Art. 4.
                       Azioni da intraprendere
  1. I  progetti  di  assistenza  umanitaria  che destinano parte dei
fondi  stanziati  ad interventi direttamente o indirettamente rivolti
alle donne gia' coinvolte nelle situazioni di conflitto nell'area dei
Balcani mirano preferibilmente a:
    a) promuovere  l'autogestione  della  vita  quotidiana e tutte le
forme  di  auto-organizzazione  delle donne, le attivita' di supporto
psicologico  post-trauma, i ricongiungimenti familiari, le esperienze
formative e lavorative;
    b) sviluppare  azioni  di  sostegno  alle esperienze gia' avviate
dall'associazionismo italiano a favore delle donne;
    c) sviluppare   strumenti   di  comunicazione  che  aumentino  la
consapevolezza  dei  rischi  connessi  con  offerte di transito verso
l'Italia   e,   soprattutto   per   le   giovani,   del   rischio  di
assoggettamento  a  traffici  criminali finalizzati allo sfruttamento
sessuale;
    d) analizzare  soluzioni  differenziate  per gruppi di eta' delle
donne  ed  in  particolare delle giovani, anche in collaborazione con
centri universitari e centri di formazione;
    e) avviare    o    sviluppare    iniziative   economiche   mirate
all'organizzazione   di  servizi  essenziali  e  alla  ripresa  delle
attivita'  economiche, con particolare riferimento alle iniziative di
microcredito;
    f) studiare  e  realizzare, in collaborazione con le comunita' di
profughi,  iniziative  volte  a  favorire  l'integrazione nel tessuto
sociale, allo scopo di facilitare uno scambio di esperienze che tenga
conto   delle   rispettive   specificita'  culturali,  nonche'  delle
differenze fra i sessi e le generazioni;
    g) avviare  iniziative  volte  a  individuare il potenziale delle
donne   di   diverse   etnie  e  le  modalita'  di  promozione  della
partecipazione  delle  donne alle sedi negoziali e alla ricostruzione
del  tessuto  sociale,  in  un'ottica di protezione dei diritti umani
orientata secondo il genere;
    h) avviare  iniziative  mirate  alla  ricostruzione  del  tessuto
sociale  e  culturale, con la realizzazione immediata di occasioni di
scambio di presenze ed esperienze tra studenti e studentesse, docenti
e intellettuali, attraverso soggiorni brevi, periodi di studio presso
le universita', avvio di progetti di ricerca congiunti.