IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE PROMULGA la seguente legge: Art. 1. 1. E' approvato il piano di politica del lavoro per il triennio 1992/1994, di cui all'art. 3 della legge regionale 17 febbraio 1989, n. 13, recante riorganizzazione degli interventi regionali di promozione all'occupazione, allegato alla presente legge. 2. Gli oneri derivanti dall'applicazione del piano di cui al comma uno, ammontanti a complessive lire 15 miliardi per il triennio 1992/1994, di uci lire 3 miliardi per l'anno 1992, gravano sul capitolo 26010 del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1992 e sui corrispondenti capitoli dei futuri bilanci; le quote a carico dei futuri esercizi sono indicativamente ripartite nel seguente modo: a) anno 1993: lire 7 miliardi; b) anno 1994: lire 5 miliardi. 3. Alla copertura degli oneri di cui al comma due si provvede: a) per il 1992 mediante utilizzo delle risorse iscritte al capitolo 26010, che presenta la necessaria disponibilita; b) per gli anni 1993/1994 mediante utilizzo delle risorse disponibili iscritte al cap. 69020 del bilancio pluriennale 1992/1994. 4. A decorrere dal 1993 gli oneri potranno essere rideterminati con la legge di bilancio ai sensi dell'art. 17 della legge regionale 27 dicembre 1989, n. 90 (Norme in materia di bilancio e di contabilita' generale della regione autonoma Valle d'Aosta). 5. Il presente piano assume le obbligazioni con riflesso pluriennale assunte dall'Amministrazione regionale con il piano di politica di lavoro 1989/1991, approvato con legge regionale 8 agosto 1989, n. 58. La presente legge sara' pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della regione autonoma Valle d'Aosta. Aosta, 17 marzo 1992 PROPOSTA DI PIANO TRIENNALE DI POLITICA DEL LAVORO Disposizioni generali Il presente piano di politica del lavoro e' predisposto ai sensi dell'articolo 3 della legge regionale 17 febbraio 1989, n. 13 concernente la "Riorganizzazione degli interventi regionali di promozione all'occupazione". Esso ha durata triennale, e' scorrevole e viene aggiornato annualmente, preferibilmente in correlazione con l'approvazione del bilancio annuale di previsione della Regione Autonoma Valle d'Aosta. La sua attuazione e' affidata all'Agenzia del lavoro. Al fine di verificare l'efficacia e l'efficienza degli interventi previsti dal piano e dalla legislazione statale, l'Agenzia del lavoro svolge indagini, studi e ricerche sugli effetti degli stessi sul mercato del lavoro regionale. Al fine di consentire una maggiore efficacia degli interventi o di semplificare l'applicazione del piano, la Giunta regionale, su proposta dell'Agenzia del lavoro, puo' emanare istruzioni al fine di fissare termini e modalita' per la presentazione delle domande di contributo, individuare spese ammissibili e fissare modalita' e termini per l'erogazione dei contributi. Salvo diversa specificazione e fermi restando i requisiti indicati in ciascun progetto, per essere ammessi ai benefici previsti e' necessario il possesso dei seguenti requisiti generali: 1. Per le persone fisiche: essere residenti nella Regione Valle d'Aosta salvo disposizioni leg- islative diverse; 2. per gli Enti non territoriali, le imprese ed i datori di lavoro; avere sede legale e amministrativa nella Regione Valle d'Aosta e, ove richiesto, il riconoscimento, le iscrizioni ai pubblici registri, omologhe, ecc. Possono essere considerati anche Enti non territoriali, imprese e datori di lavoro con sede fuori della Regione limitatamente ad attivita' svolte nella medesima a favore di lavoratori residenti in Valle d'Aosta. La perdita dei requisiti soggettivi, ovvero il mancato rispetto delle condizioni cui sia subordinata l'ammissione agli interventi del piano prima della scadenza dei medesimi, determina l'interruzione dell'intervento e la revoca di eventuali rate contributive non ancora maturate per intero. La parziale esecuzione di attivita' assistite da contributo determina la proporzionale riduzione del medesimo salva la facolta' di revocare l'intero contributo qualora la parte eseguita risulti non idonea al conseguimento degli obiettivi degli interventi. Alle richieste di interventi presentate anteriormente all'adozione del presente piano e non ancora deliberate, viene applicata la disciplina del piano 1989/91. L'Agenzia del lavoro effettua verifiche e controlli sul rispetto delle modalita' e dei requisiti cui sono subordinati i destinatari degli interventi del piano. Ogni domanda puo' riguardare benefici relativi ad un solo progetto e deve essere fatta utilizzando i modelli allo scopo predisposti dall'Agenzia del lavoro. L'Agenzia del Lavoro predispone per ogni anno il piano di formazione professionale, che assumera' parte integrante del piano regionale della Formazione Professionale, con l'individuazione delle iniziative eleggibili al Fondo Sociale Europeo. Si possono pertanto prevedere iniziative di qualificazione, riqualificazione, specializzazione e aggiornamento da organizzarsi in attivita' di corsi, di stages, di tirocini, di borse di studio e da realizzarsi presso proprie strutture e presso strutture formative o produttive interne ed esterne alla Regione. Macro obiettivo 1: "Dare trasparenza al mercato del lavoro" Progetto 1 - Sostegno all'incontro tra domanda e offerta del lavoro 1) Finalita': Costituire un servizio rivolto all'utenza esterna in grado di facilitare una piu' rapida e puntuale circolazione delle informazioni sui posti vacanti, favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, diminuire i tempi di disoccupazione e piu' in generale, tendere a rendere il mercato del lavoro piu' fluido e trasparente. 2) Riferimenti legislativi: Art. 4 della legge regionale 17 febbraio 1989, n. 13. 3) Tipologia di interventi: 3.1 Sperimentazione di un modello generale di sostegno all'incontro tra domanda e offerta di lavoro. 3.2 Sperimentazione di un modello specifico di sostegno all'incontro tra domanda e offerta di lavoro in un settore ad alta stagionalita'. 3.1 Intervento: Sperimentazione di un modello generale di sostegno all'incontro tra domana e offerta di lavoro. 3.1.1 Obiettivi e destinatari: Promuovere un servizio, in fase sperimentale, atto a: a) agevolare il passaggio dalla scuola al lavoro, supportando le scelte individuali di formazione e di lavoro; b) diminuire i tempi di disoccupazione, istituendo canali di comunicazione con i soggetti maggiormente esclusi da tali percorsi; c) informare sulle occasioni di lavoro, definendo con le imprese le figure professionali di cui necessitano; d) informare sui lavoratori disponibili attraverso banche dati aggiornate; e) migliorare le capacita' decisionali nelle scelte professionali e lavorative dei singoli. Il servizio si rivolge a tutti i cittadini, siano essi inoccupati, disocuppati o lavoratori che desiderano migliorare la propria condizione professionale, compresi i lavoratori immigrati provenienti da paesi extracomunitari; 3.1.2 Descrizione e modalita' di realizzazione: L'ampiezza e la diversita' del mercato potenziale di questo servizio, richiedendo una sperimentazione ed un avvio graduale dell'attivita' che tenga conto anche delle capacita' di risposte concrete dell'Agenzia del lavoro. Il servizio va attuato d'intesa ed in collaborazione con l'Ufficio Regionale del Lavoro e della Massima Occupazione e con altri operatori del settore. Il servizio che si svolge sulla base dell'iniziativa e dell'adesione volontaria dei singoli utenti, costituisce solo uno dei possibili canali di incontro tra domanda ed offerta; inoltre le imprese non sono in alcun modo soggette a forme di collocamento autoritativo e il servizio non interviene in fase di conclusione del contratto di lavoro ne' assume alcuna funzione di controllo. Il servizio garantisce, salvo diversa autorizzazione da parte degli interessati, la riservatezza delle informazioni acquisite sulle aziende e su lavoratori. Le attivita' previste nell'ambito del Servizio sono svolte realizzando e sviluppando un sistema informativo. 3.2 Intervento: Sperimentazione di un modello specifico di sostegno all'incontro tra domanda e offerta di lavoro in un settore ad alta stagionalita'. 3.2.1 Obiettivo: Promuovere un servizio, in fase sperimentale, atto a facilitare la ricerca ed il reperimento del personale da parte delle aziende nonche' offrire un supporto concreto alla ricerca di un'occupazione da parte dei lavoratori, in comparti che presentano elementi di forte stagionalita', di mobilita' e precarieta' e che esigono particolari "urgenze" nel reperimento del personale. Progetto 2 - Rilevazione e monitoraggio del mercato del lavoro. 1) Finalita': a) Consolidare il sistema informativo di base, integrando in modo razionale ed organico le diverse fonti informative esistenti ed adattando i dati alla dimensione locale. b) Acquisire informazioni ed un modello interpretativo capaci di cogliere la complessivita' e la segmentazione propria del mercato del lavoro locale. 2) Riferimenti legislativi: Art. 12 della legge regionale 17 febbraio 1989, n. 13. 3) Tipologia di interventi: 3.1 Elaborazione di un modello interpretativo del mercato del lavoro locale. 3.2 Strutturazione e organizzazione in rete di banche dati sul mercato del lavoro. 3.3 Realizzazione di indagini e ricerche per l'analisi di specifici aspetti del mercato del lavoro. 3.1 Intervento: Elaborazione di un modello interpretativo del mercato del lavoro lo- cale. 3.1.1 Obiettivi: a) Classificare segmenti significativi di offerta e di domanda di lavoro. b) Identificare le strategie di azione messe in atto dai vari gruppi, ovvero i sistemi di azione tesi a ridefinire nuovi rapporti sul mercato. c) Individuare elementi utili alla formulazione di strategie di politiche del lavoro. 3.2 Intervento: Strutturazione di banche dati sul mercato del lavoro. 3.2.1 Obiettivi: Supportare lo sviluppo delle funzioni dell'Agenzia del lavoro attraverso una rete informativa-informatica in grado di rendere governabile il flusso di informazioni e i relativi processi di ricerca, analisi e interpretazione, condizione indispensabile per poter interagire efficacemente con l'ambiente esterno. 3.2.2 Descrizione: L'implementazione strutturale di banche dati sul Mondo del lavoro con funzioni di "Memoria" e' da intendersi in sintonia con la progettazione di un sistema informatico di Agenzia. Il progetto costituisce elemento imprescindibile di lavoro per l'attivazione di procedure informatiche per il monitoraggio dei dati appartenenti al Mercato del lavoro. 1. Configurazione del sistema. Nella scelta delle componenti HW/SW del sistema, ad ampliamento delle risorse attualmente disponibili, saranno valutate le seguenti caratteristiche: a) capacita' elaborativa adeguata alle esigenze operative b) ampia e concreta possibilita' di connessione con altri sistemi, sia in rete locale che geografica. 2. Banche dati. I dati strutturati in archivi dovranno essere di facile consultazione anche da parte di utenti non professionali. La rappresentazione dei dati dovra' essere il piu' possibile vicina alle "consuetudini" degli operatori coinvolti sul trattamento delle informazioni. L'Outpt del sistema deve riferirsi a: a) descrizione della realta' in oggetto attraverso elaborazione statistiche; b) rappresentazioni di trends mediante elaborazioni di serie storiche; c) previsione di evoluzioni a breve e medio termine. 3. Reti di comunicazione. La rete di comunicazione deve realizzare la interconnessione fisica e logica tra i nodi elaborativi del sistema proprio dell'Agenzia del lavoro e sistemi esterni. 4. Software applicativo. La struttura dei programmi (software) e delle banche dati deve essere modulare. Pertanto lo sviluppo e l'attivazione di procedure informatiche puo' aver luogo in modo graduale, nel rispetto delle priorita' definite nell'ambito dei piani annuali di intervento. 3.3 Intervento: Realizzazione di indagini e ricerche per l'analisi di specifici aspetti del mercato del lavoro. 3.3.1 Obiettivo: a) Analizzare il mercato del lavoro locale attraverso indagini ricorrenti o ricerche particolari tese ad approfondire aspetti e caratteristiche, soprattutto di tipo qualitativo, al fine, sia di programmare, in sede di predisposizione del piano e dei relativi aggiornamenti gli interventi di politica del lavoro, sia di verificare con sistematicita' l'efficacia e l'efficienza degli stessi nonche' di quelli previsti dalla legislazione statale. Progetto 3 - Informazione 1) Finalita': - Attivare una strategia di comunicazione collettiva e personalizzata nei confronti della popolazione e dell'utenza allo scopo di fornire informazioni corrette sugli aspetti qualitativi e quantitativi del mercato del lavoro. - Caratterizzare la strategia di comunicazione nei confronti di quelle persone che in funzione delle loro caratteristiche, sono estromesse dalle principali fonti informative o riscontrano difficolta' nel loro efficace utilizzo. 2) Riferimenti legislativi: Art. 4 della legge regionale 17 febbraio 1989, n. 13. 3) Tipologia di interventi: 3.1 Consolidamento dello sportello informativo. 3.2 Produzione di bollettini e materiali informativi sui diversi aspetti del mercato del lavoro; 3.3 Elaborazione e sperimentazione di un programma di utilizzo dei mass-media per la diffusione di informazioni. 3.1 Intervento: Consolidamento dello sportello informativo. 3.1.1 Obiettivi: a) Consolidare l'attivita' informativa e la capacita' di risposta del servizio alle richieste di informazione personalizzata degli utenti offrendo informazioni tempestive e complete sul sistema formativo e scolastico, sul sistema delle professioni, sui concorsi, sui servizi erogati e le iniziative promosse dall'Agenzia sulla legislazione del lavoro ecc, fornendo materiali e strumenti per l'autoconsultazione. b) Raccogliere informazioni sui fabbisogni orientativi e formativi a livello quantitativo e qualitativo, utili per eventuali progettazioni di interventi di Politica del lavoro 3.1.2 Descrizione e modalita' di realizzazione: Le azioni dello Sportello informativo possono essere attuate attraverso: - risposte dirette a specifiche richieste di informazione; - un sistema articolato di self service delle informazioni e delle conoscenze direttamente fruibili. Il servizio deve infine consentire l'accesso a consulenze piu' individualizzate all'interno dei diversi servizi offerti dall'Agenzia del lavoro. 3.2 Intervento: Produzione di bollettini e materiali informativi sui diversi aspetti del mercato del lavoro. 3.2.1 Obiettivi: a) Far conoscere, in modo particolare, alle fasce di utenza individuate dal Piano triennale, le opportunita' occupazionali, form- ative e di incentivazione; b) accrescere la sensibilita' della popolazione rispetto alle tematiche inerenti il mercato del lavoro; c) divulgare e facilitare la circolazione delle informazioni raccolte attraverso l'attivita' di indagine, studio e ricerca. 3.2.2 Descrizione e modalita' di realizzazione: L'azione informativa e' attivata attraverso la produzione di diverso materiale stampato (depliants, manifesti cataloghi ecc.) e attraverso pubblicazioni a cadenza periodica. Per le ricerche specifiche effettuate e' prevista la pubblicazione di quadernimonografici contenenti i principali risultati. 3.3 Intervento: Elaborazione e sperimentazione di un programma di utilizzo dei mass- media per la diffusione di informazioni. 3.3.1 Obiettivi: a) Attivare interventi di informazione collettiva conducendo un'azione di sensibilizzazione e di orientamento al lavoro attraverso l'utilizzo mirato e differenziato di strumenti quali la stampa lo- cale, videocassette e audiovisivi, trasmissioni radio-televisive. b) Organizzare attraverso seminari di studio e convegni momenti di confronto e riflessione sulle tematiche inerenti il mercato del lavoro. 3.3.2 Descrizione e modalita' di realizzazione: Per una prima sperimentazione l'intervento prevede, attraverso l'attivazione di collaborazioni con testate giornalistiche ed emittenti radiotelevisive locali: - la programmazione di tavole rotonde, documentari, servizi mirati ad utenze specifiche; - la produzione di materiale audiovisivo; - l'utilizzo ricorrente di spazi redazionali. Macro obiettivo 2: "Elevare la professionalita' della forza lavoro" Progetto 1 - Orientamento 1) Finalita': Promuovere azioni orientative finalizzate alla promozione e allo sviluppo della professionalita' della forza-lavoro con l'obiettivo di favorire l'incontro tra domanda ed offerta di lavoro. 2) Descrizione: Condizioni prioritarie per un inserimento e/o/ reinserimento nel mercato del lavoro risultano essere: - la conoscenza delle opportunita' formative e lavorative esistenti e delle modalita' di accesso alle stesse; - la conoscenza delle proprie potenzialita', motivazioni, interessi e l'acquisizione di strumenti per un auto-orientamento. In quest'ottica in Progetto Orientamento prevede interventi diversificati finalizzati a rispondere ai bisogni orientativi di specifiche fasce di utenza. Gli interventi previsti dal Progetto Orientamento sono rivolti, oltre all'utenza diretta, alle organizzazioni scolastiche che rappresentano il luogo privilegiato in cui si esplica l'azione orientativa. Si identifica, inoltre, nell'Agenzia del lavoro stessa, un altro fruitore dei mezzi e degli interventi del Progetto Orientamento. In particolare, qualsiasi attivita' formativa prevede momenti a forte valenza orientativa: dalla selezione (che puo' assumere un carattere autoorientativo), all'impatto con la realta'-corso, alla prefigurazione/progettazione dell'ingresso nel mondo del lavoro. A questo proposito risulta fondamentale mettere in sinergia strumenti, risorse, indirizzi metodologici in vista del perseguimento degli obiettivi formativi prefissati. 3) Riferimenti legislativi: Art. 4 legge regionale 17 febbraio 1989, n. 13. Legge regionale 5 maggio 1983, n. 28. 4) Tipologia degli interventi: 3.1 Orientamento individualizzato 3.2 Orientamento nella scuola media inferiore 3.3 Orientamento nella scuola media superiore 3.4 Moduli orientativi per diplomandi e diplomati 3.5 Moduli orientativi per drop-out scolastici 4.1 Intervento: Orientamento individualizzato. 4.1.1 Obiettivi e destinatari: a) Fornire una risposta personalizzata ai bisogni orientativi dell'utenza. b) Promuovere lo sviluppo di conoscenze sulle opportunita' formative e lavorative esistenti e sui meccanismi che regolano l'accesso al mercato del lavoro, nonche' all'acquisizione di capacita' di progettazione e attivazione del proprio percorso formativo e lavorativo. I destinatari dell'intervento sono tutti quei soggetti che non possono usufruire di altre forme di intervento e che, pur non essendo in condizioni di marginalita' propriamente detta, sono sprovvisti degli strumenti necessari per utilizzare autonomamente le informazioni disponibili in vista di un progetto formativo/lavorativo. 4.1.2 Descrizione e modalita' di realizzazione: L'orientamento individualizzato e' un servizio accessibile alle utenze piu' deboli del sistema scolastico e a quei soggetti ormai fuori da qualsiasi criterio formativo. A questo proposito e' necessario individuare dei canali per guidare l'utenza alla fruizione del servizio (es. attivita' di promozione, segnalazione da parte della scuola ecc.) e attuare un sistema-filtro (es. colloqui informativi preliminari) al fine di contenere l'emergere della domanda individuale per garantire la qualita' di un servizio che si connota come molto complesso e che richiede competenze professionali specifiche. A livello organizzativo si prevede l'esigenza di un sistema informativo, costantemente aggiornato, da un lato, e l'attivazione di sinergie con gli altri progetti di Agenzia al fine di offrire alle utenze piu' problematiche opportunita' formative o di avviamento al lavoro in situazione guidata. 4.2 Intervento: Orientamento nella scuola media inferiore. 4.2.1 Obiettivi e destinatari: La scuola media inferiore rappresenta il luogo privilegiato in cui si esplica l'azione orientativa rivolta ad utenze adolescenziali Obiettivo prioritario dell'intervento di orientamento nella scuola media inferiore e' l'attivazione di un servizio di supporto alle scuole nella progettazione e gestione di iniziative orientative. 4.2.2 Descrizione e modalita' di realizzazione: Realizzazione di un servizio di supporto alle scuole impegnate nell'attuazione di interventi orientativi che si traduce nella proposta di: - Iniziative di aggiornamento/formazione rivolte agli insegnanti per la realizzazione di percorsi orientativi; - Percorsi orientativi rivolti agli studenti finalizzati allo sviluppo di abilita' decisionali inerenti la sfera delle scelte e l'acquisizione di strumenti per la ricerca di informazioni e la progettazione della propria carriera futura; - Strumenti didattici e informativi; - Consulenza per la programmazione, gestione, valutazione delle iniziative orientative; - Interventi diretti in aula mirati a temi specifici; - Iniziative di ricerca, promozione, informazione, confronto sui temi relativi all'orientamento (pubblicazioni, seminari di studio ecc.); - Interventi di informazione e promozione rivolti a genitori. Per la realizzazione degli interventi si rendono necessari l'integrazione e il coordinamento di risorse/attivita' messe in campo dalle diverse agenzie formative, educative, di ricerca e della pubblica amministrazione. 4.3 Intervento: Orientamento nella scuola media superiore 4.3.1 Obiettivi e destinatari: L'entita' del fenomeno dell'abbandono scolastico nel ciclo di studi superiori e nei primi anni di Universita' evidenzia la necessita' di intervenire in due momenti fondamentali dell'inter scolastico: 1 il primo biennio di scuola media superiore; 2 il momento della scelta del post-diploma. Un intervento di orientamento nella scuola superiore deve percio' porsi 2 ordini di obiettivi intercorrelati: 1 lo sviluppo negli studenti della capacita' di progettare la propria carriera formativa e di individuare delle strategie per affrontare l'impatto con la nuova organizzazione scolastica; 2 la promozione ed il recupero di "protagonismo" presso gli studenti attraverso attivita' e metodologie di approccio che consentano loro, da un lato di "reincentivare" le proprie opportunita' e, dall'altro, di acquisire la capacita' di scoprire, conoscere e valorizzare il contesto in cui vivono anche in chiave di proprio sviluppo come soggetti attivi del mercato del lavoro. Il processo orientativo che ne consegue concorre, in questa logica, al rinforzo di atteggiamenti imprenditivi ed autoimprenditoriali necessari per poter gestire con sufficiente autonomia gli scenari organizzativi e lavorativi emergenti. Destinatari dell'intervento sono gli istituti secondari di 2 grado interessati a realizzare azioni di prevenzione nei confronti del disagio e dell'abbandono scolastico e a favorire nei diplomati il processo di scelta del proprio futuro. 4.3.2 Descrizione e modalita' di realizzazione; Per attivare l'intervento nel 1 biennio delle scuole medie superiori si prevede di realizzare una sperimentazione che consenta di monitorare (a breve termine) la tenuta di azioni di verifica e rimotivazione alla scelta e di mettere a punto un "percorso" trasferibile ai docenti mediante iniziative formative. In parallelo si rende necessaria l'attivazione di una rete di sinergie atte a consentire la realizzazione di un follow-up e piu' in generale, di integrare le informazioni disponibili sul fenomeno dell'abbandono e sulle sue interconnessioni con le dinamiche del mondo del lavoro. L'intervento mirato alla scelta post-obbligo si configura come un percorso orientativo, rivolto a studenti del 4-5 anno, realizzato in collaborazione con gli insegnanti. Vanno individuate modalita' per un coinvolgimento significativo delle scuole e degli enti che operano nel sistema scolastico al fine di promuovere, oltre al perseguimento degli obiettivi orientativi, azioni di divulgazione e dibattito sui temi dell'orientamento e dell'abbandono scolastico. 4.4 Intervento: Moduli orientativi per diplomandi e diplomati. 4.4.1 Obiettivi e destinatari: I dati del mondo del lavoro regionale evidenziano una carenza di fig- ure professionali con qualifica medio/alta e, contemporaneamente, l'emergere di problemi connessi all'inserimento dei giovani in possesso dei c.d. diplomi "deboli". Gli interventi di orientamento per diplomandi e diplomati sono finalizzati a favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro mediante percorsi orientativi che consentano loro di "inventariare" le risorse del territorio e di valorizzare le competenze acquisite nel loro iter formativo. 4.4.2 Descrizione e modalita' di realizzazione: Destinatari dell'intervento sono i giovani diplomandi e diplomati che non possono o non hanno potuto usufruire di altre forme di intervento (per es. interventi nella scuola superiore). La logica dell'intervento fa riferimento ad un soggetto attivo che si orienta autonomamente nel rapporto con un interlocutore significativo (l'operatore di orientamento) in un clima di piccolo gruppo. In questo processo risulta fondamentale mettere a disposizione dei giovani le informazioni e gli strumenti necessari affinche' possano verificare la realizzabilita' della scelta che stanno maturando, valutare la carenza rispetto a proprie risorse, interessi, motivazioni, individuare eventuali opportunita' di riqualificazione e/o specializzazione e progettare azioni di ricerca attiva del lavoro. Si rende necessario, inoltre, realizzare collegamenti con altri servizi dell'Agenzia quali l'incontro domanda/offerta e le iniziative formative di 2 -3 livello. Intervento: Moduli orientativi per Drop-out scolastici. 5.1 Obiettivi e destinatari: Le opportunita' scolastiche e formative offerte dal contesto locale risultano difficilmente accessibili ad utenze deprivilegiate e "scoraggiate" dagli insuccesi scolastici. In carenza di un sufficiente ventaglio di offerte formative di prima qualificazione il destino di questi soggetti e' tutt'ora l'abbandono dell'iter scolastico e l'ingresso precoce nel mondo del lavoro in attivita' generalmente dequalificare, a tempo determinato o non regolamentare. Un progetto Drop-out puo' rappresentare una risposta significativa all'esigenza di qualificazione e/o acquisizione degli strumenti necessari per porsi sul mercato del lavoro con un progetto lavorativo. L'offerta formativa deve necessariamente integrarsi con azioni orientative finalizzate: - al rinforzo/recupero di conoscenze e abilita' di base; - alla conoscenza dei meccanismi che regolano il mercato del lavoro; - al recupero e alla valorizzazione di risorse e potenzialita' presenti nei soggetti in vista dell'elaborazione di un progetto formativo/lavorativo; - allo sviluppo di atteggiamenti e all'individuazione di strategie finalizzate a gestire l'impatto con organizzazioni "normate" (il corso, il luogo di lavoro). In questa logica l'azione orientativa deve intendersi come propedeutica e trasversale all'azione formativa. Si tratta di creare un luogo di apprendimento/sperimentazione che non ricalchi modelli precedentemente rifiutati (es. modello scolastico) in cui sia possibile coinvolgere i soggetti nell'affrontare compiti precisi e adeguati alle loro capacita'. In secondo luogo e' necessario garantire un supporto ai soggetti nel loro rapporto con la formazione al lavoro. Particolare attenzione va, inoltre, posta al momento dell'ingresso nel mondo del lavoro che puo' essere "preparato" mediante interventi ad hoc (es. stages orientativi, moduli di apprendimento di strategie di copyng ecc.). In sintesi non si tratta di utilizzare l'orientamento solo o prevalentemente in una prospettiva di recupero formativo e/o professionale ma anche e principalmente in una logica di prevenzione e supporto ai processi di costituzione di un'identita' sociale e professionale che deve potersi consolidare anche mediante un positivo inserimento nel mercato del lavoro. Progetto 2 - Alternanza tra scuola e lavoro 1) Finalita': Diffondere il significato e la funzione che l'alternanza assume nell'itinerario educativo e formativo degli studenti, in ordine alla loro transizione al lavoro e alla vita adulta. - Stimolare e realizzare l'integrazione tra sistema scolastico e formativo. - Diffondere momenti di raccordo sempre piu' stretto tra scuola e lavoro al fine di migliorare il prodotto del sistema formativo e la preparazione professionale dei giovani. - Individuare i principali problemi che i giovani incontrano nell'entrare in contatto con la cultura del lavoro, e prefigurare idonee strategie per la loro soluzione. 2) Riferimenti legislativi: Art. 5 legge regionale 17 febbraio 1989, n. 13 Legge regionale 5 maggio 1983 n. 28 3) Tipologia di interventi: 3.1 Stages per studenti della scuola media superiore. 3.2 Stages per studenti universitari. 3.1 Intervento: Stages per studenti della scuola media superiore. 3.1.1 Obiettivi e destinatari: a) Rafforzare la creazione del raccordo tra mondo del lavoro e mondo della scuola, che non puo' rimanere estemporaneo, ma deve essere assunto in toto dalla scuola, attraverso una piu' precisa conoscenza della realta' industriale, del mercato del lavoro, della organizzazione del lavoro nei suoi aspetti socio-tecnici e funzionali; b) avviare il processo di integrazione di giovani nel processo produttivo al fine di sperimentare, modificare, verificare nella pratica quanto appreso nella scuola, acquisire conoscenze relative all'intero ciclo lavorativo dell'azienda o del servizio nel quale sono inseriti e sperimentare varie funzioni e mansioni. 3.1.2 Descrizione: L'iniziativa degli stages aziendali estivi, e' rivolta a studenti di tutte le scuole medie superiori, frequentanti il penultimo anno e prevede l'inserimento dei giovani in strutture produttive per un periodo di quattro settimane, durante i mesi estivi. Durante questi mesi gli allievi sperimentano l'inserimento, in un reale contesto lavorativo, con finalita' ed obiettivi diversi a seconda della tipologia aziendale: orientativo - conoscitivo - applicativo. L'iniziativa e' promossa in collaborazione con le istituzioni scolastiche e sulla base di una precisa specificazione dei contenuti dei progetti di inserimento. I progetti devono, tenendo conto delle diversita' tipologiche delle scuole, essere coerenti coni contenuti del corso frequentato e devono concorrere al conseguimento degli obiettivi didattici complessivi dell'iter scolastico. Lo stage inteso come un periodo di permanenza in azienda si configura come momento di alternanza, solo se contrassegnato da un progetto didattico finalizzato. In questo contesto si situa la figura del docente con funzioni di "tutor" e di coordinatore di stage. In quest'ottica lo sforzo dell'Agenzia del lavoro e' orientato nel mettere a disposizione dei docenti una chiave di lettura per valorizzare le proprie esperienze di gestione degli stages e per innestare su di esse lo sviluppo di una serie di competenze utili ad aumentare l'efficacia dello stage stesso in rapporto al raggiungimento dei traguardi formativi finali da parte degli studenti. 3.2 Intervento: Stages per studenti universitari. 3.2.1 Obiettivi e destinatari: a) Rafforzare, a piu' alti livelli, la creazione del raccordo tra mondo della scuola e mondo della produzione; b) Avviare e/o rafforzare la collaborazione tra mondo accademico, strutture di ricerca e sistema produttivo; c) creare un maggior numero di risorse umane qualificate, elemento strategico in un contesto sempre piu' internazionale, per permettere alle imprese di aumentare e di recuperare capacita' competitive sui mercati e in differenti scenari economici; d) fornire ai futuri laureati una formazione piu' completa, all'altezza dei bisogni dello sviluppo economico della Valle D'Aosta inserita in un contesto europeo; e) far acquisire ai giovani specifiche capacita' tecnico/operative, coerenti con la figura professionale di riferimento e con i perequisiti posseduti al momento dell'inserimento, in un processo lavorativo reale. f) far comprendere ai giovani l'importanza della dimensione organizzativa nel definire concretamente la professionalita' richiesta. 3.2.2 Descrizione: L'iniziativa, rivolta a studenti universitari valdostani frequentanti tutte le facolta' e il penultimo anno accademico (in corso), ne prevede l'inserimento in realta' produttive valdostane e non, per un periodo variabile intercalato e compatibile con i rispettivi piani di sussidio. L'intervento sara' promosso dall'Agenzia del lavoro in collaborazione con le universita', in un'ottica di promozione e consolidamento di esperienze di alternanza rifacendosi ad alcune caratteristiche di fondo dello stage quali: - l'esperienza formativa realizzata in un contesto lavorativo; - l'inserimento organico nel percorso formativo piu' complessivo; - il raggiungimento di precisi traguardi di apprendimento da parte degli utenti in stretta relazione con le universita'. Progetto 3 - Formazione al lavoro 3.1 Azioni a favore dei giovani a bassa scolarita' a) Corsi di formazione per qualifiche di base b) Interventi orientativi, formativi e tirocini lavorativi; c) Attivita' di studio/ricerca e sperimentazione di modelli per la formazione di base e per il raccordo tra la formazione professionale e l'istruzione professionale ai diversi livelli degli iter formativi. 3.2 Azioni a favore dei giovani con media e alta scolarita'. a) Corsi di II livello per qualificati, diplomati e laureati; b) Moduli di specializzazione professionale per qualificati, diplomati, laureati; c) Borse di studio e ricerca per laureati e laureandi; d) Attivita' di studio/ricerca e sperimentazione di standard formativi innovativi e di modelli per la formazione di II e III livello. 3.3 Azioni a favore degli adulti in stato di disoccupazione/sottocupazione a) Corsi di formazione professionale per qualifiche di base b) Moduli di aggiornamento e tirocini lavorativi/formativi. 3.4 Azioni di formazione volte ad elevare le competenze professionali specialistiche e trasversali a) Corsi per professionalita' di difficile reperimento; b) Moduli formativi per competenze di base. Progetto 3 - Formazione al lavoro (iniziative a favore di soggetti in cerca di lavoro o in stato di disoccupazione e sottocupazione) 1) Finalita': Promuovere e favorire la transizione scuola lavoro dei giovani in collaborazione ed integrazione con i diversi attori sociali ed istituzionali (Scuole, Pubblica Amministrazione, Associazioni di categoria, Centri di formazione professionale). Tale finalita' a sua volta si distingue nei seguenti obiettivi generali: - offrire maggiori opportunita' e favorire l'inserimento lavorativo o il reinserimento scolastico dei giovani che hanno abbandonato la scuola (Drop-Out scolastici); - favorire il passaggio tra la scuola e il lavoro per i giovani giunti al termine del percorso di studio; - favorire l'inserimento od il reinserimento professionale di adulti in stato di disoccupazione, sottocupazione o alla ricerca di un lavoro; - promuovere l'acquisizione di competenze di base, trasversali alle figure professionali, utili a fronteggiare le nuove problematiche poste dal mercato del lavoro; - favorire l'incontro tra domanda e offerta realizzando la formazione di figure professionali di difficile reperimento sul mercato del lavoro. 2) Descrizione: Con il presente progetto si intendono realizzare interventi e sperimentazione azioni attraverso l'utilizzo di strumenti integrativi quali la formazione, il tirocinio, la borsa di studio, al fine di favorire l'accesso al mercato del lavoro ed elevare la professionalita' in un ottica sistematica di integrazione e raccodo tra i servizi formativi. 3) Riferimenti legislativi: Legge regionale 5 maggio 1983, n. 28 Art. 5 legge regionale 17 febbraio 1989, n. 13 4) Tipologia di interventi: 3.1. Azioni a favore dei giovani a bassa scolarita'; 3.2. Azioni a favore dei giovani con media e alta scolarita'; 3.3. Azioni a favore degli adulti in stato di disoccupazione e sottoccupazione; 3.4. Azioni di formazione volte ad elevare le competenze peofessionali specialistiche e trasversali. 3.1 Intervento: Azioni a favore dei giovani a bassa scolarita'. 3.1.1 Obiettivi e destinatari: Tali interventi sono rivolti per lo piu' a giovani che hanno precocemente abbandonato la scuola e che hanno difficolta' ad inserirsi in modo stabile nel mercato del lavoro. Essi hanno due ordini di finalita': offrire alcune opportunita' nel medio periodo; promuovere sul territorio un azione di integrazione, raccordo, potenziamento degli interventi di qualificazione di primo livello, nei diversi settori economici, anche attraverso l'analisi di fattibilita' e la sperimentazione di nuovi modelli e strumenti. Data la specificita' dell'utenza, tali azioni vanno ad integrarsi e a raccordarsi con gli interventi previsti per l'apprendistato artigiano, i contratti formazione lavoro e l'orientamento scolastico. 3.1.2 Descrizione e modalita' di realizzazione: a) Corsi di formazione per qualifiche di base: si prevedono corsi di formazione finalizzati alla qualificazione professionale, attraverso percorsi lunghi (cicli e moduli) nei diversi settori economici. I corsi della durata di norma di quattro cicli di 600 ore ciascuno sono strettamente collegati al conseguimento di una qualifica di base. b) Attivita' di studio/ricerca e sperimentazione modelli per la formazione di base e per il raccordo tra la formazione professionale e l'istruzione professionale ai diversi livelli degli iter formativi: l'Agenzia del Lavoro concorre a potenziare la formazione di base in Valle d'Aosta; in tale ottica promuove collaborazioni, accordi, convenzioni, con altri enti e organismi a tale compito deputati, al fine di interagire per costruire un sistema correlato ed integrato di opportunita' per i giovani a bassa scolarita', attraverso le seguenti modalita': - analisi di fattibilita' anche in collaborazione con altri Istituti, di corsi di prima qualifica nei diversi settori produttivi; - attivita' di studio e ricerca di modelli e strumenti per favorire il potenziamento dell'offerta di formazione con particolare riferimento alla sperimentazione di corsi di raccordo tra formazione professionale e istruzione professionale ai diversi livelli degli iter formativi; - analisi del fabbisogno formativo inteso come analisi dell'offerta formativa, dell'utenza e dell'offerta di lavoro al fine di mirare gli interventi. 3.2 Intervento: Azioni a favore dei giovani con media e alta scolarita'. 3.2.1 Obiettivi e destinatari: Le iniziative formative per qualificati, per diplomati e laureati sono finalizzate ad elevare il livello di professionalita' dei giovani specificatamente in funzione di attivita' professionali che richiedono l'impiego di moderne tecniche di gestione ed innovazione tecnologica di prodotto e di processo. 3.2.2 Descrizione e modalita' di realizzazione: a) Corsi di II e III livello per qualificati, diplomati e laureati: l'Agenzia del Lavoro predispone annualmente nel proprio piano di formazione professionale iniziative corsuali post qualifica, post di- ploma, post laurea in riferimento a significativi profili professionali che trovano riscontro nel mercato del lavoro locale. Pertanto si prevedono l'organizzazione di corsi di formazione professionale. Specifiche iniziative saranno rivolte ai cosidetti "diplomi deboli" per favorirne l'adeguamento alle professionalita' settoriali richieste od emergenti. b) Moduli di specializzazione professionale per qualificati, diplomati, laureati: per i qualificati, diplomati, laureati, possono essere organizzati corsi di durata media o breve, modulari, finalizzati all'acquisizione di competenze specialistiche. c) Borse di studio e ricerca per laureati e laureandi: 1. per i laureandi possono essere promosse, dall'Agenzia del Lavoro, esperienze di studio/ricerca finalizzate a supportare e sviluppare tesi di laurea su problematiche di interesse aziendale, dell'Amministrazione regionale, su tematiche comunitarie e su tematiche di politica attiva del lavoro; 2. per i laureati possono essere promosse dall'Agenzia del Lavoro esperienze di studio/ricerca o di analisi di fattibilita' su tematiche di interesse aziendale, dell'Amministrazione regionale, comunitarie e di politica attiva del lavoro; d) Attivita' di studio/ricerca e sperimentazione di standard formativi innovativi e di modelli per la formazione di II e III livello: l'Agenzia del Lavoro contribuisce a sviluppare la formazione di II e III livello attraverso lo studio/ricerca e la sperimentazione di iniziative corsuali specifiche, d'iniziative di supporto ai corsi secondari superiori, di sperimentazioni formative ed innovative, di iniziative promozionali di divulgazione attraverso il coinvolgimento di esperti esterni e con la stipula di apposite convenzioni con Universita', Istituti e Enti specializzati. 3.3 Intervento: Azioni a favore degli adulti in stato di disoccupazione e sottocupazione 3.3.1 Obiettivi e destinatari: Tale intervento si rivolge in generale agli adulti in stato di disoccupazione e in cerca di lavoro. Ha l'obiettivo di promuovere l'inserimento o il reinserimento professionale di tale fascia di utenza attraverso l'acquisizione di maggiori competenze professionali negli ambiti individuati e analizzati dall'Agenzia del Lavoro o per figure professionali richieste dalle aziende o dagli enti pubblici. 3.3.2 Descrizione e modalita' di realizzazione: Si prevedono corsi di formazione professionale, tirocini lavorativi formativi, moduli brevi e integrati di aggiornamento da attuare sulla base di ricerche, o su richiesta di imprese o enti pubblici, economici e non, con individuati sbocchi professionali al lavoro dipendente o autonomo. Tali iniziative andranno raccordate ed inte- grate con le altre azioni previste da questo stesso Piano, rivolte a tipologie di utenza quali, disoccupati di lungo periodo. a) Corsi di formazione professionale per qualifiche di base: l'Agenzia del Lavoro puo' progettare corsi di formazione professionale per qualifiche professionali di base della durata non superiore alle 600 ore. b) Moduli di aggiornamento e tirocini lavorativi formativi: possono essere organizzati moduli brevi e integrati di aggiornamenti e tirocini lavorativi e formativi presso aziende o enti pubblici ciascuno della durata non superiore alle 400 ore. 3.4 Intervento: Azioni di formazione volte ad elevare le competenze professionali specialistiche e trasversali 3.4.1 Obiettivi e destinatari: Tali azioni sono rivolte a tutti i soggetti che si offrono sul mercato del lavoro ed hanno l'obiettivo di elevare la professionalita' della forza lavoro in merito sia a competenze di tipo specialistico sia a competenze di base trasversali alle figure professionali utili per fronteggiare le richieste del mercato del lavoro. 3.4.2 Descrizione e modalita' di realizzazione: a) Corsi per professionalita' di difficile reperimento: L'Agenzia del Lavoro puo' progettare e/o attuare, iniziative form- ative per professionalita' carenti nel Mercato del lavoro locale, sulla base di ricerche, o su richieste di imprese o enti pubblici economici e non con individuati sbocchi occupazionali al lavoro dipendente e autonomo. Le iniziative formative possono prevedere oltre alla parte teorica ed applicativa anche un periodo di tirocinio in azienda. b) Moduli formativi per competenze di base: Al fine di garantire o accrescere alcune competenze di base a componente professionalizzante sono organizzati corsi brevi, modulari in aree specifiche collegati all'acquisizione di abilita' tecnologiche (es. corsi all'uso del Personal Computer) o di conoscenze specifiche (es. paghe e contributi), o di conoscenze a carattere culturale (es. lingue) o di abilita' socio relazionali leg- ate alla sfera degli atteggiamenti (es. la negoziazione) o di conoscenze specifiche a carattere organizzativo gestionale legate al sistema azienda e alle sue principali funzioni. I moduli formativi per competenze di base possono essere organizzati anche come propedeutici o complementari alle iniziative corsuali finalizzate al conseguimento della qualifica. Disposizioni attuative comuni ad a) e b): in relazione ad un elevato numero di iscrizioni e/o alla rilevante incidenza delle spese di acquisto di materiale di consumo, di stampa e fornitura del materiale didattico si puo' prevedere la partecipazione finanziaria dell'utente finale diversificata secondo la tipologia dell'iniziativa e l'entita' delle spese generali da sostenere. Progetto 4 - Formazione sul lavoro (iniziative a favore di giovani al primo inserimento lavorativo e a favore degli occupati stabili) 1) Finalita': - supportare il primo inserimento lavorativo dei giovani attraverso processi di alternanza lavoro-scuola e integrare la specificita' di particolari e diffusi istituti contrattuali arricchendone la competente formativa professionalizzante. - Promuovere negli occupati l'acquisizione di competenze professionali utili ad affrontare le trasformazioni tecnologiche e organizzative in un'ottica di formazione continua. 2) Descrizione: Il progetto intende sviluppare interventi formativi volti a favorire inserimenti professionali stabili e piu' qualificati. Inoltre intende contribuire a sostenere le trasformazioni del sistema produttivo, l'introduzione di nuove tecnologie, lo sviluppo di capacita' organizzative, la crescita di competenza professionali tecniche e specialistiche. 3) Riferimenti legislativi: Legge 19 gennaio 1955, n. 25 Legge Regionale 5 maggio 1983, n. 28 Legge 19 dicembre 1984, n. 863 Art. 5 e 6 della Legge Regionale 17 febbraio 1989, n. 13 4) Tipologia di interventi: 4.1 Azioni a favore degli apprendisti delle aziende artigiane. 4.2 Azioni a favore dei giovani assunti con contratto formazione e lavoro. 4.3 Azioni per favorire l'aggiornamento, la riqualificazione e la specializzazione degli occupati. 4.1 Intervento: Azioni a favore degli apprendisti delle aziende artigiane 4.1.1 Obiettivi e destinatari: Le attivita' formative sono rivolte agli apprendisti delle aziende artigiane e sono realizzate secondo le finalita' e le modalita' del progetto "L'apprendista come chance" elaborato e sperimentato dall'Agenzia del Lavoro, mirante ad offire un aggregato di competenza propedeutiche e trasversali all'esercizio della professionalita' e competenze specifiche relative al settore d'impiego. Gli interventi formativi sono finalizzati a: - stimolare a favorire la crescita professionale in soggetti che operando nel settore dell'artigianato potranno sviluppare anche l'opportunita' di attivarsi al lavoro autonomo; - offrire delle chances ai giovani apprendisti di acquisire ed accrescere competenze globali (teoriche, pratiche, imprenditive); - sviluppare la cultura della formazione nell'azienda artigiana valorizzando la formazione come investimento. 4.1.2 Descrizione e modalita' di realizzazione: a) Corso di base (primo anno), intersettoriale e finalizzato a rinforzare il livello cognitivo ed il livello degli atteggiamenti; obiettivo del primo anno e' quello di facilitare l'inserimento dell'apprendista nel contesto sociale ed istituzionale riguardante il mondo del lavoro. b) Corso di settore (secondo anno), mirante ad offrire competenze relative allo specifico settore d'impiego in riferimento alla base tecnologica, scientifica, operativa che supporta lo svolgimento dei compiti previsti nei diversi comparti produttivi. c) Corso di specializzazione (terzo anno), mirante a sviluppare le competenze di base della professionalita' in riferimento alle specificita' derivanti dai mutamenti dell'organizzazione del lavoro e dall'introduzione delle innovazioni tecnologiche. d) Percorsi formativi personalizzati: in alternativa o completamento dei corsi di settore e di specializzazione possono essere previsti e organizzati percorsi formativi personalizzati da realizzarsi direttamente in azienda, previo accordo tra la stessa e l'Agenzia del Lavoro, o da realizzarsi presso centri e istituti specializzati interni o esterni alla Valle d'Aosta. e) Attivita' di aggiornamento, studio/ricerca, sperimentazione: sono previste attivita' di aggiornamento, studio/ricerca, sperimentazione per migliorare il raccordo tra momento formativo esterno all'azienda e momento lavorativo interno dell'azienda, tra un anno formativo ed il successivo; per integrare le iniziative di orientamento precedenti la scelta lavorativa con quella di formazione che assumono a strategia l'alternanza scuola-lavoro; per migliorare le competenze psicopedagogiche degli operatori; per adeguare gli ambienti formativi alle specificita' e alle innovazioni di settore; per innovare i modelli delle iniziative di settore e di specializzazione; per approfondire la conoscenza dei processi produttivi e del lavoro nel settore dell'artigianato. 4.1.3 Disposizioni particolari: - I contributi pluriennali alle aziende artigiane che hanno usufruito dei benefici della legge regionale 58/89 sono garantiti dal presente piano. - alle aziende artigiane e' erogato annualmente in proporzione alle ore di frequenza un contributo ad un massimo di lire 3.000.000 (tre milioni) per anno formativo e per ciascun apprendista frequentante i corsi predisposti e organizzati dall'Agenzia del Lavoro a titolo di rimborso forfettario per le spese. - Le attivita' di cui al punto 4.1.2 d) sono da considerarsi gratuite, ma non comportano l'erogazione di un ulteriore contributo all'azienda. - La Giunta Regionale su proposta dell'Agenzia del Lavoro emana le modalita' per l'erogazione dei contributi. 4.2 Intervento: Azioni a favore dei giovani assunti con contratto di formazione e lavoro 4.2.1 Obiettivi e destinatari: Al fine di favorire l'inserimento lavorativo dei giovani assunti con contratto formazione-lavoro e di contribuire ad elevarne le competenze professionali, possono essere realizzati interventi formativi flessibili, modulari e di durata variabile tipologizzati in riferimento al livello di scolarita' ed alle qualifiche professionali d'impiego. Le proposte formative alle aziende ed ai giovani assunti sono avanzate in attuazione o ad integrazione del progetto approvato della Commissione regionale per l'Impiego e si caratterizzano come attivita' formative di alternanza lavoro-scuola realizzabili in toto o in parte all'interno dell'azienda e presso strutture formative extraziendali. Gli interventi formativi sono progettati, controllati e valutati dall'Agenzia del Lavoro e sono realizzati con la collaborazione eventuale delle aziende interessate. I costi della formazione extraproduttiva sono a carico dell'Amministrazione Regionale e le iniziative formative rientrano nel piano regionale annuale della formazione professionale. 4.2.2 Descrizione e modalita' di realizzazione: a) Interventi formativi per qualifiche di base aventi per progetto il conseguimento delle qualificazioni inquadrate nei due livelli immediatamente superiori al livello piu' basso previsto dal sistema classificatorio dei contratti collettivi di lavoro. Tali interventi informativi hanno durata non infriore alle 200 ore complessive, delle quali almeno 80 ore sono di formazione teorica extraproduttiva. Per ogni giovane impegnato nell'attivita' formativa puo' essere riconosciuto all'impresa a titolo di rimborso forfettario per le spese un contributo massimo di Lire 2.000.000 (due milioni) proporzionalmente al numero delle ore di effettiva presenza. b) Interventi formativi, per professionalita' medio alte aventi per oggetto il conseguimento di qualificazioni inquadrate nei livelli superiori al terzultimo del sistema classificatorio previsto dai contratti collettivi di lavoro. La durata complessiva non puo' essere inferiore alle 400 ore delle quali almeno 140 ore di formazione teorica extraproduttiva finalizzate all'acquisizione di conoscenze relative alle innovazioni tecnologiche. Per ogni giovane impegnato nell'attivita' formativa puo' essere riconosciuto all'impresa un contributo massimo di rimborso forfettario per le spese di Lire 3.000.000 (tre milioni) proporzionale al numero delle ore di effettiva presenza. c) Interventi formativi, per professionalita' elevate aventi per oggetto il conseguimento delle qualificazioni inquadrate nei livelli superiori al terzultimo del sistema classificatorio dai contratti collettivi di lavoro. La durata complessiva non puo' essere inferiore alle 600 ore, delle quali almeno 240 ore di formazione teorica extraproduttiva. Per ogni giovane impegnato nell'attivita' formativa puo' essere riconosciuto all'impresa un contributo massimo a titolo di rimborso forfettario per le spese di Lire 4.000.000 (quattro milioni) proporzionale al numero delle ore di effettiva presenza. d) Percorsi formativi di specializzazione anche personalizzati per qualifiche ad alto contenuto professionale o per qualifiche da attestare con specifiche certificazioni realizzabili in strutture formative extraziendali locali od esterne alla regione. La durata di tali interventi formativi e' legata alla fase temporale definita dal progetto formativo approvato dall'Agenzia del Lavoro. Il tale caso il costo dell'attivita' formativa e' sostenuto dall'Amministrazione Regionale fino ad un massimo dell'80% secondo la definizione ed i costi del progetto formativo elaborato dall'Agenzia del Lavoro. 4.3 Intervento: Azioni per favorire l'aggiornamento, la riqualificazione e la specializzazione degli occupati 4.3.1 Obiettivi e destinatari: L'Agenzia del Lavoro attua iniziative sperimentali di formazione professionale connesse ai processi di innovazione tecnologica o organizzativa nelle aziende valdostane rivolte a lavoratori occupati. Le iniziative formative sono considerate e progettate con il contributo delle associazioni di categoria e tengono conto delle richieste avanzate delle aziende interessate. Le azioni possono svilupparsi attraverso modalita' diverse e realizzarsi con corsi professionali, seminari monografici, moduli formativi brevi, studi e ricerche in riferimento a nuove professionalita' e a bisogni formativi specifici. Gli interventi sono rivolti a lavoratori autonomi e dipendenti inseriti ai vari livelli di professionalita' interessati a migliorare competenze direttamente collegate alla professione ed al ruolo organizzativo. Le iniziative a tipologia modulare, monografica possono interessare l'area tecnica, tecnologica, scientifica, economica, giuridica, amministrativa, fiscale, etc. Le iniziative sperimentali sono inserite nel piano regionale della formazione professionale. 4.3.2 Descrizione e modalita' di realizzazione: Nelle aree specialistiche riguardanti particolarmente le nuove tecnologie, il marketing, la gestione d'impresa, il controllo di gestione, la qualita' totale, lo sviluppo delle risorse umane, la sicurezza, le lingue straniere settoriali, l'Agenzia del lavoro organizza: a) Corsi professionali di specializzazione b) seminari monografici c) moduli formativi brevi Progetto 5 - Innovazione delle metodologie formative. 1) Finalita': - favorire la diffusione di metodologie e tecnologie formative per accrescere la cultura della formazione e per sviluppare processi di formazione continua; - potenziare le competenze degli operatori della formazione; - sviluppare la potenzialita' di servizio all'interno e all'esterno dell'Agenzia per la progettazione, la programmazione e per la valutazione degli interventi formativi; - attivare poli formativi sul territorio da elevare a centro dimostrativo di specifici settori produttivi; - migliorare la capacita' di programmazione e di gestione degli operatori dell'Agenzia del Lavoro in riferimento alla conduzione delle aziende formative. 2) Descrizione: Con il progetto si intendono realizzare studi-ricerca e sperimentazioni per migliorare la qualita' del servizio, con particolare riferimento all'analisi dei fabbisogni formativi, alla progettazione e alla valutazione degli interventi formativi, alla crescita professionale degli operatori della formazione. In coerenza con le finalita' generali contenute nella legge statale n. 429/89 - Piano innovazione della Formazione Professionale -, con le indicazioni espresse nel piano triennale regionale della F.P., con gli indirizzi della Comunita' Europea, l'Agenzia del Lavoro promuove interventi e azioni finalizzate al miglioramento della qualita' dell'attivita' di formazione professionale, sviluppa in collaborazione con il Servizio Studi, Programmazione e Formazione professionale i Progetti del piano di innovazione del sistema regionale e partecipa con altre regioni italiane ed europee a progetti, comunitari finalizzati a sperimentare nuove metodologie, e ad adeguare modelli formativi, tecnologie e materiali didattici a processi di formazione continua. 3) Riferimenti legislativi: Art. 5 e 6 Legge-Regionale 17 febbraio 1989, n. 13 Legge Regionale 5 maggio 1983, n. 28 Legge 12 novembre 1988, n. 492 4) Tipologia di interventi: 5.1 Azioni di sperimentazione ed innovazione formative attuate in collaborazione con altre regioni italiane ed europee. 5.2 Formazione e aggiornamento di operatori della Formazione Professionale. 5.3 Consulenza per la progettazione/valutazione degli interventi formativi. 5.4 Innovazione delle metodologie formative. 5.5 Miglioramento delle attivita' di programmazione e di gestione della formazione professionale. 5.1 Intervento: Azioni di sperimentazione ed innovazione formative attuate in collaborazione con altre regioni italiane ed europee 5.1.1 Obiettivi: Per accrescere la cultura della sperimentazione e dell'innovazione, per sviluppare coerentemente le politiche attive del lavoro, per adeguare gli interventi formativi allo sviluppo della professionalita', alla crescita delle capacita' imprenditice manageriali, per facilitare l'interscambio di esperienze, l'Agenzia del Lavoro partecipa a specifici programmi comunitari che favoriscono lo sviluppo di programmi di formazione in collaborazione con altre realta' nazionali ed europee. Al fine di favorire la diffusione di nuove metodologie e tecnologie formative partecipa a programmi di studio e ricerca con centri di ricerca italiani e stranieri. Particolare attenzione e' dedicata ai temi della qualita', della sicurezza, dell'innovazione tecnologica, della formazione a distanza. Le iniziative nazionali ed europee tendenti a creare poli formativi e centri di servizio dimostrativi per specifici settori produttivi rappresentano l'occasione per la diffusione della cultura della formazione e dell'innovazione nel mondo produttivo e lavorativo con particolare riferimento alle imprese di piccole dimensioni. Nello sviluppo triennale del Piano di politica del lavoro saranno sviluppate le seguenti prioritarie azioni: - iniziative formative a carattere transnazionale e interregionale con regioni dell'arco alpino; - partecipazione ai progetti comunitari che prevedono interscambio di esperienze; - analisi di fattibilita' per la diffusione dell'Open Learning; - ricerca e studio sulle politiche comunitarie e sulle fonti di finanziamento; Le iniziative possono attingere anche a fondi di Finanziamento della Comunita' Europea. 5.2 Intervento: Formazione e aggiornamento di operatori della formazione professionale 5.2.1 Obiettivi: La realizzazione del programma di formazione professionale dell'Agenzia del Lavoro richiede una qualificata professionalita' di tutti gli operatori della formazione. L'Agenzia del Lavoro si avvale, di norma, per la progettazione e la valutazione degli interventi formativi di proprie risorse interne, mentre per il coordinamento organizzativo e gestionale e per la realizzazione delle iniziative utilizza le collaborazioni di risorse umane esterne, individuali ed associate, competenti per aree disciplinari. Al fine di accrescere la cultura della progettualita', di favorire il collegamento e l'integrazione tra il sistema della formazione professionale tra il sistema della formazione professionale ed il mondo del lavoro, di migliorare la programmazione didattica, di qualificare le attivita' sperimentali, di migliorare l'utilizzo delle tecnologie e delle strumentazioni didattiche, l'Agenzia del Lavoro predispone, progetta ed attua specifici interventi di formazione, aggiornamento e specializzazione per gli operatori della formazione professionale con particolare riferimento ai docenti delle aree disciplinari, ai coordinatori didattici, ai coordinatori gestionali organizzativi, ai supervisori tutoriali degli stages e dei tirocini in azienda. Per quanto riguarda specificatamente l'attivita' di aggiornamento e di specializzazione sono individuate le seguenti aree tematiche: - sviluppo delle competenze professionali del formatore-docente negli aspetti metodologici della progettazione formativa e della programmazione didattica; - approfondimento delle competenze psicopedagogiche e della conoscenza delle teorie degli apprendimenti anche in riferimento all'utenza specifica; - potenziamento delle capacita' tecniche di gestione dell'aula, dei gruppi, dell'utilizzo di tecnologie educative; - accrescimento della cultura della valutazione. Per garantire una crescita professionale diffusa degli operatori collaboratori esterni dell'Agenzia del Lavoro verra' predisposto un apposito Piano di aggiornamento e specializzazione comprendente iniziative diverse e complementari attraverso l'organizzazione dei corsi, seminari, moduli formativi brevi e ricorrenti. 5.3 Intervento: Consulenza per la progettazione/valutazione degli interventi formativi 5.3.1 Obiettivi: Allo scopo di promuovere la realizzazione di iniziative di formazione professionale l'Agenzia del Lavoro svolge attivita' di consulenza per la progettazione e la valutazione di interventi formativi finalizzati all'occupazione, alla qualificazione, alla riqualificazione, all'aggiornamento e alla specializzazione, per soggetti pubblici e privati, ed in particolare in riferimento a: - iniziative formative promosse da servizi ed assessorati dell'Amministrazione Regionale e degli Enti locali territoriali; - iniziative formative proposte da imprese ed Enti pubblici economici, anche tramite loro consorsi. In particolare l'Agenzia del Lavoro svolge attivita' di: - consulenza alle aziende private operanti nel settore del terziario e dei servizi (area organizzativa - gestionale - amministrativa) e nel settore industriale (area tecnologico-produttiva); - consulenza a servizi operativi dell'Amministrazione Regionale e per il settore socio-assistenziale; - consulenza per iniziative formative di aggiornamento e specializzazione rivolte ad operatori della formazione. Per la realizzazione di interventi formativi propri o per conto di altri, l'Agenzia del Lavoro predisporra' un adeguato progetto per consolidare una struttura di erogazione degli interventi formativi con specifica attivita' nelle fasi di organizzazione e di realizzazione. L'organizzazione e la realizzazione dei progetti formativi necessitano di un'efficiente struttura specificatamente dedicata all'erogazione degli interventi da definire nel corso del triennio 1992-1994. 5.4 Intervento: Innovazione delle metodologie formative 5.4.1 Obiettivi: In coerenza con le finalita' generali contenute nella Legge Statale n. 492/89 - Piano innovazione della formazione Professionale -, sono promosse azioni di studio, analisi, ricerca e sperimentazione concorrenti a qualificare gli interventi di Formazione Professionale per: - arricchire la conoscenza dei fabbisogni formativi, della professionalita' e del lavoro definendo modelli, tecniche di rilevazioni e procedure; - costruire un sistema delle verifiche per arricchire e diffondere la cultura della valutazione; - migliorare le competenze professionali degli operatori della formazione professionale in particolare riferite alla progettazione formativa; 5.4.2 Descrizione e modalita' di realizzazione: a) Elaborazione di un modello di analisi della domanda di professionalita' e dei fabbisogni formativi. Al fine di collegare con maggior coerenza la progettazione formativa ai reali fabbisogni di professionalita' e verificare la congruenza e la coerenza tra le competenze professionali ed il ruolo professionale ricoperto in sede lavorativa si rende necessario conoscere sempre meglio e con continuita' il contesto entro il quale si esprime il fabbisogno formativo, la realta' lavorativa concreta in particolare per la dimensione delle modificazioni e delle innovazioni dei processi tecnologici del lavoro e dello sviluppo della professionalita'; In tale senso l'intervento prevede: - l'impostazione di uno studio di fattibilita' per la definizione di un impianto metodologico e per l'elaborazione di una metodologia di analisi applicabile a contesti differenti; - la sperimentazione e la messa a punto di un modello di analisi con l'individuazione degli indicatori di efficacia ed efficienza; - la specializzazione dei progettisti dell'Agenzia del Lavoro; - il confronto e lo scambio di esperienze con altri enti e istituzioni specializzati nazionali e comunitari; - la costituzione di un laboratorio interno e permanente per l'analisi e l'individuazione dei fabbisogni formativi. b) analisi e sperimentazione di modelli formativi innovativi. Al fine di: - promuovere all'interno dell'Agenzia del Lavoro l'acquisizione di una metodologia omogenea nella progettazione formativa in riferimento alle specificita' dei fabbisogni formativi; - favorire lo sviluppo delle professionalita' degli operatori della formazione professionale in merito a: - analisi fabbisogno formativo; - individuazione e progettazione interventi; - sperimentazione di modelli formativi innovativi; - strutturazione e sperimentazione di sistemi di valutazione. Strutturare una rete di supporto informativo-conoscitivo utile alle diverse fasi di realizzazione ed elaborazione di un intervento. L'attivita' prevista riguarda e comprende le seguenti azioni: - attivita' di studio e ricerca nell'ambito dell'analisi dei fabbisogni formativi ed in particolare nell'analisi delle figure professionali e nell'analisi del lavoro. - Attivita' di analisi e confronto di modelli formativi ed innovativi presenti in altre realta'. - Attivita' seminariali e di formazione rispetto ai temi della formazione professionale. - Sperimentazione all'interno delle singole iniziative di modelli e metodi per l'analisi del fabbisogno, la progettazione, la realizzazione e la valutazione degli interventi. Costituzione di un laboratorio sperimentale fondato su gruppi di lavoro coordinati, i quali avranno il compito di attivare le azioni sopra specificate. c) Elaborazione di modelli di valutazione e di verifica. Al fine di: - adeguare le competenze professionali degli operatori della formazione allo sviluppo del dibattito nazionale e comunitario sul tema della valutazione degli interventi formativi; - sviluppare un modello proprio generalizzato ed omogeneo applicabile alle iniziative gestite direttamente dall'Agenzia del Lavoro secondo le linee di indirizzo elaborate a livello regionale in attuazione del Piano Innovazione; - accrescere la cultura della valutazione tra gli operatori dell'Agenzia. Si realizzano le seguenti azioni: - definizione di un sistema integrato di verifiche rispetto a fasi ed ambiti diversi del processo formativo concernenti a: - valutazioni del progetto formativo (congruenza, efficacia, efficienza, coerenza in relazione ai bisogni formativi, obiettivi formativi, contenuti delle sperimentazioni didattiche); - valutazioni di processo (itinere); - valutazione degli apprendimenti; - valutazione del contesto formativo (consenso) - follow up (confronto tra cambiamenti attesi e risultati formativi, nel medio e lungo periodo). 5.5 Intervento: Miglioramento delle attivita' di programmazione e di gestione dell'attivita' di formazione professionale L'intervento prevede l'implementazione del modello informativo- gestionale e organizzativo per la programmazione e conduzione degli interventi formativi; esso e' realizzato secondo le finalita' del Pi- ano triennale regionale ed i progetti innovativi regionali (L. 492/89). 5.5.1 Obiettivi: - Definizione di un modello gestionale delle attivita' di Formazione Professionale; - definizione di procedure omogenee per la programmazione e la gestione delle iniziative; - elaborazione della modulistica adeguata per rendere operativo il processo dalla preventivazione al controllo; - aggiornamento degli operatori dell'Agenzia del Lavoro per rendere piu' efficace la capacita' di programmazione, e di pianificazione e di gestione degli interventi formativi. 5.5.2 Descrizione e modalita' di realizzazione: Al fine di definire il modello per le procedure e la gestione delle iniziative di formazione professionale dell'Agenzia del Lavoro si attuano le seguenti fasi di lavoro: - rilevamento delle procedure esistenti; - analisi delle indicazioni derivate dal sistema regionale (servizio studi e programmazione) e dai modelli del Fondo Sociale Europeo; - analisi organizzativa per rilevare i punti di criticita' nella gestione attuale ed individuare il modello organizzativo idoneo ad acquisire il modello gestionale in funzione dei vincoli inderogabili del sistema; - creazione dei presupposti organizzativi per la messa a punto del sistema gestionale-informativo; - formazione e aggiornamento degli operatori dell'Agenzia. Macro obiettivo 3: Riequilibrare il mercato del lavoro favorendo l'inserimento e/o reinserimento di soggetti appartenenti a fasce deboli Progetto 1 - Iniziative a favore di fasce marginali (disabili, detenuti ed ex-detenuti, ex tossicodipendenti, ex alcooldipendenti, extracomunitari, drop-out sociali) 1) Finalita': Con il presente progetto si intendono realizzare interventi sperimentali con diversi strumenti integrativi mirati a favorire l'accesso al mondo del lavoro da parte di persone poste - per diversi motivi - in situazioni di marginalita', in armonia con un piu' vasto disegno di integrazione sociale delle stesse. Tale finalita' generale si specifica in alcuni obiettivi: 1.1 favorire l'inserimento al lavoro di soggetti disabili fisici, psichici e/o sensoriali come pure di soggetti aventi caratteristiche di disagio sociale; 1.2 riabilitare al lavoro gli ex-tossicodipendenti e gli ex- alcooldipendenti; 1.3 reinserire nella vita sociale e lavorativa detenuti ed ex- detenuti; 1.4 migliorare la professionalita' e la vita di relazione dei drop- out sociali e degli immigrati extracomunitari. 2) Metodologia Generale: Il criterio portante l'intervento dell'Agenzia del Lavoro e' costituito dal significato riabilitativo e promozionale del lavoro. Riabilitativo, nel senso che il lavoro favorisce la delineazione di un'identita' matura, facendo leva sulle potenzialita' personali per stimolare una maggiore stima di se' ed una piu' accentuata e positiva apertura sociale. Promozionale, poiche' per mezzo di esso si permette la valorizzazione delle risorse umane, anche di quelle che incontrano maggiori ostacoli di integrazione sociale. Tutto cio' e' possibile non gia' "per decreto" o unicamente attraverso incentivi economici, ma attraverso l'offerta di servizi qualificati e mirati che siano in grado di motivare gli attori sociali agli obietti del progetto, e quindi di accompagnare adeguatamente ogni percorso individuale di inserimento, rinforzo e reinserimento delle persone nell'ambito di lavoro. Occorre pertanto una diversificazione delle metodologie da adottare a seconda dei differenti soggetti e delle situazioni di marginalita' cui sono interessati: a) si parla di inserimento per quelle persone che trovano difficolta' nel mondo del lavoro, non avendo potuto svolgere precedenti attivita' in tale ambito (es.: disabili, drop-out sociali, extracomunitari senza precedenti esperienze); b) la metodologia del sostegno/rilancio e' necessaria per coloro che, pur ricoprendo una posizione lavorativa, vivono in una condizione di particolare difficolta' a causa di situazioni personali o sociali intervenienti (tossicodipendenti, alcolisti, disabili, giovani a rischio di devianza); c) la metodologia del reinserimento si impone per coloro che, per motivi diversi, hanno subito un allontanamento dall'ambiente lavorativo (es. invalidi da traumi conseguiti in eta' di lavoro, ex tossico-dipendenti, ex alcoolisti, ex carcerati, extracomunitari con precedenti esperienze) e necessitano pertanto di un nuovo approccio al lavoro. Naturalmente, non ogni soggetto marginale presenta caratteristiche tali da potersi inserire in misura minimamente produttiva in un ambiente di lavoro e da sortire da tale esperienza esiti positivi sulla propria personalita'; cosi' pure non tutte le organizzazioni di lavoro possiedono requisiti tali da renderle idonee ad un inserimento lavorativo di soggetti marginali. Il metodo qui adottato indica i criteri del lato della domanda e dal lato dell'offerta che consentono la delineazione di un progetto potenzialmente positivo di inserimento lavorativo di fasce marginali. Infine, ogni progetto di inserimento lavorativo di fasce marginali non e' completo se non inserisce in un piu' ampio intervento di inserimento sociale, che sappia operare opportunamente sui legami familiari e comunitari, sulle relazioni sociali, sulle attivita' di espressione di tipo non lavorativo. Per questo il Progetto Marginalita' richiede una forte partnership con l'Ufficio Regionale del Lavoro e della Massima Occupazione (URLMO), l'Assessorato della Sanita' e Assistenza Sociale della Regione, con l'U.S.L., con il sistema scolastico e formativo, con gli Enti Locali, con le forze sociali, economiche, culturali e di volontariato. Gli strumenti previsti nel presente progetto consistono in un ventaglio di iniziative volte ad offrire servizi personalizzati alle diverse persone poste in situazione di marginalita'. Sono pertanto molteplici i percorsi possibili: formativo- professionale, tramite tirocinio, attraverso la cooperazione; infine e' possibile delineare percorsi di inserimento lavorativo, in particolari situazioni, ricorrendo agli strumenti del cantiere scuola e dei lavori socialmente utili, come previsto in altre parti del presente Piano. 3) Riferimenti legislativi: / Artt. 4-5-8 della legge regionale 17 febbraio 1989 n. 13 / Legge regionale 5 maggio 1985 n. 28 e successive modificazioni ed integrazioni / Legge regionale n. 54 dell'11 agosto 1981 / Legge-quadro n. 845/1978 sulla formazione professionale / Legge 482/68 sul collocamento obbligatorio / T.U. sulle tossicodipendenze n 302/90 / Legge 663/86 di riforma del sistema carcerario / Legge n. 39/90 / Legge n. 354/75 4) Tipologia interventi: 4.1) Servizio per la promozione dell'integrazione lavorativa di soggetti marginali La creazione di tale servizio si giustifica con la necessita' di motivare adeguatamente le imprese locali ad un atteggiamento maggiormente favorevole all'inserimento lavorativo dei soggetti marginali. Per raggiungere tale obiettivo occorre sviluppare un servizio mirato e personalizzato che sappia accompagnare adeguatamente l'inserimento lavorativo in modo da sortirne esiti positivi in termini di rafforzamento della personalita', assunzione di ruoli lavorativi e contributo alle finalita' dell'azienda. Il servizio e' centrato sull'azione di una nuova figura professionale: l'operatore dell'integrazione lavorativa. 4.2) Interventi formativi e 4.3) tirocini lavorativi per utenti in condizioni di marginalita', di disagio sociale Tali interventi rappresentano strumenti mirati e personalizzati volti a favorire l'approccio al mondo del lavoro delle seguenti categorie di persone: 4.3.1) di soggetti disabili segnalati inclusi i soggetti di cui alla legge regionale 11 agosto 1981, n. 54: a) dai competenti servizi; b) dall'URLMO ai sensi della legge 482; 4.3.2) di ex-tossicodipendenti ed ex-alcooldipendenti segnalati da competente servizio dell'U.S.L.; 4.3.3) di detenuti e di dismessi dal carcere; 4.3.4) di extracomunitari in possesso di una regolare autorizzazione a soggiornare in Valle d'Aosta; 4.3.5) di soggetti con problematiche di disagio sociale segnalati dai competenti servizi. I tirocini sono attivita' osservative-orientative, formative o di accompagnamento mirato al lavoro. Sono quindi solo in parte alternativi al percorso formativo strutturato e, precisamente nei casi in cui per motivi organizzativi o per variabili spazio-temporali la persona da formare e quindi ins- erire al lavoro non possa partecipare ai corsi di formazione. 4.4) Lavoro cooperativo e solidarieta' sociale Con questo intervento si intende valorizzare massimamente lo strumento del lavoro cooperativo, ed in particolare quello finalizzato alla solidarieta' sociale, per offrire alle persone in condizioni di marginalita' occasioni e risorse per un disegno di integrazione lavorativa e sociale. La cultura cooperativa - la' dove si esprime nel modo piu' pieno - si presta attivamente ad un disegno di accoglienza, socializzazione, formazione e valorizzazione lavorativa delle persone verso cui e' orientato il presente progetto. 4.5) Incentivi all'assunzione di soggetti marginali Per ogni rapporto di lavoro a tempo indeterminato instaurato con lavoratori disabili, ex-tossicodipendenti, ex alcoolisti, ex-detenuti sono previsti contributi di durata massima triennale per l'aggerimento dei costi di assunzione ed adattamento professionale secondo la modalita' e le entita' individuate nell'intervento 6 del presente progetto. 4.6) Impiego sperimentale di detenuti di semiliberta' o ammessi al lavoro esterno per lavori di pubblica utilita'. Tale intervento si propone di favorire l'inserimento sociale e lavorativo dei detenuti, nonche' di favorire il loro recupero attraverso l'impiego in opere e servizi di pubblica utilita', promossi d'intesa con gli Enti Locali, e da questi gestiti. 4.1 Intervento: Servizio per la promozione dell'integrazione lavorativa di soggetti marginali 4.1.1 Obiettivi e destinatari: Il servizio in oggetto rappresenta lo strumento piu' idoneo per sviluppare un approccio mirato e promozionale all'integrazione lavorativa di soggetti marginali. Esso opera in modo differenziato in riferimento alle diverse tipologie di soggetti, ed inoltre si sviluppa in modo conforme alle differenti realta' territoriali sub-regionali (comprensori). 4.1.2 Descrizione e modalita' di realizzazione: L'intervento si caratterizza per una logica di potenziamento ed accompagnamento del percorso di vita delle persone poste in stato di marginalita', con l'intento di migliorare la possibilita' di espressione e di protagonismo nel senso dell'integrazione. L'Agenzia propone ai diversi soggetti impegnati nello stesso campo un metodo collaborativo di lavoro, chiamandoli a concorrere alla realizzazione di interventi personalizzati alla luce di un "percorso- tipo" di passaggio dalla scuola o dall'inazione alla formazione ed al lavoro. Tale percorso si caratterizza come successione di diverse fasi: a) osservazione; b) orientamento; c) intervento formativo attuato mediante la frequenza ad un corso di formazione professionale, realizzato secondo la metodologia della modularita' e dell'alternanza formazione-lavoro, o con esperienze di socializzazione lavorativa, stages o tirocini realizzati in laboratorio o imprese, anche cooperative, sulla base di precisi protocolli che prevedevano la presenza di operatori e strumenti adeguati; d) integrazione nella comunita' sociale. Cio' puo' avvenire tramite azioni di associazioni, gruppi, singoli volontari anche in collaborazione con gli enti locali territoriali minori; e) inserimento lavorativo. Questa fase corrisponde alla competenza specififca degli operatori dell'Agenzia del lavoro. Questi agiscono attraverso un sistematica e continua ricerca di opportunita' lavorativa nel territorio di riferimento (mappatura aziendale); collaborano con l'equipe in particolare nella fase dell'orientamento, della formazione professionale e delle attivita' ad essa connesse. Al termine di queste ultime si prendono a carico delle persone, accompagnandole nella realta' di lavoro identificata in precedenza, operando sulla base di precisi protocolli operativi in collaborazione con i tutores aziendali. f) monitoraggio permanente degli inserimenti lavorativi effettuati. Per tale iniziativa e' necessaria la presenza di operatori specializzati. A questo scopo l'Agenzia promuove un corso di formazione per operatori dell'inserimento lavorativo, basato sulla metodologia dello studio-azione, ovvero della progressiva assunzione di responsabilita' operative nei contesti territoriali definiti. In parallelo all'attivita' operativa si punta alla costruzione di una banca dati sia sul lato della domanda disponibile ad accogliere soggetti marginali che sul lato dell'offerta. Una volta messa a punto, tale banca dati verra' assorbita dal progetto rilevazione e monitoraggio del mercato del lavoro. Il servizio puo' farsi carico, in via sperimentale, anche della fase di informazione, osservazione ed orientamento formativo-professionale relativo all'area dei soggetti marginali. Cio' e' reso necessario dalla particolarita' dell'ambito di intervento, e dalla necessita' di competenze specifiche. Una volta attivato, tale servizio potra' essere attribuito ai rispettivi interventi presenti nell'Agenzia. 4.1.3 Disposizioni attuative: Il progetto di creazione del servizio ha durata triennale. In un primo tempo l'obiettivo prioritario e' dato dalla realizzazione del corso di formazione per operatori dell'integrazione lavorativa, in parallelo al quale si operera' per creare le migliori condizioni di operativita' sui territori di intervento. Questi saranno in un primo tempo circoscritti alla base Valle, per meglio corrispondere alla natura sperimentale dell'intervento. Successivamente l'azione si estendera' su tutto il territorio della Valle. L'ambito di intervento piu' rilevante e' indubbiamente quello dell'handicap, ovvero la condizione di marginalita' che vede un maggior numero di persone coinvolte. Ma gli operatori saranno ben presto coinvolti anche sulle altre fig- ure di marginalita' previste nel presente progetto. In tal modo, dopo un'opportuna verifica, sara' possibile superare la fase sperimentale, portare queste iniziative ad una gestione consolidata. 4.2 Intervento: Interventi formativi per utenti in condizioni di marginalita' e di disagio sociale 4.2.1 Obiettivi e destinatari: La metodologia promozionale adottata dal presente progetto prevede da un lato un'attenta selezione attitudinale delle persone interessate all'integrazione lavorativa e dall'altro una ricerca intensiva delle posizioni di lavoro piu' conformi alle loro caratteristiche. Ma la compatibilita' della domanda e dell'offerta in molti casi e' solo potenziale: e' quindi necessario un attento e rigoroso intervento formativo volto a portare sia le persone hadicappate che soggetti portatori di disagio sociale (definiti anche drop-out sociali) a standard minimi di formazione (in termini di contenuti, abilita' e comportamenti). Cio' e' possibile attraverso corsi di formazione professionale che possono seguire una metodologia sia di gruppo che individuale. I destinatari sono: / soggetti disabili con percentuale di invalidita' superiore al 66% segnalati dai competenti servizi ai sensi della legge regionale 11 agosto 1981, n. 54; / soggetti disabili con percentuale di invalidita' superiore al 45% segnalati dai competenti servizi; / invalidi civili iscritti alle liste di collocamento obbligatorio (legge 482/68) con invalidita' superiore al 45%; / ex alcoolisti ed ex tossicodipendenti segnalati dall'U.S.L.; / detenuti e dimessi dal carcere; / lavoratori extracomunitari in possesso di una regolare autorizzazione a soggiornare in Valle d'Aosta; / giovani in situazione di disagio sociale, che si evidenzia nell'indisponibilita' verso esperienze scolastiche e nella difficolta' ad inserirsi in maniera stabile nel mondo del lavoro segnalati dai competenti servizi. 4.2.2 Descrizione e modalita' di realizzazione: Gli interventi formativi sono effettuati secondo modalita', durata e metodologia coerenti alle specifiche esigenze dell'utente considerato. Essi hanno una strutturazione modulare, e presentano un'alta personalizzazione del metodo didattico. Occorre distinguere tra diversi approcci formativi, ognuno specificato da un particolare tipo di problema degli allievi: a) corso strutturato, di durata massima di sei moduli (di 600 ore ciascuno) per i soggetti che necessitano di un approccio graduale e con tempi lenti per l'acquisizione di conoscenze, abilita' e comportamenti minimali per poter operare in un ambiente di lavoro; b) corso breve, della durata massima di due moduli (ognuno di 600 ore), realizzato con forte carattere di alternanza e secondo la metodologia del "compito reale"; c) inserimento in iniziative formative ordinarie, con un servizio di sostegno e di accompagnamento rivolto ad allievi che necessitano unicamente di uno specifico ausilio; d) crediti formativi, ovvero percorsi di formazione individuali, composti da moduli differenti, svolti nelle modalita' piu' varie, purche' delineanti un disegno armonico compiuto; e) qualora vi siano sbocchi occupazionali per invalidi civili di cui alla legge 482/68, puo' essere svolta un'attivita' formativa/addestrativa nel posto di lavoro, anche individuale, precedente all'assunzione e non superiore ai 12 mesi. 4.2.3 Disposizioni attuative: Per le attivita' sopra indicate l'Agenzia del Lavoro si avvale di differenti soluzioni: a) strutture formative pubbliche o private di imprese o loro consorzi anche operanti in ambito extra-regionale od extra-nazionale; b) strutture che erogano servizi di istruzione professionale presenti nel territorio della Valle; c) all'interno delle proprie strutture; 4.3 Intervento: Tirocini aziendali individualizzati 4.3.1 Obiettivi e destinatari: Con tale intervento si intende dare sostegno a quelle persone (portatori di handicap, soggetti con esperienze di detenzione, alcoolismo, tossicodipendenza o con problemi psichiatrici, disagiati sociali), per le quali non e' necessario effettuare corsi di formazione, o che hanno svolto attivita' di formazione di base non concretizzatesi in un inserimento lavorativo. Si intende quindi facilitare l'incontro tra i soggetti in questione e il mondo del lavoro puntando ad una approccio mirato e personalizzato. 4.3.2 Descrizione e modalita' di realizzazione: Il tirocinio costituisce un'esperienza di esclusivo addestramento professionale nel luogo di lavoro ed e' sostenuto, ove necessario, da momenti di formazione teorica. Lo strumento del tirocinio e' inteso con tre diverse accezioni: 1. tirocinio di osservazione e di orientamento che dovrebbe permettere di capire le potenzialita' e le disposizioni del soggetto (durata massima: 8 mesi); 2. tirocinio formativo volto all'acquisizione di conoscenze; abilita' e comportamenti che abilitino la persona all'esercizio dell'attivita' lavorativa, anche in forma di ripresa e mantenimento di capacita' apprese in precedenti rapporti di lavoro o tirocini che hanno avuto un'interruzione (durata massima: 18 mesi); 3. tirocinio di inserimento graduale nel mondo del lavoro (durata massima: 10 mesi). Per i portatori di handicap piu' gravi ed altri soggetti similari si potranno prevedere tirocini graduati con obiettivi diversi e che possono essere integrati fra di loro. La durata complessiva massima dei tirocini e' di 3 anni. 4.3.3 Disposizioni attuative: Con riferimento agli invalidi civili con invalidita' supriore al 45%, potra' essere promossa tra azienda e Commissione Regionale per l'Impiego una deliberazione ai sensi dell'articolo 25 per la concessione della chiamata nominativa. La Regione sostiene la spesa derivante dalla presenza della persona nell'ambiente di lavoro mediante: - corresponsione al tirocinante di una borsa di tirocinio; - rimborso spese al tirocinante e copertura del costo di trasporto, mensa, indumenti di lavoro; - copertura assicurativa Inail e RLT; - copertura di eventuali costi di insegnamento, addestramento, tutor- ing, supervisione dell'addestramento, anche tramite la collaborazione di esperti esterni. 4.4 Invervento: Lavoro cooperativo e solidarieta' sociale 4.4.1 Obiettivi e destinatari: La cooperazione, sia di lavoro che di solidarieta' sociale, rappresenta uno strumento privilegiato di orientamento, socializzazione, formazione, terapia ed inserimento lavorativo per soggetti posti in situazione di marginalita', in forza della cultura mutualistica che ne informa l'organizzazione e l'operativita'. L'obiettivo del presente intervento e' delineare una rete stabile e dinamica di collaborazioni tra Agenzia del Lavoro e mondo cooperativo al fine di consentire al maggior numero di persone cui questo progetto si riferisce di avvalersi efficacemente di tale risorsa. 4.4.2 Descrizione e modalita' di realizzazione: Il rapporto di collaborazione che si intende sviluppare con il mondo cooperativo prende la definzione di alcune tipologie di strumenti conformi agli obiettivi del presente progetto, e precisamente: a) osservazione ed orientamento: cio' e' possibile in quelle cooper- ative nelle quali siano presenti laboratori centrati sulla manualita' e sul principio dell'autonomia personale. Inoltre e' necessaria la presenza di almeno un tutor opportunamente formato a tale compito; b) moduli di formazione sul lavoro (stages, tirocini) e di socializzazione lavorativa: e' necessario che i lavoratori siano realmente finalizzati ad attivita' produttive e quindi presentino criteri organizzativi rigorosi (e' percio' preferibile, la cooperazione di produzione e lavoro). Inoltre e' essenziale una capacita' formativa da parte degli operatori e dei tutor. c) inserimenti lavorativi: occorre in questo caso privilegiare le co- operative di produzione e lavoro, ovvero situazioni nelle quali il soggetto in condizione (o a rischio) di marginalita' sia affiancato ad un operatore esperto, che svolge normalmente compiti finalizzati alla realizzazione di prodotti o servizi "di mercato". 4.4.3 Disposizioni attuative: Gli obiettivi relativi al presente intervento si realizzeranno attraverso l'elaborazione di protocolli di collaborazione con il mondo della cooperazione, coinvolgendo sia le Centrali cooperative che le singole organizzazioni. Tali protocolli dovranno prevedere: a) i criteri di affidabilita' dell'impresa cooperativa; b) la tipologia degli strumenti attivabili; c) le caratteristiche sia dell'organizzazione che del personale coinvolto in tali iniziative; d) i criteri di valutazione; e) i parametri finanziari della collaborazione. 4.5 Intervento: Incentivi all'assunzione di soggetti marginali 4.5.1 Obiettivi e destinatari: Il presente intervento intende agevolare l'assunzione di soggetti marginali (portatori di handicap con invalidita' superiore al 45% ad esclusione dei soggetti segnalati dai competenti servizi dell'Assessorato alla Sanita' ed Assistenza Sociale in base alla legge 11.08.1981 n. 54, ex tossicodipendenti, ex alcoolisti, ex detenuti), i quali presentano difficolta' nell'accesso al lavoro. Tali incentivi hanno lo scopo di alleggerire i costi di inserimento e di adattamento e sono differenziati nell'ammontare e nella durata in relazione al grado di difficolta' nell'inserimento al lavoro dei soggetti coinvolti. 4.5.2 Descrizione: L'intervento si concretizza nella concessione di contributi per l'assunzione a tempo indeterminato, anche a part-time, dei soggetti indicati ai punti successivi. 4.5.3 Modalita' di realizzazione: Per ogni rapporto di lavoro a tempo indeterminato instaurato dai datori di lavoro operanti nella Regione, con lavoratori residenti nella Regione Valle d'Aosta (salvo diverse disposizioni di legge) ed appartenenti alle categorie sotto indicate, puo' essere concesso un contributo determinato nel modo seguente: a) Contributi all'assunzione di disabili fisici, psichici e sensoriali: - con eta' inferiore a 25 anni: * alla fine del 1 anno L. 8.000.000 * alla fine del 1 anno L. 6.000.000 * alla fine del 3 anno L. 4.000.000 - con eta' superiore ai 25 anni e invalidita' compresa tra il 46 ed il 66%: * alla fine del 1 anno L. 10.000.000 * alla fine del 2 anno L. 8.000.000 * alla fine del 3 anno L. 6.000.000 - con eta' superiore a 25 anni e invalidita' superiore al 66% (ad esclusione dei soggetti inseriti dalla legge regionale 11 agosto 1981 n. 54 e successive modificazioni): * alla fine del 1 anno L. 12.000.000 * alla fine del 2 anno L. 10.000.000 * alla fine del 3 anno L. 8.000.000 b) contributi per ex alcoolisti, ex tossicodipendenti: - con eta' inferiore a 29 anni: * alla fine del 1 anno L. 7.000.000 * alla fine del 2 anno L. 5.000.000 - con eta' superiore a 29 anni: * alla fine del 1 anno L. 9.000.000 * alla fine del 2 anno L. 7.000.000 c) contributi per ex detenuti: * alla fine del 1 anno L. 4.000.000 4.6 Intervento: Impiego sperimentale di detenuti in semiliberta' o ammessi al lavoro esterno per lavori di pubblica utilita'. 4.6.1 Obiettivi e destinatari: Il presente intervento, a carattere sperimentale, e' finalizzato a favorire l'inserimento sociale e lavorativo dei detenuti attraverso il loro impiego in opere e servizi di pubblica utilita' attraverso gli strumenti della "semiliberta'" e del "lavoro all'esterno". 4.6.2 Modalita' di realizzazione: I Comuni e le Comunita' Montane interessati ad attuare la sprimentazione presentano all'Agenzia del Lavoro progetti che prevedano l'esclusivo impiego esterno in opere e servizi di interesse sociale. La Giunta Regionale, d'intesa con l'amministrazione penitenziaria e con quella giudiziaria, determina i progetti da attuare con priorita' tra quelli presentati. Descrizione: 1. Ogni progetto dovra' contenere: a) la descrizione dell'attivita' ed eventuali caratteristiche professionli richieste ai partecipanti: b) il numero di soggetti che si intendono utilizzare; c) le modalita' organizzative dell'attivita'; d) la durata dell'attivita' prevista per ciascun progetto, che dovra', come durata, essere compresa tra i 3 e i 9 mesi; e) il preventivo finanziario 2. La responsabilita' della gestione dei progetti fa capo agli Enti locali proponenti che dovranno incaricare personale proprio per la guida ed il controllo dell'attuazione dell'attivita' prevista. 3. a) I detenuti da impiegare nei progetti sono individuati, per ciascun progetto, dall'amministrazione penitenziaria, tenendo conto delle eventuali professionalita' richieste dall'Ente locale proponente in relazione all'attivita' da svolgere. b) La partecipazione di ciascun detenuto al progetto deve essere preceduta da un dichiarazione di consenso dell'interessato, rilasciata alla Amministrazione penitenziaria. Tale dichiarazione comporta l'obbligo di partecipazione assidua ed efficace a tutte le attivita' previste dal progetto, eccettuato il caso di leggittimo impedimento. c) Il venire meno alla condizione di detenuto comporta la decadenza della partecipazione al progetto. Analoga decadenza puo' essere disposta in qualsiasi momento dall'Amministrazione penitenziaria, autonomamente o su motivata richiesta dell'Ente locale proponente. d) L'impiego di detenuti nei progetti, in considerazione delle esclusive finalita' sociali, non comporta instaurazione di rapporto di lavoro. e) Nella determinazione del costo del progetto, l'attivita' lavorativa viene valutata nella misura prevista dall'art. 22 della legge 26 luglio 1975, n. 354 e successive modifiche ed integrazioni. Si assume come contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento, ai sensi del richiamato art. 22, quello dei lavoratori dipendenti dagli Enti locali. f) Per quanto concerne il trattamento assicurativo, previdenziale ed assistenziale, si applicano le disposizioni dell'articolo 20 della succitata legge. Gli oneri relativi sono corrisposti dagli Enti locali committenti alla Amministrazione penitenziaria che provvede ai versamenti di legge. g) I costi relativi alla manodopera ed agli oneri indiretti, sono a carico dell'Amministrazione Regionale che provvede a trasferire agli Enti locali le relative somme, per il 50% come anticipazione all'avvio del progetto ed il resto al termine del progetto, su presentazione del relativo rendiconto economico, accompagnato da una relazione sull'attuazione della sperimentazione. Copia della relazione viene trasmessa dalla Giunta Regionale al Ministero di Grazia e Giustizia. h) Eventuali altri costi del progetto sono a carico dell'Ente locale proponente. i) Per quanto non previsto dalla presente legge, trovano applicazione le disposizioni dell'ordinamento penitenziario e del relativo regolamento di esecuzione. Disposizioni particolari di progetto: Per favorire l'armonizzazione tra integrazione lavorativa ed integrazione sociale, gli operatori che seguono le iniziative a favore delle fasce marginali (Progetto Marginalita') ricercano il massimo coordinamento con altre azioni che la Regione Valle d'Aosta ha attivato, o attivera', in favore: 1) degli stessi soggetti marginali; 2) del volontariato; 3) delle cooperative di solidarieta' sociale. In particolare tale coordinamento dovra' essere ricercato con i servizi dei seguenti organismi: 1) Assessorato regionale della Sanita' ed Assistenza Sociale; 2) Pubblica Istruzione; 3) Unita' Sanitaria Locale. Il presente progetto potra' farsi carico, anche tramite l'affidamento di incarichi a consulenti esterni, dell'assistenza alle aziende per lo studio e la individuazione di soluzioni organizzative ed ergonomiche allo scopo di facilitare l'inserimento di lavoratori di cui al presente progetto. L'agenzia del Lavoro potra' rimborsare, nella misura massima di L. 5.000.000, ai datori di lavori privati i costi sostenuti per l'adattamento del posto di lavoro al fine di favorire l'inserimento di soggetti di cui al presente progetto. Il contributo verra' concesso, sulla base di accordo preliminare con gli operatori dell'Agenzia, ad assunzione avvenuta e previa presentazione di documentazione relativa di spesa sostenuta. Progetto 2 - Realizzazione di iniziative a favore di fasce deboli 1) Finalita': Agevolare il reinserimento nell'attivita' lavorativa delle fasce deboli del mercato del lavoro e in particolare disoccupati, di lunga durata, licenziati, cassaintegrati e lavoratori in lista di mobilita'. 2) Riferimenti legislativi: Art. 8 della legge regionale 17 febbraio 1989, n. 13. 3) Tipologia di interventi: 3.1 attivita' di formazione e riqualificazione professionale; 3.2 impiego temporaneo di lavoratori in opere e servizi di pubblica utilita'; 3.3 orientamento per l'ingresso e il reingresso della forza lavoro femminile; 3.4 incentivi alle aziende per favorire l'assunzione. 3.1 Intervento: Attivita' di formazione e riqualificazione professionale. 3.1.1 Obiettivi e destinatari: a) operare per sostenere il reiserimento lavorativo di personale in possesso di una professionalita' per lo piu' obsoleta o comunque non rispondente ai nuovi sbocchi occupazionali; b) facilitare le eventuali riconversioni professionali in tempi brevi e favorire l'opportunita' di riadattare le competenze professionali pregresse; c) favorire il reinserimento nelle realta' produttive della forza lavoro eccedente o in mobilita'. 3.1.2 Descrizione L'attivita' di formazione e riqualificazione prevede: - corsi di formazione di base volti a preparare le premesse culturali e professionali per un successivo reinserimento lavorativo; - iniziative formative finalizzate a precisi spazi occupazionali e professionali, che prevedano eventuali periodi di formazione sul lavoro o di tirocini aziendali; - tirocini formativi individuali di reinserimento lavorativo per lavoratori posti in lista di mobilita' o posti in Cassa integrazione guadagni, della durata massima di 3 mesi. Le aziende richiedenti sono tenute a presentare un progetto di professionalizzazione in cui siano indicati uno o piu' tutors aziendali a sostegno del processo di reinserimento lavorativo. 3.2 Intervento: Impiego temporaneo di lavoratori in opere e servizi di pubblica utilita'. 3.2.1 Obiettivi: Impiegare temporaneamente lavoratori ammessi all'intervento straordinario della cassa integrazione guadagni o posti in mobilita', in opere e servizi di pubblica utilita' anche tramite la realizzazione di cantieri scuola d'intesa e in collaborazione con gli assessorati regionali competenti. 3.2.2 Descrizione e modalita' di realizzazione: Concessione di contributi per l'attuazione di opere o servizi di pubblica utilita'. Sono principalmente considerate socialmente utili le attivita' attinenti i seguenti campi: - ecologico, manutenzione e/o sistemazione di sentieri di montagna costruzione e/o manutenzione di aree verdi attrezzate e/o di interesse turistico; - iniziative di carattere culturale; - lavori amministrativi eccezionali; - servizi alle persone, alle famiglie e alle Comunita', di carattere eccezionale e non previsti da specifiche leggi in materia socio- assistenziale; - servizi di protezione civile. I Comuni e le Comunita' Montane possono presentare all'Agenzia del lavoro progetti per la realizzazione di opere o servizi di pubblica utilita' mediante l'impiego di lavoratori appartenenti alle categorie sopra indicate. Per i progetti approvati puo' essere erogato un contributo pari al 90% delle spese sostenute per la realizzazione delle opere e servizi di pubblica utilita', ivi compresi il vitto e il trasporto dei lavoratori. Possono essere rimborsati inoltre agli Enti locali le spese assunte per l'applicazione dell'articolo 1/bis della legge 24 luglio 1981, n. 390 con riferimento all'articolo 6, comma 4 della legge 23 luglio 1991, n. 223. 3.3 Intervento: Attivita' di orientamento e di formazione per l'ingresso e il reingresso della forza lavoro femminile. 3.3.1 Obiettivi: a) Far acquisire la consapevolezza delle proprie risorse, nonche' dei vincoli e delle opportunita' presenti sul territorio; b) Favorire la definizione di progetti individuali di inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro; c) supportare l'inserimento lavorativo, o il reinserimento, attraverso ulteriori momenti orientativi individualizzati, oppure attraverso interventi di formazione o riqualificazione professionale. Gli interventi sono rivolti a donne di eta' superiore a 29 anni, disoccupate di lunga durata, che si presentano per la prima volta sul mercato del lavoro o si ripresentano sul mercato del lavoro dopo un'assenza superiore a 24 mesi. 3.3.2 Descrizione e modalita' di realizzazione: Gli obiettivi previsti possono essere raggiunti attraverso: - attivazione di iniziative di orientamento e sostegno consulenziale di gruppo, finalizzati alla predisposizione di un progetto professionalizzante avvalendosi della metodologia gia' utilizzata nei corsi "Retravailler"; - attivazione di un servizio di orientamento individualizzato; - istituzione di brevi e flessibili corsi di formazione professionale e di riqualificazione, sulla base delle esigenze del mercato del lavoro e del progetto professionale predisposto dall'utente nella prima fase di orientamento. 3.4 Intervento: Incentivi alle aziende per favorire l'assunzione di soggetti appartenenti a fasce deboli. 3.4.1 Obiettivo: Agevolare l'assunzione dei soggetti che presentano maggiori difficolta' nell'accesso al lavoro allegerendo i costi di inserimento ed adattamento. 3.4.2 Descrizione e modalita' di realizzazione: Concessione di contributi per l'assunzione a tempo indeterminato, anche part-time, dei soggetti indicati ai punti successivi. I contributi sono differenziati nell'ammontare in relazione al grado di difficolta' nell'inserimento al lavoro dei soggetti coinvolti. Per ogni rapporto instaurato dal datore di lavoro, operante nella regione, con lavoratori residenti nella regione Valle d'Aosta ed appartenenti alle categorie sotto indicate, puo' essere concesso un contributo determinato nel modo seguente: a) contributi all'assunzione di lavoratori disoccupati da piu' di 12 mesi e di lavoratori licenziati per riduzione del personale o per cessazione di attivita' produttiva con un rapporto continuativo di lavoro presso l'ultimo datore di lavoro di almeno 12 mesi: - lavoratori con eta' compresa tra i 29 e i 40 anni: Contributo complessivo: Maschi: L. 14.000.000 - Femmine: L. 16.000.000 - lavoratori con eta' superiore ai 40 anni: Contributo complessivo: Maschi: L. 18.000.000 - Femmine: L. 20.000.000 b) contributi all'assunzione di lavoratori ammessi all'intervento della cassa integrazione guadagni: - lavoratori con eta' compresa tra i 29 e i 40 anni: Contributo complessivo: Maschi: L. 10.000.000 - Femmine: L. 12.000.000 - lavoratori con eta' superiore ai 40 anni: Contributo complessivo: Maschi: L. 14.000.000 - Femmine: L. 16.000.000 c) contributi all'assuzione di lavoratori collocati in mobilita': - lavoratori con eta' compresa tra i 29 e i 40 anni: Contributo complessivo: Maschi: L. 12.000.000 - Femmine: L. 14.000.000 - lavoratori con eta' superiore ai 40 anni: Contributo complessivo: Maschi: L. 16.000.000 - Femmine: L. 18.000.000 Nel caso di assunzione di lavoratori di cui ai punti precedenti in attuazione di accordi sindacali e/o di convenzioni con la Regione che prevedono programmi di assunzione con l'indicazione del numero e delle tipologie dei soggetti interessati, il contributo e' maggiorato del 20%. b) Contributi all'assunzione a tempo parziale, per un tempo non inferiore alle 20 ore settimanali o ai sei mesi annui e con contratto a tempo indeterminato di disoccupati da parte di imprese appartenenti al settore terziario privato: - disoccupati da almeno 12 mesi. Contributo per due anni pari al 30% del costo complessivo del lavoro se maschi e pari al 40% se femmine; - disoccupati da almeno 3 mesi. Contributo per due anni pari al 15% del costo complessivo del lavoro se maschi e pari al 20% se femmine. 3.4.3 Disposizioni attuative: I datori di lavoro devono presentare all'Agenzia del lavoro entro 60 giorni dalla data di assunzione, un progetto che espliciti l'intenzione dell'impresa di avvalersi degli interventi sopra indicati, individui i tempi e le modalita' delle assunzioni, il numero e la tipologia dei lavoratori coinvolti. Macro obiettivo 4 Promuovere e sostenere il lavoro autonomo 1) Finalita': a) Favorire la concezione e la realizzazione di idee imprenditoriali che in assenza di misure ad hoc non avrebbero possibilita' di emergere; b) favorire l'avvio, il consolidamento e lo sviluppo di attivita' di lavoro autonomo, di piccola imprenditoria, di lavoro associato anche in forma cooperativa promossi da soggetti in situazione di debolezza nel cercare un percorso occupazionale tramite l'autoimpiego; c) migliorare la situazione occupazionale attuale. 2) Riferimenti legislativi: Art. 9 della legge regionale 17 febbraio 1989, n. 13. 3) Tipologia di interventi: 3.1 Consulenza ed assistenza all'avvio e alla gestione di impresa. 3.2 Formazione. 3.3 Azioni di sostegno alla nuova imprenditorialita'. 3.4 Azioni di sostegno alla costituzione e all'avvio di nuove cooper- ative. 3.1 Intervento: Consulenza ed assistenza all'avvio e alla gestione di impresa. 3.1.1 Obiettivi e destinatari: a) Rendere noti tutti i possibili percorsi di valorizzazione professionale e personale nell'ambito del lavoro autonomo riducendo il rischio che una parte della popolazione non riesca a sviluppare tutte le proprie potenzialita' pur disponendo in latenza dei presupposti per avviare un'attivita' imprenditoriale. b) Guidare i lavoratori interessati nella messa a punto di analisi e valutazione della propria idea imprenditoriale. c) Fornire informazioni e indicazioni che rendano piu' agibile il percorso di costituzione e gestione di impresa. 3.1.2 Descrizione: Il servizio offre un'azione di consulenza rivolta a imprenditori o a potenziali imprenditori, diretta ad evidenziare i fattori critici di successo che caratterizzano l'iniziativa imprenditoriale, a fornire consigli ed apporti professionali finalizzati a risolvere problemi di ordine tecnico, finanziario, commerciale ecc., che l'imprenditore deve affrontare, ad offrire le informazioni rispetto alle iniziative che a livello regionale e per mezzo dell'Agenzia vengono promosse per consentire una gestione di impresa agevolata. 3.2 Intervento: Formazione. 3.2.1 Obiettivi e destinatari a) Fare emergere e promuovere la creativita' imprenditoriale. b) Guidare all'analisi del proprio profilo imprenditoriale. c) Fornire conoscenze e capacita' in merito alla previsione e gestione di un'impresa. d) Fornire ai neo imprenditori le informazioni e gli strumenti necessari alla messa a punto del proprio piano di impresa e al controllo di gestione. e) Consapevolizzare i neo imprenditori del significato del lavorare in proprio promuovendo l'interiorizzazione di una metodologia di analisi/diagnosi finalizzata alla soluzione dei problemi. L'utenza di questi interventi formativi e' rappresentata da studenti e potenziali imprenditori. 3.2.2 Descrizione: L'intervento consiste nel proporre momenti formativi che consentano di visualizzare e razionalizzare il percorso imprenditoriale al fine di renderlo una delle alternative concrete e disponibili. Inoltre l'intervento prevede corsi di formazione rivolti a neo imprenditori con l'obiettivo di fornire una preparazione molto pratica, spendibile sui molteplici aspetti che il conduttore di una piccola azienda e' utile che padroneggi con sicurezza. 3.3 Intervento: Azioni di sostegno alla nuova imprenditorialita': 3.3.1 Obiettivi e destinatari: Promuovere e sostenere, mediante l'erogazione di contributi e servizi reali, l'avvio di nuove iniziative di lavoro autonomo o di piccola impresa da parte di: a) persone poste in mobilita'; b) persone ammesse all'intervento straordinario della cassa integrazione guadagni da almeno 3 mesi; c) persone di eta' superiore ai 29 anni disoccupate da almeno 6 mesi; d) persone di eta' superiore ai 29 anni licenziate per cessazione di attivita' produttiva o riduzione di personale con rapporto continuativo di lavoro presso l'ultimo datore di lavoro di almeno 12 mesi. 3.3.2 Descrizione: Promozione di nuove attivita' imprenditoriali mediante l'erogazione di contributi e servizi reali. A seguito di presentazione di uno specifico progetto possono essere concessi contributi relativi a: a) Spese per la preparazione e definizione di progetti di fattibilita'. Il contributo e' pari all'80% del costo ed in ogni caso non potra' superare l'importo di L. 5.000.000 b) Spese per l'avvio di attivita' e sostegno al reddito. Il contributo e' stabilito: in L. 12.000.000 per i maschi in L. 14.000.000 per le femmine. Il 50% del contributo deve essere comprovato da spese ammissibili sostenute. c) Consulenze: L'Agenzia del Lavoro, entro due anni dalla data di avvio attivita', eroga consulenze relative all'organizzazione del lavoro, produzione e marketing, avvalendosi di esperti, per un ammontare massimo di L. 5.000.000. d) Premio per la validita' dell'idea. Qualora non siano previsti contributi in base al precedente punto 3.3.1, puo' essere concesso su proposta di un Comitato di valutazione, un premio per la validita' dell'idea pari a L. 8.000.000, a favore dell'avvio di attivita' in base a progetti presentati da giovani di eta' compresa tra i 18 e i 29 anni. Per accedere ai benefici previsti alla lettera d) i progetti sono sottoposti al vaglio di un Comitato di valutazione composto da un responsabile dell'Agenzia del lavoro, e da esperti in economia aziendale e organizzazione di impresa in numero massimo di 4. Il Comitato valuta i progetti negli aspetti economico finanziari ed occupazionali, nonche' negli aspetti innovativi ed esprime proprio parere al Comitato di gestione. I finanziamenti sono erogati "una tantum" e sono cumulabili con gli interventi previsti a favore delle categorie dei lavoratori autonomi e dei piccoli imprenditori dalla legge regionale 30 dicembre 1982, n. 101, recante costituzione di fondi di rotazione per l'artigianato, il commercio e la cooperazione, e successive modificazioni ed integrazioni, con esclusione, per 2 anni, dei benefici di cui alla legge regionale 6 giugno 1977, n. 41, recante provvidenze a favore dell'artigianato e successive modificazioni ed integrazioni. 3.3.3 Disposizioni attuative Per ottenere i benefici previsti gli interessati devono presentare un progetto sulla base di uno schema tipo predisposto dall'Agenzia del lavoro, nel quale siano stati specificati le attivita' intraprese, i costi previsti per l'avvio, il numero dei lavoratori e la relativa tipologia, le eventuali esigenze di assistenza, consulenza, e formazione professionale. 3.4 Intervento: Azioni di sostegno alla costituzione e all'avvio di nuove cooper- ative. 3.4.1 Obiettivi e destinatari: Promuovere e sostenere l'avvio di cooperative di produzione e lavoro, di servizio ed agricole, formate da almeno il 40% di soci lavoratori appartenenti alle seguenti tipologie: a) persone poste in mobilita'; b) persone ammesse all'intervento straordinario della cassa integrazione guadagni da almeno 3 mesi; c) persone disoccupate da almeno 6 mesi; d) persone licenziate per riduzione di personale o per cessazione di attivita' produttiva con un rapporto continuativo di lavoro presso l'ultimo datore di lavoro di almeno 12 mesi. 3.4.2 Riferimenti legislativi: Art. 10 legge regionale 17 febbraio 1989, n. 13. 3.4.3 Descrizione: Sostegno alla costituzione ed all'avvio di cooperative mediante l'erogazione di contributi e di servizi reali. A seguito di presentazione di uno specifico progetto di costituzione ed avvio della nuova impresa cooperativa possono essere concessi contributi relativi a: 1) spese per la preparazione e definizione di progetti di fattibilita'; il contributo e' pari al 90% ed, in ogni caso, non puo' superare l'importo massimo di L. 15.000.000; 2) spese di avvio dell'attivita'; il contributo e' pari all'80% delle spese ammissibili e viene concesso nella misura massima di L. 10.000.000 per ogni socio lavoratore appartenente alle categorie privilegiate, e comunque per un importo massimo non superiore a L. 60.000.000 elevabile nel caso di cooperative di produzione e lavoro nel settore industriale a L. 90.000.000. 3) Spese relative a consulenze per organizzazione del lavoro, produzione, marketing, finanza, ricerca e sviluppo; per un importo pari: - al 95% delle spese per il primo anno; - al 75% delle spese per il secondo anno; - al 50% delle spese per il terzo anno; e comunque fino al limite massimo di L. 15.000.000 annui; I contributi sono erogati "una tantum" e sono cumulabili con gli interventi previsti a favore della cooperazione della legge regionale 30 dicembre 1982, n. 101, e successive modificazioni, recante sostituzione di fondi di rotazione per l'artigianato, il commercio e la cooperazione, con l'esclusione dei benefici di cui agli articoli 5 e 7 della legge regionale 17 agosto 1987, n. 80, recante interventi a favore della cooperazione. 3.4.4 Disposizioni attuative: Per ottenere i benefici sopra previsti, gli interessati devono presentare un progetto, sulla base di uno schema tipo predisposto dall'Agenzia del lavoro, nel quale siano specificati l'attivita' da intraprendere, i costi previsti per l'avvio, il numero dei lavoratori e la relativa tipologia, le eventuali esigenze di assistenza, consulenza e formazione professionale. 92R0472 REGOLAMENTO REGIONALE 27 gennaio 1992, n. 1. Modifiche al regolamento interno per il servizio economato, demanio e patrimonio, approvato dal Consiglio regionale in data 6 aprile 1962 e successive modificazioni. (Pubblicato nel Bollettino ufficiale della regione Valle d'Aosta n. 6 del 4 febbraio 1992) IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE PROMULGA le seguenti norme regolamentari: Art. 1. 1. I limiti di importo previsti dal regolamento per il servizio economato, demanio e patrimonio, approvato con regolamento regionale 6 aprile 1962, come modificato dai regolamenti regionali 27 febbraio 1979 e 25 febbraio 1982, n. 2, sono raddoppiati. Il presente regolamento sara' pubblicato nel Bollettino ufficiale della Regione. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Aosta, 27 gennaio 1992 BONDAZ 92R0327 BONDAZ