IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Visto l'art. 20 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286;
  Considerato  che  con  decreto  del  Presidente  del  Consiglio dei
Ministri  del 12 maggio 1999 sono state adottate misure straordinarie
di  protezione  umanitaria in favore di persone provenienti dall'area
balcanica  ed  in  particolare  dal  Kosovo  in  relazione alla crisi
bellica che ha coinvolto quei territori nei primi mesi del 1999;
  Considerato   che,   a  seguito  della  cessazione  del  conflitto,
la maggior  parte dei profughi ha fatto volontario rientro nelle zone
di  residenza  o  provenienza,  ma che alcuni di detti stranieri sono
ancora  presenti  sul  territorio nazionale con permesso di soggiorno
rilasciato per motivi di protezione temporanea;
  Considerata  l'impossibilita'  per  molti  di  essi di rientrare in
quelle  zone  a  causa  di carenze alloggiative, scarse condizioni di
sicurezza  e avverse condizioni climatiche dovute all'attuale periodo
invernale;
  Considerata pertanto la necessita' di prorogare la protezione a suo
tempo concordata a tali stranieri anche in relazione alle indicazioni
dell'Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati;
  Ritenuto  necessario  definire linee di intervento per un programma
coordinato   di  rimpatrio  assistito  da  iniziare  nella  primavera
prossima;
  Sentiti  i  Ministri degli affari esteri, dell'interno, del tesoro,
del  bilancio  e della programmazione economica e per la solidarieta'
sociale;
                              Decreta:
                               Art. 1.
      Proroga del termine delle misure di protezione umanitaria
  1. I  permessi  di  soggiorno  rilasciati  a norma dell'art. 2, del
decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 maggio 1999 sono
prorogati,  per  i  destinatari dello stesso decreto tuttora presenti
nel territorio dello Stato, fino al 30 giugno 2000.
  2.  Sono  fatte salve le disposizioni del decreto di cui al comma 1
compatibili  con  la  proroga  disposta  dal  presente  decreto,  ivi
comprese, se necessarie, quelle relative all'attivita' di accoglienza
e assistenza.