostenibile; 
      m) la promozione di specifici accordi tra l'Ente di gestione  e
gli altri Enti locali al fine della semplificazione  delle  procedure
autorizzative in particolare per le attivita' delle aziende  agricole
presenti all'interno  del  territorio  del  Parco,  ivi  compresa  la
valutazione di  incidenza  ai  sensi  della  direttiva  92/43/CE  del
Consiglio delll'11 maggio  1992  relativa  alla  conservazione  degli
habitat  naturali  e  seminaturali  e  della  flora  e  della   fauna
selvatiche.