(all. 5 - art. 1)
                                                           Allegato A
ISTRUZIONI PER IL CALCOLO DEL RISCHIO DI POSIZIONE GENERICO
                         SU TITOLI DI DEBITO
                   1. Metodo basato sulla scadenza
Il  processo di determinazione dei requisito patrimoniale connesso al
rischio  di  posizione  per  i  titoli di debito consta di dieci fasi
distinte, di seguito indicate.
I FASE. Calcolo della posizione netta relativa a ciascuna emissione
Con  riferimento  a  ciascuna  emissione di titoli, la banca potrebbe
presentare le seguenti posizioni, in bilancio e fuori bilancio:
I.1 Titoli di proprieta'
posizioni lunghe
posizioni corte
I.2 Operazioni fuori bilancio
I.2.1 Contratti derivati con titolo sottostante:
posizioni lunghe
posizioni corte
I.2.2 Contratti derivati senza titolo sottostante:
posizioni lunghe
posizioni corte
I.2.3 Altre operazioni fuori bilancio:
posizioni lunghe
posizioni corte
I.3 Totale portafoglio non immobilizzato
posizioni lunghe
posizioni corte
Per  il  calcolo  della  posizione  netta  di  ciascuna  emissione si
applicano i seguenti criteri convenzionali:
a)  in  primo  luogo,  si  compensano  le  posizioni di segno opposto
appartenenti alla medesima categoria di operazioni sopra indicate;
b)   qualora,  effettuata  la  compensazione  di  cui  al  punto  a),
sussistano  interno  della categoria 2) ("operazioni fuori bilancio")
posizioni  di  segno  opposto,  queste  vengono  tra  loro compensate
attribuendo il residuo alla tipologia che presenta il maggiore valore
assoluto;
c)   qualora,  effettuata  la  compensazione  di  cui  al  punto  b),
sussistano posizioni di segno opposto nelle due categorie 1) ("titoli
di  proprieta'")  e 2) ("operazioni fuori bilancio"), si procede alla
loro compensazione attribuendo il residuo alla categoria che presenta
il maggiore valore assoluto.
II  FASE:  Attribuzione  delle  posizioni  nette  relative a ciascuna
emissione nelle fasce temporali pertinenti e loro ponderazione
II.1  In  relazione alla vita residua si procede alla attribuzione di
ogni  posizione  netta  (46)  in una delle fasce temporali di seguito
indicate.
Sono  previste tredici fasce per i titoli di debito con cedola pari o
superiore  al  3  per  cento; quindici fasce per titoli di debito con
cedola inferiore al 3 per cento.
II.2  All'interno  di  ciascuna  fascia,  si  esegue  la  somma delle
posizioni  nette  lunghe  e  delle  posizioni  nette corte al fine di
ottenere la posizione lunga e la posizione corta della fascia.
II.3   Le  posizioni  lunghe  e  corte  di  ciascuna  fascia  vengono
singolarmente ponderate per il relativo fattore di ponderazione.
Tabella 1: Metodo basato sulla scadenza: fasce temporali e fattori di
ponderazione

===================================================================
Fasce temporali di scadenza                 Fattori di ponderazione
===================================================================
Zone
        cedola pari o superiore al 3%           misura   misura
                                                piena    ridotta
-------------------------------------------------------------------
           fino a 1 mese                         0%        0%

        da oltre 1 mese fino a 3 mesi           0,20%     0,13%

zona 1  da oltre 3 mesi fino a 6 mesi           0,40%     0,27%

        da oltre 6 mesi fino a 1 anno           0,70%     0,47%
-------------------------------------------------------------------
        da oltre 1 anno fino a 2 anni           1,25%     0,83%

zona 2  da oltre 2 anni fino a 3 anni           1,75%     1,17%

        da oltre 3 anni fino 4 anni             2,25%     1,50%
-------------------------------------------------------------------
        da oltre 4 anni fino a 5 anni           2,75%     1,83%

        da oltre 5 anni fino a 7 anni           3,25%     2,17%

        da oltre 7 anni fino a 10 anni          3,75%     2,50%

zona 3  da oltre 10 anni fino a 15 anni         4,50%     3,00%

        da oltre 15 anni fino a 20 anni         5,25%     3,50%

        oltre 20 anni                           6,00%     4,00%
===================================================================
Fasce temporali di scadenza                 Fattori di ponderazione
===================================================================
Zone
        cedola inferiore al 3%                  misura   misura
                                                piena    ridotta
-------------------------------------------------------------------
              fino a 1 mese                       0%        0%

        da oltre 1 mese fino a 3 mesi            0,20%     0,13%

zona 1  da oltre 3 mesi fino a 6 mesi            0,40%     0,27%

        da oltre 6 mesi fino a 1 anno            0,70%     0,47%
-------------------------------------------------------------------
        da oltre 1 anno fino a 1,9 anni          1,25%     0,83%

zona 2  da oltre 1,9 anni fino a 2,8 anni        1,75%     1,17%

        da oltre 2,8 anni fino a 3,6 anni        2,25%     1,50%
-------------------------------------------------------------------
        da oltre 3,6 anni fino a 4,3 anni        2,75%     1,83%

        da oltre 4,3 anni fino a 5,7 anni        3,25%     2,17%

        da oltre 5,7 anni fino a 7,3 anni        3,75%     2,50%
zona 3
        da oltre 7,3 anni fino a 9,3 anni        4,50%     3,00%

        da oltre 9,3 anni fino a 10,6 anni       5,25%     3,50%

        da oltre 10,6 anni fino a 12 anni        6,00%     4,00%

        da oltre 12 anni fino a 20 anni          8,00%     5,33%

              oltre 20 anni                     12,50%     8,33%
-------------------------------------------------------------------
(46) Quest'ultima determinata sempre per ciascuna singola emissione.
III FASE: Compensazione all'interno di una stessa fascia
Con riferimento a ciascuna fascia temporale, si compensa la posizione
ponderata lunga con la posizione ponderata corta.
La  posizione ponderata, lunga o corta, di importo minore costituisce
la "posizione ponderata compensata" della fascia.
La  differenza  fra le due posizioni rappresenta invece la "posizione
ponderata residua (lunga o corta)" della fascia.
IV  FASE:  Calcolo  della  copertura  patrimoniale  per  le posizioni
compensate all'interno di una stessa fascia
Il   primo   dei  requisiti  patrimoniali  richiesti  e'  determinato
applicando  un "fattore di non compensabilita' verticale", pari al 10
per  cento,  alla  somma  delle  posizioni  ponderate  compensate  di
ciascuna fascia (47).
V FASE: Compensazione all'interno di una stessa zona
Per ogni zona si sommano tutte le "posizioni ponderate residue" delle
fasce  appartenenti  alla  medesima  zona  che presentano il medesimo
segno  algebrico  casi  da  calcolare  la  "posizione ponderata corta
totale" e la "posizione ponderata corta totale" di ciascuna zona.
La  posizione  di minore importo tra le due costituisce la "posizione
ponderata compensata" della zona.
La differenza tra le due posizioni costituisce, invece, la "posizione
ponderata residua (lunga o corta)" della zona.
VI  FASE:  Calcolo  della  copertura  patrimoniale  per  le posizioni
compensate all'interno di una stessa zona
Il  secondo  dei  requisiti  patrimoniali  richiesti  e'  determinato
applicando  i  "fattori  di  non compensabilita" - cfr. Tabella 2 del
presente Allegato - alle "posizioni ponderate compensate" di ciascuna
zona e sommando, conseguentemente, i 3 ammontari cosi' ottenuti.
(47)  Se,  ad  esempio,  in  una data fascia temporale la somma delle
posizioni  ponderate  lunghe  e'  di  100  milioni  e  la somma delle
posizione  ponderate  corte  e'  di  90  milioni,  la  quota  di  non
compensabilita'  verticale  per  quella  fascia  e' pari al 10% di 90
milioni, ossia 9 milioni.
VII FASE: Compensazione tra zone diverse
Si  esegue  la  compensazione  tra  le  "posizioni ponderate residue"
appartenenti  alle  3  zone diverse, confrontando la situazione della
zona  1  con  quella  della  zona  2  e  il relativo risultato con la
situazione della zona 3.
In  particolare,  dal  confronto  della  zona 1 con la zona 2 possono
aversi due casi:
le  "posizioni ponderate residue" della zona 1 e della zona 2 sono di
segno opposto;
le  "posizioni  ponderate  residue"  della zona 1 e della zona 2 sono
dello stesso segno.
VII.1  Nel primo caso, si compensano le "posizioni ponderate residue"
della zona 1 e della zona 2.
La  "posizione  ponderata  residua"  di importo minore rappresenta la
"posizione ponderata compensata" tra la zona 1 e la zona 2.
La  differenza  tra  le  due posizioni ("posizione ponderata residua"
delle  zone  1  e  2)  va  convenzionalmente imputata alla zona 1 o 2
avente la "posizione ponderata residua" di maggiore importo in valore
assoluto.
Qualora quest'ultima differenza e la posizione della zona 3:
-  siano  del medesimo segno, la loro somma costituisce la "posizione
ponderata residua finale";
-  siano  di segno opposto, il minore di tali valori e' la "posizione
ponderata  compensata"  tra  la  zona 1 e la zona 3 oppure "posizione
ponderata  compensata"  tra  la  zona 2 e la zona 3, a seconda che la
"posizione  ponderata  residua" delle zone 1 e 2 sia stata attribuita
rispettivamente  alla  zona 1 o alla zona 2. La differenza tra le due
posizioni   rappresenta,  invece,  la  "posizione  ponderata  residua
finale".
VII.2  Nel secondo caso, in presenza di "posizioni ponderate residue"
delle  zone  1  e  2  aventi  medesimo segno, occorre distinguere due
ulteriori casi:
-  qualora  anche  la  "posizione  ponderata  residua"  della  zona 3
presenti  lo  stesso  segno,  la  somma  delle  "posizioni  ponderate
residue"  delle  tre zone costituisce la "posizione ponderata residua
finale";
-  qualora,  invece,  la  "posizione  ponderata residua" della zona 3
presenti segno contrario a quello delle zone 1 e 2, occorre procedere
in primo luogo alla compensazione delle "posizioni ponderate residue"
delle zone 2 e 3.
La  posizione  residua  di  importo  minore rappresenta la "posizione
ponderata compensata" tra le zone 2 e 3.
La  differenza  tra le due posizioni, denominata "posizione ponderata
residua"  delle  zone  2 e 3, va convenzionalmente imputata alla zona
avente la "posizione ponderata residua" di maggiore importo in valore
assoluto. Qualora quest'ultima posizione:
a)  sia  imputata  alla  zona  3  e presenti pertanto segno opposto a
quelle  della zona 1, il minore di tali valori e' definito "posizione
ponderata  compensata"  tra  le  zone 1 e 3. La differenza tra le due
posizioni   costituisce,  invece,  la  "posizione  ponderata  residua
finale";
b) sia imputata alla zona 2 e presenti pertanto segno uguale a quello
della  zona  1,  la  somma  delle  due  "posizioni ponderate residue"
costituisce la "posizione ponderata residua finale".
VIII  FASE:  Calcolo  della  copertura  patrimoniale per le posizioni
compensate tra zone diverse
Il   terzo   dei  requisiti  patrimoniali  richiesti  e'  determinato
applicando  i  pertinenti fattori di non compensabilita'" - riportati
nella  Tabella  2  del  presente Allegato - alle "posizioni ponderate
compensate" tra le 3 zone e sommando, conseguentemente, i 3 ammontari
cosi' ottenuti.
IX FASE: Calcolo della copertura patrimoniale per le posizioni finali
non compensate
Il  quarto e ultimo requisito patrimoniale richiesto dalla disciplina
e'   quello   della  completa  copertura  patrimoniale  (100%)  della
"posizione ponderata residua finale" determinata secondo le modalita'
precedentemente illustrate.
IX FASE. Calcolo del requisito patrimoniale complessivo
Il  calcolo del requisito patrimoniale complessivo e' pari alla somma
dei quattro requisiti previsti, nell'ordine, alle precedenti fasi IV,
VI, VIII e IX.
Tabella 2: Fattori di non compensabilita' orizzontale
=====================================================================
         |    Fascia    |              |   Fra zone   |Fra le zone 1
Zone (48)|  temporale   |Entro la zona |  adiacenti   |     e 3
=====================================================================
         |da 0 a 1 mese |              |              |
---------------------------------------------------------------------
         |              | 40% (misura  |              |
         |da 1 a 3 mesi |    piena)    |              |
---------------------------------------------------------------------
         |              | 30% (misura  |              |
 zona 1  |da 3 a 6 mesi |   ridotta)   |              |
---------------------------------------------------------------------
         |da 6 a 12 mesi|              |              |
---------------------------------------------------------------------
         |              |              | 40% (misura  |
         |              |              |    piena)    |
---------------------------------------------------------------------
         |              |              | 30% (misura  |
         |              |              |   ridotta)   |
---------------------------------------------------------------------
         |da 1 a 2 anni |              |              |
---------------------------------------------------------------------
         |              | 30% (misura  |              | 150%(misura
 Zona 2  |da 2 a 3 anni |    piena)    |              |    piena)
---------------------------------------------------------------------
         |              | 20% (misura  |              | 100% (misura
         |da 3 a 4 anni |   ridotta)   |              |   ridotta)
---------------------------------------------------------------------
         |              |              | 40% (misura  |
         |              |              |    piena)    |
---------------------------------------------------------------------
         |              |              | 30% (misura  |
         |da 4 a 5 anni |              |   ridotta)   |
---------------------------------------------------------------------
         |da 5 a 7 anni |              |              |
---------------------------------------------------------------------
         |              | 30% (misura  |              |
         |da 7 a 10 anni|    piena)    |              |
---------------------------------------------------------------------
         |  da 10 a 15  | 20% (misura  |              |
         |     anni     |   ridotta)   |              |
---------------------------------------------------------------------
         |  da 15 a 20  |              |              |
 zona 3  |     anni     |              |              |
---------------------------------------------------------------------
         |oltre 20 anni |              |              |
sx=-;
(48)  Le  zone per i titoli con cedola inferiore al 3% sono da 0 a 12
mesi, da 1 a 3,6 anni e oltre 3,6 anni.
2. Metodo basato sulla durata finanziaria (duration)
Ai  fini della determinazione del requisito patrimoniale a fronte del
rischio  generico  su  titoli  di debito con il metodo della duration
occorre procedere secondo i seguenti punti:
1) calcolare la durata finanziaria modificata di ciascuno strumento e
ripartirle  nello  scadenzario  articolato  in  15  fasce  temporali,
indicato nella Tabella 3 del presente Allegato;
2)   moltiplicare   tale   importo   per  gli  specifici  fattori  di
ponderazione  (compresi  tra  0,6%  e 1%) che esprimono la variazione
presunta  dei  tassi  di  interesse  di  strumenti aventi la medesima
durata finanziaria modificata;
3)  le  posizioni  lunghe  e  corte ponderate in ciascuna fascia sono
assoggettate  a un fattore di non compensabilita' verticale del 5 per
cento  (4  per  cento  per  le banche appartenenti a gruppi bancari),
inteso a cogliere il rischio di base;
4)  le  posizioni  nette  per  ciascuna  fascia sono riportate per la
compensazione orizzontale applicando i fattori di non compensabilita'
indicati  nella  Tabella 2 del presente Allegato e procedendo secondo
le fasi dalla V alla IX descritte nel par. 1 del presente Allegato;
5)  il  calcolo  del  requisito patrimoniale complessivo e' pari alla
somma  dei  tre requisiti previsti, nell'ordine, alle fasi VI, VIII e
IX e del requisito previsto al precedente punto 3).
Tabella  3: Metodo basato sulla durata finanziaria: fasce tenporali e
variazioni ipotizzate di tasso di interesse
=====================================================================
 zone  |Fasce temporali di scadenza |Variazioni ipotizzate di tasso %
=====================================================================
       |       fino a 1 mese        |              1,00
       |       da 1 a 3 mesi        |              1,00
Zona 1 |       da 3 a 6 mesi        |              1,00
       |       da 6 a 12 mesi       |              1,00
       |     da 1,0 a 1,9 anni      |              0,90
Zona 2 |     da 1,9 a 2,8 anni      |              0,80
       |     da 2,8 a 3,6 anni      |              0,75
       |     da 3,6 a 4,3 anni      |              0,75
       |     da 4,3 a 5,7 anni      |              0,70
       |     da 5,7 a 7,3 anni      |              0,65
Zona 3 |     da 7,3 a 9,3 anni      |              0,60
       |     da 9,3 a 10,6 anni     |              0,60
       |     da 10,6 a 12 anni      |              0,60
       |      da 12 a 20 anni       |              0,60
       |       oltre 20 anni        |              0,60
sx=-;